Articoli con tag Quimbo

La violenza made in Italy in Colombia

In queste foto la violenza e la prepotenza dell’Enel e delle forze dell’ordine colombiane, che si comportano come la sua guardia privata. Il nuovo atto di sgombero violento, umiliante e degradante è qualche giorno fa. Il 14 maggio la polizia accompagnata da funzionari di Emgesa (la joint venture colombiana creata dall’Enel-Endesa per costruire la centrale idroelettrica del Quimbo) si sono presentati alla fattoria di Don Gustavo a Gigante, una delle città colpite dal progetto. Alla resistenza pacifica di Don Gustavo che si rifiutava di abbandonare casa sua hanno risposto lanciando 5 bombe lacrimogene che gli hanno fatto perdere i sensi, hanno poi distrutto la sua casa. Prosegui la lettura »

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ENEL-ENDESA EMGESA e MADS a giudizio per ecocidio

Miller Armín Dussán Calderón

ENEL, ENDESA, EMGESA specializzate nell’autoproclamarsi interpreti esemplari dei principi della “Responsabilità Sociale delle Imprese”, con la connivenza del Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile, sono processate dalla Corte dei Conti Generale della Nazione per responsabilità fiscale per un danno patrimoniale che supera i 350.000 milioni di pesos colombiani (circa 200 milioni di dollari). Prosegui la lettura »

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La Corte de Conti conferma irregolarità nella procedura per la licenza ambientale e danni patrimoniali denunciati da ASOQUIMBO

Asoquimbo, durante la riunione del 27 febbraio 2012 con il Controllore Generale dei Conti della Nazione, dr. Sandra Morelli, ha consegnato e sostenuto la Relazione Esecutiva dello Studio Intitolato: “Crisi umanitaria causata dalle multinazionali ENDESA EMGESA ed EMERALD ENERGY nel Dipartimento del Huila, impatti sociali, economici e ambientali del progetto idroelettrico El Quimbo”. Prosegui la lettura »

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Colombia, la polizia attacca la protesta contro la diga Enel: 25 feriti

Il blocco della strada tra Hubo e Gigante è stato violentemente sgomberato dalla Esmad (Squadroni antisommossa colombiani). La protesta contro la diga che porta la firma delle multinazionali italiani Enel e Impregilo vede in questi giorni la partecipazione di 2.500 indigeni delle comunità adiacenti all’alto corso del Rio Magdalena per una grande Minga (mobilitazione indigena) per la difesa e la liberazione del territorio. Prosegui la lettura »

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Solidarietà a Miller Armín Dussán Calderón, portavoce di ASOQUIMBO

Rilanciamo l’Appello, promosso da molti sindacati, movimenti sociali e organizzazioni per la difesa dei diritti umani, insegnanti, studiosi, ricercatori, scienziati colombiani e internazionali in solidarietà a Miller Armín Dussán Calderón, professore della Universidad Surcolombiana e portavoce di ASOQUIMBO, associazione dei comitati e movimenti di resistenza alla costruzione della diga El Quimbo, contro il quale lo scorso 28 maggio la Procura Regionale di Huila ha aperto un’indagine per il suo impegno al fianco delle popolazioni colpite dal progetto idroelettrico. Prosegui la lettura »

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L’Assemblea Generale di ASOQUIMBO approva azioni di resistenza per la liberazione e la difesa della madre terra

Il 13 maggio nel villaggio di Rioloro Gigante si è tenuta l’Assemblea Generale di Asoquimbo con il proposito di valutare le attività realizzate dall’Organizzazione dalla sua fondazione, il 26 luglio 2009, presentare una proposta di Riforma degli Statuti tendente a rafforzare e/o creare i Comitati Locali e organizzare, tra le altre, le azioni di resistenza concordate dal Movimento per la Liberazione e la Difesa della Madre Terra, della quale fa parte Asoquimbo e dove si distingue la presenza delle Organizzazioni Indigene del Cauca e del Huila.

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Appello per una campagna internazionale contro il modello energetico dell’ENEL

L’ENEL è la più grande società elettrica italiana e la seconda in Europa per potenza installata. Nel 1999 è stata privatizzata ed oggi è quotata in borsa contando 1,2 milioni di azionisti. In parte resta una società pubblica in quanto il 31% è proprietà del Ministero dell’Economia e delle finanze, quindi dei cittadini italiani.

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APPELLO PER UNA CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO IL MODELLO ENERGETICO DELL’ENEL

L’ENEL è la più grande società elettrica italiana e la seconda in Europa per potenza installata. Nel 1999 è stata privatizzata ed oggi è quotata in borsa contando 1,2 milioni di azionisti. In parte resta una società pubblica in quanto il 31% è proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze, quindi dei cittadini italiani.

Oggi sono 40 i paesi dove ENEL opera nel settore dell’energia elettrica e del gas. Nel 2009 con la definitiva acquisizione della società elettrica spagnola ENDESA, Enel ha ereditato impianti e progetti in numerosi paesi dell’America Latina. Ad accomunarli è purtroppo un evidente retaggio coloniale, come dimostra la gravità dell’impatto socio-ambientale e lo stesso atteggiamento dell’impresa nei confronti delle comunità coinvolte. L’arroganza di Enel si è gravemente manifestata anche in Italia verso i territori interessati dai suoi progetti e gli abitanti coinvolti.

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L’Assemblea del Huila ha chiesto la sospensione della licenza ambientale all’impresa idroelettrica di El Quimbo

Ieri, in modo deciso e puntuale, l’Assemblea del Huila ha appoggiato le proteste sollevate dall’organizzazione Asoquimbo contro l’Emgesa e contro il Governo Nazionale.

Nelson Rojas Osorio

Ieri si è avuto un inatteso cambiamento nella lotta di resistenza che l’organizzazione sociale cittadina Asoquimbo sta portando avanti contro il progetto idroelettrico El Quimbo.

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Comunicato di Anonymous su dighe Enel in America Latina

Già qualche tempo fa #OperationGreenRights ed Anonymous si sono battuti contro i progetti idroelettrici di ENEL in Guatemala e nella Patagonia cilena. Migliaia di ettari saranno inondati ed il clima della Patagonia sarà sconvolto con enormi ripercussioni globali. Nel caso del Guatemala era coinvolto il popolo indigeno degli Ixil che, dopo essersi visti più volte aggrediti da uomini armati, hanno dovuto abbandonare le proprie terre. Mai gli Ixil sono stati consultati in merito ai progetti di ENEL, ciò viola i diritti dei popoli indigeni.

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Anonymous vs Enel: attacco hacker a siti energia elettrica

Michele Pacella

Anonymous è tornata a colpire. Le ultime vittime della nota rete di hacker sono state alcune tra le più importanti società di energia elettrica. Tra queste, anche l’“italiana” ENEL. Il “Tango Down” dei siti in questione ha coinvolto quindi diversi portali.

Gli hacktivisti sono infatti riusciti a rendere inaccessibili gli spazi web di Emgesa, Endesa ed Enel. L’azione compiuta ai danni di tali siti è stata poi rivendicata con un apposito comunicato pubblicato, come di consueto, su Pastebin, e sul blog ufficiale di Anonymous Italia. In tale comunicato l’associazione di pirati del web ha spiegato le motivazioni alla base dell’iniziativa appena messa in atto.

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La maxi diga che fa tremare il governo colombiano

Bruno Federico

Il nodo della discordia è il progetto “el Quimbo” che inonderà 8.500 ettari per produrre energia.

BOGOTA’ – Con la massiccia diffusione (ad oggi più di un milione di riproduzioni) de «il video che il governo non vuole che vediamo» nella piattaforma Youtube, il conflitto che contrappone gli abitanti di cinque municipi della regione del Huila, al sud della Colombia, alla spagnola Endesa (una controllata Enel) e allo stesso governo colombiano, è diventato una questione nazionale e internazionale.

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INIZIATIVA MARTEDÌ 20 csoa ExSNIA: FERMIAMO LA DISTRUZIONE DEI FIUMI IN AMERICA LATINA

Le multinazionali dell’idroelettrico, prima fra tutte l’italiana ENEL, stanno conducendo un’aggressiva battaglia per costruire centinaia di impianti idroelettrici in tutto il continente. Dalla Patagonia cilena alle terre indigene del Guatemala, dalla Colombia all’Amazzonia, grazie ai meccanismi del protocollo di Kyoto oggi le multinazionali possono avere doppi guadagni dal settore idroelettrico. I risultati sono: distruzione degli ecosistemi, delle economie locali, violazione dei diritti delle comunità indigene e contadine. Come in Val di Susa i governi rispondono con la repressione alla proteste delle popolazioni locali.

Come costruire una campagna di resistenza globale?

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El Quimbo: LA RESISTENZA CONTINUA!

Dicevano di aver vinto,

ormai le meravigliose sorti della diga del Quimbo sembravano assicurare che il “progresso” ha la meglio sulle stupide pretese dei pescatori.

La protesta è stata repressa, i peones hanno capito chi è il più forte:

il fiume deviato, la docile Magdalena ha accettato di entrare nel tunnel che le imprese europee hanno costruito per lei.

Poi che è successo?

È successo che la Magdalena ci ha ripensato.

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Il Rio Magdalena non permette di essere deviato e Rios Vivos contesta le segnalazioni del Governo

Comunicato all’opinione pubblica

La pacha mama e il rio Magdalena si oppongono alla costruzione del progetto Idroelettrico El Quimbo. La deviazione del fiume che si è cercata di fare lo scorso 3 marzo è risultata essere un fracasso, oggi constatiamo che il fiume è cresciuto e ha continuato il suo corso normale. Oggi scade il termine, dato da Emgesa, per la realizzazione della deviazione e il Magdalena ha parlato a favore dei danneggiati.

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