Articoli con tag Globalizzazione

Perù: Un nuovo centro regionale del conflitto geopolitico

Raúl Zibechi   

Il Perù è un paese chiave nel progetto del regime statunitense di mantenere una presenza egemonica nella regione andina.

Il trionfo di Ollanta Humala colloca il Perù nell’occhio del ciclone geopolitico tra il progetto egemonizzato da Washington, l’Alleanza del Pacifico, e l’Unasur ed il Mercosur dove il Brasile gioca una ruolo determinante.

Rose Likins, ambasciatrice di Washington a Lima, ha giocato un ruolo attivo nella campagna elettorale a favore di Keiko Fujimori. Da quando è stata nominata nell’incarico, nell’agosto del 2010, si è mostrata contraria alla candidatura di Humala e durante la campagna elettorale per il ballottaggio del 5 giugno, ha fatto delle riunioni private con gruppi della società civile nelle quali ha apertamente appoggiato Keiko, secondo quanto riferisce Jim Lobe (IPS, 6 giugno).

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“È chiaro che il Consenso di Washington è già morto”

Intervista ad Amado Boudou, ministro dell’Economia

Roberto Navarro

“Le principali potenze del mondo stanno dando il certificato di morte al Consenso di Washington ed ora si è aperto un dibattito sull’economia che verrà”, ha sentenziato il ministro dell’Economia, Amado Boudou, in una intervista telefonica dagli Stati Uniti con Página/12, dove ha partecipato ai dibattiti della riunione dei ministri delle Finanze del Gruppo dei 20 e, da ieri, all’Assemblea Annuale di Primavera del FMI e della Banca Mondiale. Il ministro dell’Economia, Amado Boudou, ha definito in questi termini la discussione che c’è stata tra i membri del Gruppo dei 20 nell’ambito all’Assemblea Annuale di Primavera del FMI. Uno dei temi centrali del dibattito è stato il rialzo dei prezzi delle derrate. Boudou ha sottolineato che “se le potenze vogliono mitigare la fame nei paesi poveri, che li aiutino a creare lavoro”. Rispetto al nuovo indice nazionale dei prezzi al consumatore, ha precisato che verrà fatta una nuova indagine dei costi e che lo strumento che nascerà sarà usato per i buoni vincolati al CER.

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È applicabile il modello cinese o vietnamita a Cuba?

Julio A. Díaz Vázquez

Il Progetto di lineamenti della politica economica e sociale del Partito e la Rivoluzione e l’appassionato intervento del secondo segretario del Partito Comunista di Cuba, Raúl Castro Ruz, alla chiusura del VI Periodo ordinario di sessioni della Settima Legislatura dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare (18-12-2010), hanno dato origine ai più disparati giudizi sul documento che tutto il popolo cubano ha discusso. Nei messaggi in internet che circolano nel paese, nei commentari prodotti all’estero, alcuni bene intenzionati ed altri non tanto, si commenta e si medita sull’attinenza che le esperienze delle politiche economiche della Riforma e Apertura, in Cina e di quelle del Rinnovamento in Vietnam potrebbero avere per Cuba.

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Gli “investimenti” delle multinazionali della globalizzazione nei paesi del Sud

Schiavi moderni nei “campi d’oro” della Pioneer-DuPont

Guadalupe Rodríguez

 “Camminiamo su campi d’oro” (We walk in Fields of Gold) (1), dice letteralmente la canzone che accompagna un video nella pagina web del produttore di semi Pioneer, proprietà della multinazionale nordamericana DuPont. E non è strano che si riempiano di oro, giacché questi straordinari profitti vengono accumulati alle spalle dei lavoratori schiavi che questa impresa tiene nell’umida pampa argentina e che sono venuti alla luce del sole a gennaio 2011. La prima cosa che attira l’attenzione è l’immagine, apparsa nella stampa argentina, dei stretti cassoni o ripiani in cui debbono dormire i lavoratori. Approfondendo, torniamo a constatare la perversità dell’affare agricolo, del sistema agricolo industriale che si espande e viene imposto, e delle bugie su cui si sostiene nel nostro mondo globalizzato questo sistema.

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Intervista a Óscar Olivera, dirigente operaio

“Con l’insurrezione di dicembre viene recuperata la memoria delle lotte”

 Raúl Zibechi

La rivolta popolare di dicembre contro l’aumento della benzina, decretato dal governo di Evo Morales, è stata la prima sommossa di massa contro il governo di sinistra. L’importanza del fatto merita di essere spiegata e meditata. Oscar Olivera la fa dal “basso e a sinistra”.

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Argentina: Le relazioni commerciali con la Cina ed il modello produttivo

Nave da carico dalla Cina per Buenos Aires

Julio C. Gambina

Tra i dati che negli ultimi anni spiccano circa la crescita economica dell’Argentina appare il surplus commerciale, prodotto dalla diversificazione geografica del commercio estero e da una specializzazione primaria della produzione nazionale, favorita dall’aumento dei prezzi internazionali, specialmente degli alimenti, e tra quelli della soia e dei suoi derivati. Forse è un’eccezione a questa regola l’importante presenza del cartello dell’automobile e la crescita dell’oro tra i prodotti minerari.

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Aumenta la presenza cinese in Sud America

Minatori peruviani in miniera del rame della Chinalco

Uno studio dell’impresa SinoLatin Capital mostra il livello raggiunto dalle relazioni economiche tra SudAmerica e Cina, che si prevedono sempre più fitte.

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“K”

“… gli stessi “nessuno” che quasi dieci anni fa scesero in strada gridando “che se ne vadano tutti” ritornano oggi per garantire che quelli che già ci sono rimangano. La qual cosa non è un paradosso, ma una conseguenza.”,  lavaca, 28 ottobre 2010.
Néstor Kirchner riciclò il “che se ne vadano tutti”, che permise nel 2003 il suo accidentale arrivo alla nuova istituzione, dalla Patagonia alla presidenza dell’Argentina, con solo un 22% di appoggio elettorale. Non ha senso criticarlo per non essere stato ciò che mai pretese di essere, a meno che si parta da una visione idealizzata di questo mutante che è il peronismo.
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Dilma Rousseff sarà il prossimo presidente del Brasile, lanciato verso il tetto del mondo con enormi contraddizioni sociali

Rousseff e LulaLa candidata del Partido dos Trabalhadores alla successione di Lula ha battuto al ballottaggio con il 56% dei voti il candidato del centro-destra José Serra, l’astensione è stata solo del 21%.
Prima ministro dell’Energia e poi della
Casa Civil (coordinazione tra i ministeri) durante gli otto anni di governo Lula in cui il Brasile ha vissuto un impressionante crescita economica basata su un modello agroesportatore che ha approfondito le contraddizioni sociali. Rousseff sarà la prima presidente donna a guidare il più grande paese latinoamericano (190 milioni di abitanti), che stà emergendo come nuova potenza della regione. Prosegui la lettura »

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Brasile: La Cina latinoamericana

La strategia di Lula per globalizzare l’economia richiede il blocco della Riforma Agraria affinché possano essere sviluppate l’agro-industria e le sue esportazioni Prosegui la lettura »

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Brasile-USA, è scontro frontale

Raul Zibechi*
La reazione della Casa Bianca che ha snobbato l’accordo di Teheran, pretendendo di andare avanti con la politica delle sanzioni, mostra la sua impotenza nel vedersi messa da parte sullo scenario globale. A farle ombra, anche in Medio Oriente, Brasilia Prosegui la lettura »

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