Articoli con tag FARC

Il Guatemala e la depenalizzazione delle droghe: qual’è la mossa?

Il vertice “Nuove strade contro il narcotraffico” lanciato dal Guatemala tre settimane fà è stato un insuccesso per l’assenza degli altri presidenti centroameicani, di Nicaragua, Honduras ed El Salvador. Ma questa settimana il presidente guatemalteco Perez Molina è tornato a proporre alla Cumbre de las Americas, davanti a tutti i paesi del continente, la depenalizzazione delle droghe come nuova arma contro il narcotraffico, responsabile del primo posto del centroamerica come regione più violenta del mondo. Perché un ex generale responsabile non giudicato di molti crimini, anche contro la popolazione civile, durante la guerra alla guerriglia conclusa nel 1996, lancia una politica opposta a quella degli Stati Uniti nella lotta al commercio di stupefacenti? Articolo di Marcelo Colussi. Prosegui la lettura »

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Comunicato dell’ELN

Il Comando Centrale dell’Esercito di Liberazione Nazionale esprime il suo profondo sentimento di dolore e solidarietà alla fraterna organizzazione delle FARC, a seguito dei dolorosi fatti accaduti nel mese di marzo nei dipartimenti di Arauca e Meta, dove un alto numero di guerriglieri sono stati selvaggiamente assassinati, bombardando i loro accampamenti sui quali sono state scaricate tonnellate di esplosivi.

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Le FARC liberano gli ultimi prigionieri di guerra in loro potere: i 10 soldati e poliziotti sono già con le loro famiglie

Piedad Córdoba ha rivelato i dettagli dell’operazione con cui sono avvenute le liberazioni ed  ha sottolineato che non si aspettavano che questo stesso lunedì la guerriglia consegnasse tutti gli uomini in divisa. Ha ringraziato vari presidenti della regione.

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Sono state usate 10 tonnellate di bombe per il secondo grande colpo alle Farc

Ci sarà una ricompensa per l’operazione nel Meta nella quale sono caduti 36 guerriglieri del fronte 27.

Una operazione con 18 aerei ed elicotteri, che sono decollati alle 2.40 della notte di lunedì scorso dalla base di Apiay, diretti verso l’accampamento del fronte 27 delle Farc a Vista Hermosa (Meta), è terminata, poco dopo, provocando il secondo grande colpo contro le Farc in meno di una settimana.

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Joaquín Pérez Becerra: Quando ti accusano di “terrorismo” perfino i difensori dei Diritti Umani se ne vanno correndo

Unai Aranzadi

Oggi comincia la montatura giudiziaria contro il Direttore di ANNCOL, giornalista colombiano residente in Svezia, detenuto in Venezuela ed estradato in Colombia.

Nella modesta sede dell’Associazione Jaime Pardo Leal, di Stoccolma, c’è un buco difficile da riempire. Lo spazio che Joaquín Pérez Becerra utilizzava per redigere le notizie che tanto davano fastidio al governo colombiano è rimasto vuoto, anche se non mancano altri rifugiati politici e pure giornalisti svedesi che continuano un lavoro di informazione legale in Scandinavia ed illegale in Colombia.

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Comunicato dell’ELN per la morte del Comandante Alfonso Cano

L’Esercito di Liberazione Nazionale della Colombia esprime il suo profondo senso di solidarietà a tutte le donne e gli uomini dell’Organizzazione fraterna delle FARC, così come alla famiglia del Comandante Alfonso Cano, caduto il 4 novembre scorso in un combattimento diseguale.

Non c’è nulla di strano nel cadere in combattimento, o che la nostra esistenza finisca durante il cammino, nelle più diverse circostanze; questa eventualità la assumiamo interamente e niente fermerà la nostra lotta per gli ideali di pace, di benessere, di felicità del nostro popolo e di sovranità della Nazione.

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È caduto in combattimento il comandante delle FARC, Alfonso Cano

Hanno ucciso uno di coloro che maggiormente prospettava la pace. Alfonso Cano, comandante delle FARC, cade assassinato dall’Esercito in un attacco aereo e terrestre nel Cauca.

Jhon Jairo Salinas

In operazioni effettuate a López de Micay, Cauca, le Forze Militari della Colombia, con la complicità della CIA e della DEA, hanno assassinato il comandante supremo delle FARC, Alfonso Cano.

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Ucciso il comandante delle Farc Alfonso Cano

Il massimo dirigente dell’organizzazione guerrigliera colombiana è morto in un bombardamento del suo accampamento da parte dell’esercito. Assieme a lui sono caduti altri due guerriglieri e altri quattro sono stati arrestati. Prosegui la lettura »

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Non diciamoci bugie

Alfredo Molano Bravo

 

Di tanto in tanto nelle Forze Armate avvengono di routine degli scossoni. Si cambiano le fotografie dei comandanti nei posti di guardia delle caserme, si aumentano gli stanziamenti militari e si fissano scadenze definitive per la conclusione del conflitto armato: 18 mesi, 36 mesi, la fine del governo, in poco tempo, già quasi, la fine della fine. Il cambiamento della cupola della scorsa settimana è stato accompagnato da nuove dichiarazioni: verrà dato alla guerriglia il “colpo finale”. La strategia consiste nel debilitare i gruppi ai margini della legge affinché si accordino su negoziati a buon mercato.

 

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La nuova realtà delle Farc


La relazione dell’Osservatorio sul Conflitto Armato Nuevo Arco Iris mostra un aumento delle azioni rispetto all’anno precedente e una nuova strategia seguita alla ristrutturazione dell’organizzazione combattente sotto la dirigenza di Alfonso Cano.

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Scompaiono i computer di Raúl Reyes

 La Corte Suprema di Giustizia colombiana ha affermato che i documenti “trovati” nei computer di Raul Reyes non possono essere usati come prova in un processo. I computer furono sequestrati dopo l’attacco all’accampamento delle Farc in Ecuador nel marzo 2008 in cui venne ucciso il dirigente guerrigliero. Fino ad oggi molte persone sono state accusate di collusione con le Farc sulla base di questi documenti.

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Il Venezuela estrada un altro compagno in Colombia

Dopo l’arresto e la consegna del giornalista Joaquín Pérez Becerra (25 aprile) questa volta è toccato a Guillermo Enrique Torres alias “Juan Conrado” il “cantante delle Farc”. Arrestato in un’operazione della polizia venezuelana lunedì scorso (1 giugno) ancora non è stato estradato. Intanto a Bogotà inizia l’Incontro nazionale per la libertà dei prigionieri politici, circa 7.500 in tutta la Colombia.

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Chávez su Pérez Becerra: “Che ciascuno assuma le proprie responsabilità”

Durante la  presentazione della Grande Missione Abitazioni Venezuela che ha avuto luogo al Teatro Teresa Carreño, il Presidente Hugo Chávez ha rivendicato la sua responsabilità nella decisione di estradare il giornalista e direttore di ANNCOL, Joaquín Pérez Becerra.

“Che ciascuno assuma le proprie responsabilità: la prima responsabilità è di questo signore che veniva in Venezuela dalla Svezia, segnalato dall’Interpol con una circolare rossa. Nessuno mi può ricattare, né l’estrema destra né l’estrema sinistra”.

Chávez si riferiva alla manifestazione effettuata a Caracas da forze di sinistra di fronte alla sede della cancelleria, dove sono state bruciate foto del Ministro delle Relazioni Estere, Nicolás Maduro, e del Ministro delle Comunicazioni e dell’Informazione, Andrés Izarra. “Molti di coloro che lì stavano bruciando Nicolás appoggiavano Caldera quando io ero prigioniero (…). Bisogna chiedersi perché il signor Pérez è salito su un aereo per uscire dalla Svezia, chi lo ha fatto uscire dalla Svezia se era ricercato dall’Interpol. Dopo ha fatto uno scalo a Francoforte, Germania, un aeroporto dove controllano tutto. Perché non lo hanno arrestato in Germania?”

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Non così, compagno Chávez

Carlos Aznárez

Questo lunedì 25 aprile passerà alla storia delle lotte rivoluzionarie come il giorno in cui sono stati buttati nella spazzatura i principi più elementari della solidarietà internazionalista. Non è possibile stare zitti, né guardare di lato, quando un fratello, un collega, un compagno, un rivoluzionario, è inviato in Colombia alla tortura ed in carcere, per colpa di accordi fasulli (quasi sempre economici, perché il maledetto denaro, lei lo sa compagno Chávez,  puzza di zolfo).

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Libertà per Joaquín Pérez Becerra, no alla sua estradizione dal Venezuela alla Colombia!

Associazione nazionale Nuova Colombia
 
Su richiesta del presidente fascista colombiano Juan Manuel Santos, sabato 23 aprile le autorità venezuelane hanno arbitrariamente arrestato, al suo arrivo all’aeroporto internazionale di Maiquetía, il compagno Joaquín Pérez Becerra, direttore dell’Agenzia di Notizie Nuova Colombia (ANNCOL).

Secondo il comunicato ufficiale del governo venezuelano, “il cittadino Joaquín Pérez Becerra è ricercato dagli apparati della giustizia della Repubblica della Colombia attraverso l’Interpol, con una circolare rossa”, accusato di finanziamento del “terrorismo” e collaborazione con esso.

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