Cosa c’è dietro la destituzione di Lugo in Paraguay


Comitato Carlos Fonseca
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Il presidente paraguayano Lugo, ex vescovo e seguace della teologia della liberazione, è stato destituito. Al suo posto un governo formato dalla dal Partito Colorado e da quello Liberale, che prima lo appoggiava. Ecuador, Venezuela, Brasile affermano di non riconoscere altro presidente al di fuori di Lugo e protestano contro il “colpo di Stato”.

Motivo apparente della sfiducia votata dal Senato c’è il massacro di una settimana fa di Curuguaty, dove sono morti 11 contadini e 6 poliziotti, dietro ci sono gli interessi dei proprietari terrieri e delle agromultinazionali in un Paese che è tutto un campo di soia.

Il massacro di Curuguaty
Curuguaty, confine con il Brasile, milioni di ettari coltivati con soia transgenica, principale prodotto d’esportazione dello Stato. 70 mila di questi sono di proprietà di Blas Riquelme, ottuagenario ex senatore ed ex presidente del partito Colorado Il Partito Colorado, quello al potere in Paraguay per 61 anni prima della vittoria di Lugo, di cui 35 con la dittatura più lunga del continente quella di Alfredo Stroessner. Riquelme, come e più degli altri dirigenti dello Stato ammassò un immensa fortuna: terre, supermercati, allevamenti. Duemila ettari sono reclamati dai contadini senza terra perché hanno provato che sono stati accaparrati da Riquelme illegalmente: per fare pressione sul governo li hanno occupati.

È per sgomberare questi appezzamenti di terra posseduti illegalmente da Riquelme (ma ci sono latifondi in America Latina e nel mondo che non sono stati acquisiti con la violenza o l’inganno?) che la colonna del Gruppo Speciale Operativo (Geo) comandata dal commissario Erven Lovera si dirigeva il 15 giugno scorso alla fattoria Morombí (ad alcuni km da Curuguaty). Il Geo, addestrato in Colombia alla lotta controguerrigliera di cui anche in Paraguay si vaneggia l’esistenza, sarebbe stato sorpreso da un imboscata di contadini armati: nella sparatoria seguente 50 feriti, 11 contadini e 6 poliziotti morti. Tra questi il comandante dell’operazione, fratello del responsabile della sicurezza di Lugo, tenente colonnello Alcides Lovera.

I sospetti: infiltrazione di sicari pagati dal latifondista per stroncare in un sol colpo i movimenti contadini e il presidente Lugo, messo sotto accusa e costretto a spostare ulteriormente a destra il suo governo per compiacere il Partito Liberale sul quale poggia la sua precaria maggioranza (chi ha pazienza si vada a rileggere Il peso della destra nel governo Lugo).

Il tentativo disperato di Lugo di restare in sella, un colorado agli Interni
Sotto pressione da più parti Lugo caccia dal ministero degli Interni il socialista Carlos Filizzola e lo sostituisce con Rubén Candia Amarilla, membro del Partito Colorado che, ricordiamo, è all’opposizione.
Candia è stato ministro della Giustizia (2003-2008) e procuratore generale dello Stato fino all’anno scorso, una nomina approvata dall’allora ambasciatore degli Stati Uniti Jhon F. Keen. Dalle due poltrone ha favorito l’aumento delle collaborazioni con Usaid (agenzia di aiuto e cooperazione degli Stati Uniti) e ha represso i movimenti contadini. I numeri degli operativi che ha ordinato mettono paura: 21 morti, 496 imputati e 1622 arrestati.

Appena dopo la nomina agli Interni Candia ha eliminato il protocollo di dialogo con i contadini che violano la proprietà. Due giorni dopo ha ricevuto i dirigenti della Ugp, la corporazione dei proprietari terrieri, per dargli garanzie per l’esecuzione del loro sciopero programmato per il 25 giugno: il tractorazo, ossia il blocco delle principali arterie stradali con i trattori.
Scopo della protesta dei latifondisti è la liberalizzazione di sementi transgeniche e la destituzione di Miguel Lovera dalla dirigenza del Senave, l’ente incaricato di rilasciare le autorizzazioni per l’uso delle sementi che tuttora blocca quella per il seme di cotone Bollgard Bt della Monsanto.

Tenendo conto di tutti questi attori in gioco il quadro si fa molto più nitido, e assume più senso l’idea della sparatoria provocata da agenti dei latifondisti per legittimare la repressione dei movimenti contadini e aumentare l’accodiscendenza del governo verso gli interessi di proprietari terrieri, agromultinazionali e oligarchie politiche.
Vale la pena aggiungere che Cristaldo è precandidato a deputato per le elezioni dell’anno prossimo nelle liste del Partito Colorado? In una corrente guidata da Horacio Cartes, imprenditore indagato negli Stati Uniti per riciclaggio e narcotraffico (secondo i documenti rivelati da Wikileaks)?

Sostenitori di Lugo arginati dalla polizia fuori dal Senato

Il Senato vota la destituzione di Lugo
Prendendo come scusa il massacro di Curuguaty il Partito Colorado chiede che il Senato esamini la condotta politica del presidente e ne voti la destituzione. Il “giudizio politico” avviene in meno di 24 ore e venerdì Lugo viene destituito con 39 voti su 45, al suo posto il vicepresidente liberale Federico Franco che reggerà l’incarico fino al 15 agosto 2013. Per tutta la durata del processo i sostenitori di Lugo sono stati fuori dal Senato e a Piazza della Democrazia, cortei partiti successivamente sono stati attaccati e dispersi dalla polizia con idranti montati su camionette.
Nelle dichiarazioni successive alla sua rinuncia Lugo ha detto che si “sottomette alla decisione del Congresso” e che è “disposto a rispondere sempre delle sue azioni”, ma ha anche parlato di “ferita profonda” inferta non a lui ma a “la storia e la democrazia paraguaiana”.

A Curuguaty le organizzazioni contadine hanno nella notte realizzato una veglia in ricordo dei contadini uccisi e chiedendo l’espropriazione della fattoria che fu scenario del massacro.

Fonti:
Idilio Méndez Grimaldi, Los muertos de Curuguaty y el juicio político a Lugo, pubblicato il 20-06-2012 su [http://www.rebelion.org/noticia.php?id=151721], ultimo accesso 23-06-2012;
Jorge González, Juicio político contra el presidente Lugo, pubblicato il 22-06-2012 su [http://www.rebelion.org/noticia.php?id=151747&titular=juicio-pol%EDtico-contra-el-presidente-lugo-], ultimo accesso 23-06-2012;
Fernando Lugo destituido como presidente de Paraguay, pubblicato il 22-06-2012 su [http://www.telesurtv.net/articulos/2012/06/22/fernando-lugo-acata-decision-del-congreso-y-se-despide-de-su-cargo-5610.html], ultimo accesso 23-06-2012;
El Senado destituye a Lugo en un golpe de Estado parlamentario e incendia Paraguay, pubblicato il 22-06-2012 su [http://otramerica.com/radar/el-senado-destituye-a-lugo-en-un-golpe-de-estado-parlamentario-e-incendia-paraguay/2075], ultimo accesso 23-06-2012;

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