Perù: Una pentola a pressione sui sassi roventi 

Rocío Silva Santisteban

“Negli ultimi mesi si è andata consolidando, non più la percezione, ma la convinzione che il Perù viva una crisi che mette in discussione la sua realizzazione come nazione”, chi dice queste parole non è un anarchico di sinistra né un terrorista urbano ma un moderato diplomatico di carriera, Manuel Rodríguez Cuadros. Prosegui la lettura »

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Bolivia: Arce chiede di togliere i blocchi stradali o eserciterà i suoi poteri costituzionali

Arce considera che i blocchi stradali e le misure di pressione sul governo strangolino l’economia delle famiglie boliviane. C’è un danno di più di 1700 milioni di dollari, con terribili effetti sulle famiglie, con l’asfissia dell’economia, la sospensione della normale fornitura di combustibili e con l’incremento dei prezzi degli alimenti. Prosegui la lettura »

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Bolivia: Nel tentativo di assassinio di Evo, coloro che hanno sparato erano poliziotti e sono entrati nella caserma

I membri del commando sono fuggiti con un elicottero della Forza Aerea Boliviana.

Affermano che sono dei poliziotti coloro che hanno attentato alla vita dell’ex presidente Evo Morales. Prosegui la lettura »

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Cile: Intervista a Héctor Llaitul Carrillanca, prigioniero politico mapuche della Cam

Vocesenlucha

Héctor Llaitul Carrillanca, prigioniero politico mapuche e portavoce della Coordinadora Arauco Mapuche (CAM), è, insieme a questo movimento, un riferimento storico nella lotta autonomista e rivoluzionaria per la liberazione del Popolo Nazione Mapuche. Di conseguenza, da decenni – lui e tutta la CAM – è perseguitato politicamente, militarmente, giuridicamente e mediaticamente da parte dello Stato e delle classi dominanti del Cile. Prosegui la lettura »

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Zapata vive, la lucha sigue!

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Bolivia: Evo Morales denuncia un attentato contro di lui

Il veicolo su cui viaggiava è stato colpito da 14 colpi mentre si dirigeva al suo programma radio. Prosegui la lettura »

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Cuba: Blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità. I blackout che da tempo stavano succedendo con sempre maggiore frequenza e durata, si sono trasformati in una caduta totale del sistema elettrico a seguito dell’uscita di servizio della sua principale centrale termoelettrica giovedì 17, fatto che ha obbligato a sospendere le lezioni e a chiudere ogni attività economica mentre le autorità e i tecnici lavorano per ristabilire il flusso. Prosegui la lettura »

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Messico: Organismi internazionali, popoli e decine di organizzazioni condannano l’assassinio di padre Marcelo in Chiapas

Redazione Desinformémonos

Città del Messico / Decine di organizzazioni del Messico e del mondo hanno condannato l’assassinio del parroco tsotsil Marcelo Pérez Pérez, perpetrato la scorsa domenica mattina a San Cristóbal de las Casas, Chiapas. La Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH), l’Agenzia dell’ONU per i Rifugiati in Messico (Acnur), l’Ufficio in Messico dell’Alto Commissariato dell’ONU per i Diritti Umani (ONU-DH) e Amnesty International sono alcune delle organizzazioni che si sono unite nella denuncia dell’assassinio e nella richiesta di giustizia. Prosegui la lettura »

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Cile: A 5 anni dalla rivolta, l’unità ribelle e anticapitalista fa i suoi primi passi

Andrés Figueroa Cornejo

Al termine di questo articolo, in alto e a destra, continuavano le risse di palazzo tra la presente amministrazione de La Moneda e del suo complemento od opposizione sistemica, dovute alla corruzione istituzionalizza, ai casi legati al lobbista e delinquente dei ricchi Luis Hermosilla e compagnia, e alla recente destituzione del secondo individuo del Ministero dell’Interno, Manuel Monsalve, per aver commesso eventuali violenze sessuali. Prosegui la lettura »

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Argentina: Le lotte studentesche crescono in tutto il paese

Affollate marce con fiaccolate a Buenos Aires e La Plata.

In migliaia si sono mobilitati a Palazzo Pizzurno, sede della segreteria dell’Educazione della Nazione, contro il veto presidenziale alla Legge di finanziamento universitario chiedendo più fondi in occasione della discussione nel Congresso del bilancio 2025. Prosegui la lettura »

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Messico: Il CRAC dice che sono passati 29 anni senza che le autorità riconoscano la giustizia comunitaria

Tepango, municipio di Ayutla de los Libres, Guerrero, 12 ottobre 2024. Nell’ambito del giorno della resistenza dei popoli indigeni e afromessicani, le autorità comunitarie delle cinque case di giustizia del Coordinamento Regionale delle Autorità Comunitarie – Polizia Comunitaria (CRAC-PC) hanno criticato le riforme neocoloniali del governo federale che sono state recentemente approvate. Prosegui la lettura »

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Argentina: Chiusura dell’Incontro Plurinazionale di Donne e Dissidenze, la festa della resistenza

Anabella Arrascaeta

“C’è una lotta ideologica e c’è una lotta del sentire che non sta solo nella testa, non sta solo nel discorso. Le nostre nonne dicono: ‘lottiamo solo per ciò che amiamo, e per amare dobbiamo sentire’”, dice Avelina Rogel, autorità spirituale dei popoli indigeni dell’Ecuador, ferma davanti alla Casa del Governo a San Salvador de Jujuy. Così Avelina ci regala una chiave che ha attraversato il 37 Incontro Plurinazionale di Donne e Dissidenze: le lotte che si sentono. Prosegui la lettura »

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Al di là delle molotov: la creatività delle lotte contro le tendenze autoritarie

Inés Durán Matute e Francisco De Parres Gómez

“Siamo superiori esteticamente” e “Stanno perdendo la battaglia culturale i furbi di merda” sono due frasi ripetute in reiterate occasioni dal mandatario argentino Javier Milei. Prosegui la lettura »

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Colombia: Governo ed ELN torneranno a riunirsi dopo quattro mesi di dialogo congelato

Il gruppo armato ha proposto un incontro per cercare di superare la crisi che si presenta da varie settimane. Prosegui la lettura »

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Messico: Assassinio di migranti nel Chiapas è una “conseguenza delle politiche migratorie” dello stato messicano

Redazione Desinformémonos

Città del Messico / L’assassinio di sei migranti per mano di militari a Villa Comaltitlán, nella costa del Chiapas, è una “conseguenza diretta di aver ordinato il dispiegamento militare per il contenimento dei flussi migratori con una logica di persecuzione e non di protezione verso le persone in movimento, violentando e disumanizzando le persone, mettendo a rischio la loro integrità fisica, emotiva e la loro vita”, ha denunciato il Collettivo di Monitoraggio-Frontiera Sud, dopo che il 1 ottobre sei persone sono state crivellate dai soldati e altre 12 sono rimaste ferite. Prosegui la lettura »

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