Articoli con tag Paramilitari

Polizie comunitarie, autodifese e paramilitari

Rafael de la Garza Talavera

L’aumento di violenza che stiamo vivendo ha provocato una serie di fenomeni, alcuni nuovi e altri non tanto, che hanno provocato discussioni e polemiche tra gli attori sociali e le autorità dei tre livelli di governo. Prosegui la lettura »

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Medellín dieci anni dopo “l’Operazione Orion”

 Maurice Lemoine

Il 2 dicembre 1993 il famoso e potente capo del cartello di Medellín, Pablo Escobar, cadde crivellato di colpi sul tetto di una casa del quartiere Los Olivos. La lunga caccia all’uomo che portò a questo epilogo fu condotta a termine da una unità militare di elite, “Il gruppo di Ricerca”, appoggiato dai servizi segreti statunitensi e da un gruppo di delinquenti –perseguitati da Pablo Escobar (los pepes)– comandati dai fratelli paramilitari Fidel, Vicente y Carlos Castaño, finanziati a loro volta, dai … narcotrafficanti del cartello di Cali. Prosegui la lettura »

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Genocidio sindacale: 19 assassinati nel 2012, dal 1986 sono 2.877

Domínico Nadal

Hanno assassinato il sindacalista Milton Enrique Rivas Parra, e sono …, quanti?

Il “regalo” di Natale e Anno Nuovo del governo colombiano guidato da J.M. Santos per il popolo colombiano non poteva essere più nefasto: Salario minimo irrisorio e Terrorismo di Stato.

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San Paolo: Mafia e squadroni

Mário Augusto Jakobskind

Le principali vittime della repressione appartengono alle 3 P: pretos (neri), poveri e periferici: “C’è una guerra non dichiarata, ed è una guerra di classe”.

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Assassinano un dirigente del movimento contadino MARCA

Giorgio Trucchi

Honduras: Non si ferma la violenza contro i contadini nel Bajo Aguán.

José Cecilio Pérez Martínez, presidente della cooperativa El Despertar, appartenente al Movimento Contadino Autentico di Rivendicazione del Aguán (MARCA), è stato sequestrato lo scorso 9 novembre da uomini armati e finito con vari colpi. Il MARCA ripudia questo nuovo attentato contro i suoi membri e contro la classe contadina organizzata del Bajo Aguán.

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Salvatore Mancuso ammette la partecipazione a colpo di stato contro Hugo Chávez

Due ex paramilitari affermano che militari venezuelani gli chiesero un aiuto per fare un colpo di stato contro il presidente Hugo Chávez

Da una prigione degli Stati Uniti l’ex paramilitare Salvatore Mancuso ha assicurato che militari venezuelani chiesero la sua collaborazione per realizzare un secondo colpo di stato contro il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, dopo il fallito tentativo dell’aprile del 2002.

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Il Sinaltrainal condanna l’assassinio del segretario generale del Sinalcorteros

Il Sinaltrainal condanna l’assassinio di Daniel Aguirre Piedrahita, segretario generale del Sinalcorteros, avvenuto la notte di venerdì 27 aprile 2012 nel municipio di Florida, Valle del Cauca.

Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze a sua moglie Helena, alle sue figlie Lorena, Daniela e Carolina, al Sinalcorteros, ai familiari e amici.

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Paramilitarismo e palma nel Catatumbo

Alfredo Molano ha percorso questa regione del Norte de Santander per disotterrare le traccie della violenza e rivelare il costo delle cosiddette allenze produttive.

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L’uomo che fu il cervello della paraeconomia

Raúl Hasbún, lo stratega finanziario dei paramilitari, si confida con SEMANA e rivela i legami di bananieri, allevatori e commercianti con le autodifese.

La grande maggioranza dei colombiani non sa realmente chi sia Raúl Hasbún, conosciuto come Pedro Bonito. A differenza di altri comandanti paramilitari che si sono presentati come grandi signori della guerra quando consegnarono le loro armi nel processo di smobilitazione di Giustizia e Pace, Hasbún passò sotto silenzio perché si smobilitò come uno dei tanti militanti e non come il comandante del Blocco Bananeros delle autodifese.

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La Guerra e l’Unità

Lucio Rivera

Appunti e proposte per una politica dal basso

Le elezioni e la guerra sono elementi classici della legittimità degli stati capitalisti. La politica messicana, coinvolta in una crisi economica, avanza a tutta velocità nonostante i tentativi di frenarla verso la sua decisiva congiuntura sessennale. Una possibile collisione dell’apparato politico-elettorale senza freni non è per nulla scartata. La classe dominante sa che il suo potere dipende in gran parte dalla “parvenza” di avere “tutto sotto controllo”. Le elezioni influiranno in modo diverso sulla Guerra, ma la situazione non cambierà su ciò che è sostanziale, sia quale sia il risultato. La strategia controinsurrezionale, l’altro “dispositivo” fondamentale, nonostante l’incubo di decine di migliaia di donne e uomini trucidati e scomparsi, continua a creare il necessario consenso per garantire una certa stabilità del regime.

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Il tasso di impunità è del 94% e le minacce stanno aumentando

Le Nazioni Unite conteggiano in più di tremila i sindacalisti colombiani assassinati o scomparsi dal 1984.

Più di 2.800 omicidi, 216 scomparse fatte con la forza e 163 sequestri negli ultimi 27 anni sono alcune delle preoccupanti cifre che dà come risultato il rapporto sulla violenza contro i sindacalisti presentato dal PNUD.

Perché uccidono i sindacalisti? Chi c’è dietro questa violenza? Cosa ha cercato di fare fino ad oggi lo stato colombiano di fronte a questi fatti? Questi sono alcuni degli interrogativi che cerca di risolvere il rapporto “Conoscere il passato, costruire il futuro”, uno studio che ha richiesto due anni di indagini da parte del Piano delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, PNUD, e che è stato presentato lunedì scorso.

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L’amministrazione dell’ordine

Alfredo Molano Bravo

Il fronte di guerra delle cosiddette bacrim (bande criminali, n.d.t.) – che non sono altro che il nuovo nome con il quale Uribe ha battezzato il paramilitarismo a favore della sua politica di nascondere la spazzatura sotto il tappeto – cresce e si consolida.

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Dirigenti del Sinaltrainal vittime di false accuse dei paramilitari

19 gennaio 2012

In data 14 dicembre 2011, la Procura 28 dell’Unità Nazionale contro il Terrorismo – Indagini sulla Parapolitica, ha informato Juan Carlos Galvis e William Mendoza, lavoratori della Coca Cola e dirigenti del Sinaltrainal, di aver aperto una indagine preliminare per i delitti di associazione a delinquere e probabilmente di terrorismo.

L’indagine preliminare è stata aperta il 26 gennaio 2010, fondandosi sulle accuse fatte nelle loro deposizioni libere dai paramilitari Saúl Rincón, Wilfred Martínez Giraldo chiamato  “Gavilán” e Rodrigo Alzate chiamato “Julián Bolívar”.

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Bande criminali in Colombia: il nuovo volto degli smobilitati

Neirlay Andrade

In Colombia i paramilitari continuano ad operare, benché il governo si vanti dei suoi presunti piani di smobilitazione.

Sei dipartimenti della Colombia hanno cominciato l’anno con una recrudescenza del conflitto armato. Il nordest del paese ha vissuto, in meno di una settimana, l’esecuzione di uno dei capi del crimine organizzato della zona, l’imposizione di uno sciopero armato e la militarizzazione della regione.

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Prova di forza

Alfredo Molano Bravo

Gli Urabegni, una delle organizzazioni che hanno cominciato ad essere chiamate con l’eufemistico nome di bande criminali, hanno mostrato la forza che hanno in sei dipartimenti (Antioquia, Chocó, Magdalena, Córdoba, Cesar e Sucre), zone dove il paramilitarismo non solo non ha smesso di essere forte, ma che, al contrario, si sta rimobilitando.

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