Articoli con tag Golpes

Cile, un passo contro l’impunità: arrestati gli assassini di Víctor Jara

Gennaro Carotenuto

Sette ufficiali dell’esercito cileno, presunti assassini di Víctor Jara, incriminati per omicidio volontario aggravato, sono stati arrestati ieri in Cile. L’ottavo, Pedro Barrientos risiede dal 1990 a Miami, negli Stati Uniti dove si apre ora una difficile battaglia per l’estradizione. Nel 2004 era stato arrestato per quei fatti un semplice coscritto. Fu rilasciato dopo aver accusato (per poi ritrattare) i responsabili del campo di concentramento dove quello e molti altri omicidi avvennero.

Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Cile e Colombia rompono l’accordo dell’Unasur e del Mercosur

Il popolo paraguayano sta ancora subendo la dittatura mentre il Cile e la Colombia riannodano le relazioni con Federico Franco.

Il Governo cileno ha annunciato il ritorno in Paraguay del suo ambasciatore, Cristián Maquieira, che aveva abbandonato quel paese dopo la crisi scoppiata a giugno per la polemica destituzione del presidente Fernando Lugo.

Prosegui la lettura »

Nessun commento

Un morto, 10 feriti e più di 250 arresti per le proteste in Cile

Un carabiniere muore durante le manifestazioni per il 39° anniversario del colpo di stato contro Salvador Allende.

A mezzanotte di martedì scorso, il comandante dei Carabinieri, generale Gustavo González, ha detto a seguito delle proteste per il 39° anniversario del colpo di stato: “debbo informare della tragica morte di uno dei nostri uomini che ha ricevuto un colpo al petto”.

Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Honduras: Tre anni di colpo di stato

Pedro Perucca y Ulises Bosia

Salvador Zúñiga, uno dei referenti della resistenza honduregna, ha parlato dell’attuale realtà del suo paese e delle prospettive per i movimenti sociali.

Salvador Zúñiga è uno dei referenti del Fronte Nazionale di Resistenza Popolare dell’Honduras e del Consiglio Civico delle Organizzazioni Popolari e Indigene dell’Honduras (COPINH). Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Salvatore Mancuso ammette la partecipazione a colpo di stato contro Hugo Chávez

Due ex paramilitari affermano che militari venezuelani gli chiesero un aiuto per fare un colpo di stato contro il presidente Hugo Chávez

Da una prigione degli Stati Uniti l’ex paramilitare Salvatore Mancuso ha assicurato che militari venezuelani chiesero la sua collaborazione per realizzare un secondo colpo di stato contro il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, dopo il fallito tentativo dell’aprile del 2002.

Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

L’ingresso “fuori tempo” del Venezuela nel Mercosur

Raúl Zibechi

Quando Dilma Rousseff si avvicinò a José Mujica e Cristina Fernández dicendo: “Ho qualcosa di politico di cui discutere con voi”, era sul punto di trasmettere un messaggio che avrebbe cambiato lo sviluppo della riunione del Mercosur. Da soli, la presidente pretese dall’Uruguay l’appoggio per l’ingresso del Venezuela nel Mercosur che fin dal giorno precedente si rifiutava di approvare per una questione di forma.

Prosegui la lettura »

, ,

Nessun commento

Lettera a Rodolfo Walsh

Osvaldo Bayer

17 anni fa, Osvaldo Bayer pubblicò una lettera a chi considerava il suo maestro, nonostante i due fossero nati lo stesso anno: Rodolfo Walsh. Ieri si è realizzato un atto di solidarietà con una scuola di Junín in cui una maestra era stata minacciata da militari per aver insegnato ai loro figli con testi dell’autore di “Operación Masacre”, “¿Quién mató a Rosendo?” o “Esa mujer”. Bayer e Walsh, due punti di riferimento non eludibili del giornalismo argentino. Il testo fu pubblicato su Página 12, il 1 aprile 1995.

Prosegui la lettura »

, ,

Nessun commento

Il Mercosur sospende il Paraguay fino alle nuove elezioni e ammette il Venezuela

Il Mercosur ieri ha sospeso il Paraguay fino a quando non svolgerà nuove elezioni e ha deciso che il 31 luglio il Venezuela si associ al blocco come membro di pieno diritto.

La decisione è stata adottata dai presidenti di Argentina, Brasile ed Uruguay nella conferenza svoltasi a Mendoza, alla quale non ha potuto partecipare il quarto socio, il Paraguay, per la sua esclusione dopo la destituzione del suo presidente, Fernando Lugo, da parte del Parlamento del suo paese il 22 luglio.

Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

L’Honduras non è più lo stesso

Giorgio Trucchi

Tre anni dopo il colpo di Stato il popolo resiste e avanza

Tegucigalpa, 28 giugno (LINyM / Rel-UITA)-. Questo 28 giugno il popolo honduregno si è riversato per le strade delle principali città dell’Honduras e ha celebrato tre anni di resistenza contro il colpo di Stato criminale, che nel 2009 ha deposto il presidente Manuel Zelaya e ha fatto scattare la scintilla che ha incendiato il paese. Tre anni dopo, l’Honduras non è più lo stesso e la gente non solo resiste, ma avanza delle proposta concrete di riforma e di cambiamenti politici e sociali.

Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Perché è caduto Lugo? Il peso delle agromultinazionali

Atilio A. Boron
Alainet

Il Congresso del Paraguay ha consumato questo venerdì una delle frodi più sfacciate della storia politica latinoamericana: ha destituito in un processo sommarissimo, che assomigliava molto di più ad un linciamento politico che a un processo costituzionale, il presidente Fernando Lugo. Con una rapidità proporzionale alla sua legittimità il Senato più corrotto delle Americhe, – ed è tutto dire! – lo ha trovato colpevole di “cattivo svolgimento” delle sue funzioni a causa delle morti provocate dallo sgombero di una fattoria a Curuguaty. Questo massacro è stata una trappola montata dalla destra che da quando Lugo aveva assunto il potere stava aspettando il momento propizio per mettere fine ad un regime che, nonostante non avesse danneggiato i suoi interessi, apriva uno spazio per la protesta sociale e l’organizzazione popolare incompatibile con il suo dominio di classe. Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Metà America Latina contro la destituzione di Lugo

Il Brasile e i paesi dell’Alba si pronunciano per il ristabilimento dell'”ordine democratico”. L’Argentina ritira l’ambasciatore da Asuncion. L’Osa ritiene illegale il procedimento di sfiducia per non aver rispettato il diritto alla legittima difesa. L’Unasur si riunirà mercoledì in Perù per esaminare la questione. Gli Stati Uniti invitano i paraguaiani “a mantenere la calma”. Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Cosa c’è dietro la destituzione di Lugo in Paraguay

Comitato Carlos Fonseca
comitatocarlosfonseca.noblogs.org

Il presidente paraguayano Lugo, ex vescovo e seguace della teologia della liberazione, è stato destituito. Al suo posto un governo formato dalla dal Partito Colorado e da quello Liberale, che prima lo appoggiava. Ecuador, Venezuela, Brasile affermano di non riconoscere altro presidente al di fuori di Lugo e protestano contro il “colpo di Stato”.

Motivo apparente della sfiducia votata dal Senato c’è il massacro di una settimana fa di Curuguaty, dove sono morti 11 contadini e 6 poliziotti, dietro ci sono gli interessi dei proprietari terrieri e delle agromultinazionali in un Paese che è tutto un campo di soia. Prosegui la lettura »

, , ,

Nessun commento

Zelaya e Lobo: accordo. Il presidente deposto torna in Honduras da sconfitto

Honduras: il presidente Porfirio Lobo, eletto in elezioni farsa organizzate dai golpisti e boicottate dalla popolazione, e Manuel Zelaya, deposto proprio dal golpe del 28 giugno 2009, hanno firmato ieri a Cartagena (Colombia) l’accordo che consente a Zelaya di tornare nel paese centroamericano. Nel ruolo di garanti il presidente colombiano Juan Manuel Santos e il ministro degli esteri venezuelano Nicolas Maduro, facente le veci di Hugo Chavez assente per “probelmi di salute”. L’accordo, che facilita il ritorno nell’OSA dell’Honduras, espulso dopo il golpe, è una dichiarazione definitiva di sconfitta del fronte anti-golpista. Prosegui la lettura »

Nessun commento

Qualcosa si muove in Honduras

Intervista del giornale digitale salvadoregno CONTRAPUNTO a Juan Barahona, vice coordinatore del FNRP.

Fernando de Dios

Il governo di Lobo cerca di negoziare il suo reingresso nell’OEA. Il vice coordinatore generale del FNRP riferisce sulla situazione.

SAN SALVADOR – La situazione economica dell’Honduras è disperata. Gli alti prezzi delle materie prime, soprattutto del petrolio, stanno spingendo il governo di Porfirio Lobo Sosa a cercare l’appoggio dei paesi latinoamenricani, che non riconoscono la sua legittimità, per rientrare nell’Organizzazione degli Stati Americani (OEA).

Prosegui la lettura »

, ,

Nessun commento

Wikileaks: un dispaccio segreto dell’ambasciata USA in Honduras ammette il Colpo di Stato un mese dopo

Ma il governo statunitense l’ha sempre negato e ha sostenuto le accuse dei golpisti contro Zelaya e le elezioni che questi hanno organizzato contro la posizione di tutti i paesi latinoamericani.

Prosegui la lettura »

Nessun commento