Articoli con tag Quimbo

Enti di controllo verificheranno il progetto del Quimbo

La Procura Amministrativa e la Procura colombiane verificheranno il progetto dell’impresa idroelettrica del  Quimbo, nel sud del paese, che viene costruita dal gruppo spagnolo Endesa e che è stata l’epicentro di polemiche da parte di contadini della regione e ambientalisti,  e che ha provocato manifestazioni.

Domenica, il procuratore generale colombiano, Alejandro Ordóñez, ha comunicato ai giornalisti che ha affidato ad una commissione speciale dell’ente la revisione del progetto nel dipartimento del Huila.

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CONTRO LA DEVASTAZIONE AMBIENTALE E SOCIALE CHE L’ENEL ESPORTA IN GIRO PER IL MONDO

VENERDI’ 2 MARZO ore 15,00 Manifestazione Vle R. Margherita 137

L’Enel oggi è una multinazionale dell’energia di primo livello per quanto riguarda i profitti, ma di ultimo per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani.

In Guatemala, Cile, Colombia sta portando avanti progetti disastrosi contro i quali lottano le popolazioni locali, spesso represse da governi autoritari su ordine della stessa Enel.

Ma cosa ci fa la vecchia impresa pubblica italiana in Sud America?

Nel 2008 L’ENEL Acquista la Società Spagnola ENDESA. Da quel momento continente SUDAMERICANO diventa di grande interesse per la società italiana, grazie alle enormi risorse naturali da SACCHEGGIARE.

Infatti delle dighe che l’Enel vuole costruire in Guatemala, Cile, Colombia, nessuna serve a produrre elettricità per la popolazione residente, ma a soddisfare l’enorme richiesta di elettricità delle miniere dove altre imprese straniere saccheggiano le ricchezze di questi paesi indipendenti solo di nome e affamati dai loro Governi.

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Manifestazione in difesa del Rio Magdalena e contro lo sgombero violento effettuato dallo stato colombiano

28/02/2012

Oggi 28 febbraio 2012 è formalmente iniziata la Giornata di Mobilitazione Nazionale per la Difesa del Territorio e del Rio Magdalena convocata dall’Associazione dei Danneggiati dalla Diga El Quimbo – ASOQUIMBO.

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El Quimbo – “Ho portato alla luce un mostro politico ed economico”: Bladimir Sánchez

L’autore di “Il video che il Governo non vuole che noi vediamo”, è vittima di minacce che lo costringerebbero all’esilio. Il motivo: un suo reportage, pubblicato martedì, mostra come varie persone siano scacciate violentemente dalla Forza Pubblica dalla diga “El Quimbo”.

L’intera Colombia e vari paesi stranieri sono stati testimoni degli abusi che ha commesso la forza pubblica durante uno scontro contro i cittadini del Huila, grazie a “Il video che il Governo non vuole che noi vediamo”. Le immagini mostrano la resistenza che ha fatto un gruppo di cittadini di fronte lo sgombero portato avanti dal Governo per proseguire le opere di costruzione della diga “El Quimbo”, nelle frazioni situate lungo le rive del rio Magdalena nel dipartimento del Huila.

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La gente contro Enel. La partita è ancora aperta.

Dopo lo sgombero di martedí scorso, quando l’impresa italiana ENEL ha sollecitato l’intervento degli agenti anti sommossa contro pescatori e contadini che difendevano il fiume Magdalena, nel sud del paese, dal progetto idroelettrico EL Quimbo,  la partita sembra aprirsi nuovamente. Prosegui la lettura »

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Sotto l’Enel in solidarietà con la resistenza alla diga del Quimbo

Decine di persone hanno partecipato all’iniziativa sotto la sede centrale dell’ENEL a Roma in solidarietà con le popolazioni colombiane del HUILA in lotta da anni contro la realizzazione della diga sul RIO MAGDALENA e che da settimane occupavano i terreni sui quali apriranno i cantieri del MEGAPROGETTO. Proprio nelle giornate del 14 e 15 febbraio le comunità occupanti erano state sgomberate dalle forze di polizia colombiana che hanno agito spesso con il supporto e la supervisione della Sorveglianza privata della EMGESA (la società locale controllata da ENEL-ENDESA). Nel corso degli sgomberi di ieri era stato fermato e anche rilasciato un attivista – free lance italiano rilasciato dopo poche ore. Prosegui la lettura »

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Striscione al Pincio contro l’Enel in Colombia

Ieri striscione al Pincio in contro l’Enel in Colombia, in solidarietà con gli sgomberati del Quimbo Domani presidio sotto la sede Enel alle 15.00

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Sgomberati i blocchi alla diga Enel in Colombia

Le prime notizie che ci arrivano dai media mainstream parlano di sgombero concluso con tre feriti tra i contadini che bloccavano da giorni l’accesso al cantiere. Gli squadroni antisommossa colombiani hanno impiegato un massiccio lancio di lacrimogeni. Il generale José Vicente Segura ha dichiarato che la “situazione è totalmente sotto controllo”. Prosegui la lettura »

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ENEL : GIU’ LE MANI DALLA COLOMBIA

MANIFESTIAMO IL SOSTEGNO ALLA LOTTA CONTRO LA COSTRUZIONE DELLA DIGA ENEL DEL QUIMBO

GIOVEDI’ 16  FEBBRAIO 2012 – ORE 15,00

MANIFESTAZIONE VLE REGINA MARGHERITA 125  – ANGOLO VIA SAVOIA

Sotto la sede ENEL di Roma

L’Enel-Endesa attraverso la società controllata colombiana EMGESA da anni ha messo gli occhi sul fiume RIO MAGDALENA in Colombia con l’intenzione di costruire una DIGA che distruggerà il sistema ECO AMBIENTALE della regione del HUILA.

Da anni le  comunità di questa regione colombiana resistono al progetto e da mesi hanno occupato le terre dove dovrebbe sorgere la DIGA. Il 14 FEBBRAIO l’ESERCITO e le forze di polizia si preparano allo sgombero delle terre occupate.

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Enel prepara il massacro

esmadDa un lato ci sono centinaia di persone, pescatori, costruttori, braccianti, contadini e mezzadri, accampati lungo il fiume. Dall’altro buldozer, scavatrici, luci che illuminano a giorno il cantiere degli italiani e degli spagnoli.
In mezzo esercito e ESMAD, i tristemente famosi squadroni antisommossa colombiani che dalla loro creazione ad oggi, hanno ucciso decine di presone reprimendo il dissenso. Prosegui la lettura »

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Diga ENEL in Colombia, il governo promette di rivedere il progetto e viene interrotto il blocco del cantiere dopo 14 giorni

Martedì notte Asoquimbo, che raccoglie la popolazione locale ostile al megaprogetto, ha tolto i blocchi stradali che impedivano ad Impregilo l’inizio dei lavori. La deviazione del fiume Magdalena finalizzata alla costruzione della centrale idroelettrica è stata scongiurata. Enel vuole costruire la diga in un’area dove si trova una Riserva Forestale Amazzonica e terreni ad alta produttività agricola, l’energia prodotta serve a sostenere l’estrazione mineraria in altre zone. Prosegui la lettura »

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Il grido di Matambo

“Che faresti se un giorno venissero a casa tua e ti dicessero che sarà sommersa?”.

Il soggetto

Gigante è un piccolo paesino popolato da agricoltori. Il nome deriva da una leggenda che parla di un gigante di cui si può indovinare il profilo del volto, che guarda le nuvole disteso sulla cordigliera. Al mio arrivo mi è stata posta una domanda, che frantumava qualsiasi altro ragionamento politico, economico o giuridico e colpiva dritto al cuore il problema che si stava vivendo nella zona. “Che faresti se un giorno venissero a casa tua e ti dicessero che sarà sommersa?” E’ già, che faresti? Chiederei, mi informerei, mi arrabbierei, mi difenderei con le unghie e con i denti. Prosegui la lettura »

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Iniziativa a Sociologia

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Iniziativa: contro le dighe Enel in America Latina

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La cattiva energia del Quimbo (II)

Alfredo Molano Bravo

Secondo i documenti consultati, non sono stati calcolati i reali effetti ambientali sui fiumi ed i boschi.

Il sito di costruzione della diga sarebbe ad un chilometro e mezzo a monte della parte finale di Betania, municipio di Gigante e sarebbe ai confini della Jagua pregiudicando anche Garzón e El Agrado. La dimensione del progetto ed i suoi contraddittori effetti hanno scatenato nella regione una acuta controversia.

Per il Governo e per l’Emgesa (la ditta costruttrice) è un progetto che rispetta tutte le leggi e blinda il paese da nuovi black out; per i rappresentanti parlamentari del dipartimento, l’opera sopprimerebbe 25.000 posti di lavoro, pregiudicherebbe più di 500 famiglie di piccoli contadini e distruggerebbe la rete fognaria di tutti i capoluoghi municipali che sono lungo le sponde.

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