Articoli con tag Narcotraffico

La nazionalizzazione della lotta contro il narcotraffico

Alfredo Rada

Quando Evo Morales nel 2006 assunse la presidenza, molti pensarono che sarebbe stata autorizzata la libera coltivazione della foglia di coca. Ma la decisione del nuovo governo fu di razionalizzare e diminuire la produzione della foglia di coca, differenziando la produzione nelle aree tradizionali permesse dalla legge, e la produzione eccedente e illegale che vuole espandersi verso zone non permesse.

Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Il quartiere Zavaleta sostituisce dolore con organizzazione

Andrea Sosa Alfonzo e Nicolás Canone

Villa miseria (insediamenti informali e precari, ndt) di Buenos Aires lancia un piano comunitario di controllo sulle forze della repressione come risposta all’assassinio di Kevin, di 9 anni.

Domenica 29 settembre dalle prime ore del pomeriggio, il cielo grigio del quartiere Zavaleta a Pompeya non è riuscito a ridimensionare il Festival per Kevin Molina, Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

I due agenti degli USA sotto copertura che sono entrati in Bolivia

Jaime Salvatierra

La scoperta dell’operazione causa agitazione a Washington.

Salvador Leyva e Edgar Fernando Fritz sono i due agenti della Drug Enforcement Administration (DEA) che l’ 11 maggio scorso sono entrati, come turisti, in territorio boliviano per effettuare una operazione segreta, sotto la facciata di un corso antidroghe organizzata dalla FELCN e dalla NAS, per coinvolgere il viceministro Felipe Cáceres nelle attività del narcotraffico e colpire politicamente il presidente Evo Morales.

Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Il narco-impresario Horacio Cartes vince le presidenziali del Paraguay

L’impresario del tabacco, del Partito Colorado, è stato uno dei principali artefici della destituzione del precedente presidente, Fernando Lugo.

Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Il potere cocalero: La “falsa guerra”, la resistenza e la violazione dei diritti umani

Alex Contreras Baspineiro

TERZA PARTE

Il Piano Triennale, l’Opzione Zero, il Piano Quinquennale, gli Annessi I, II e III, il Piano Dignità e le altre politiche governative destinate a sradicare le coltivazioni di coca negli insediamenti del Tropico di Cochabamba sono stati il sinonimo di morti, feriti e di una flagrante violazione dei diritti umani, ma non hanno raggiunto il loro obiettivo. Sono fracassati.

Prosegui la lettura »

, ,

Nessun commento

Il potere cocalero: La rilocalizzazione, il sindacalismo e le nuove forme di organizzazione

Alex Contreras Baspineiro

SECONDA PARTE

Ivirgarzama, Eterazama, Padrezama, Isarzama, Cesarzama e altri centri abitati attuali del Tropico di Cochabamba portano nomi indigeni, in lingua yuracaré. Ma, assurdamente in questi paesi non vivono più indigeni, poiché furono allontanati da immigrati, soprattutto da produttori di coca.

Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Il potere cocalero: L’espansione politica e territoriale e la distruzione dei valori indigeni

Alex Contreras Baspineiro

PRIMA PARTE

Il Tropico di Cochabamba: la trasformazione dei territori indigeni in una caotica colonizzazione

Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Guardare dall’alto o guardare dal basso: intervista a Raúl Zibechi

Heriberto Paredes Coronel

Raúl Zibechi non è politicamente corretto e ancor meno con la sinistra di cui fa parte. In questa intervista parla con decisione dei processi rivoluzionari a tavolino e delle esperienze reali viste dal basso, dei pregiudizi della sinistra, del narcotraffico, di uno sguardo con una prospettiva storica … È lunga e non ci sono parti da scartare.

Prosegui la lettura »

, ,

Nessun commento

“La guerra alla droga è un fallimento”, dice Laura Carlsen

di Giorgio Trucchi / Opera Mundi/Alba Sud/LINyM   (2ª parte di “L’America Centrale si rimilitarizza”)

ll modello di lotta contro il traffico di droga e la criminalità organizzata proposto dagli Stati Uniti in America Centrale non solo ha miseramente fallito, ma ha portato ad una intensificazione della violenza contro le popolazioni locali e la rimilitarizzazione del territorio.

Prosegui la lettura »

, ,

Nessun commento

L’America Centrale si rimilitarizza

di Giorgio Trucchi | Opera Mundi/Alba Sud/LINyM   (1ª parte)

Per la “guerra” contro la droga imposta da Washington. Ma i veri obiettivi sarebbero una riposizionamento politico-militare, lo sfruttamento delle risorse naturali e la repressione sociale.

Prosegui la lettura »

, ,

Nessun commento

San Paolo: Mafia e squadroni

Mário Augusto Jakobskind

Le principali vittime della repressione appartengono alle 3 P: pretos (neri), poveri e periferici: “C’è una guerra non dichiarata, ed è una guerra di classe”.

Prosegui la lettura »

, ,

Nessun commento

Il Brasile vuole essere gli Stati Uniti

Equipo Otramérica

Ci sono molte voci che mettono in guardia sulla propensione coloniale del sub-impero del Brasile. La strategia di lotta contro le droghe imposta da Brasilia alla regione confermerebbe questi timori. Gli agenti brasiliani si trasformano negli sceriffi dell’Amazzonia, uno dei territori dove il Brasile vuol imporre il suo rinnovato potere militare continentale.

Prosegui la lettura »

,

Nessun commento

Uruguay verso la legalizzazione della marijuana

La sostanza psicotropa sarebbe prodotta e commercializzata dallo Stato. Scopo del Governo, che stà preparando una proposta di legge, è combattere il narcotraffico legalizzando una delle merci dalle quali trae profitto. Il Governo ha definito sbagliata la scelta di Nixon di 40 anni fa di dichiarare una “guerra che è stata vinta dai narcos“. Prosegui la lettura »

Nessun commento

Le Bacrim… lo stesso narcoparamilitarismo

Il paramilitarismo in Colombia è ed è stato uno strumento repressivo e di terrore, al servizio degli interessi politici ed economici dell’elite dominante; protetti dallo stato, finanziati dai proprietari terrieri, dalla borghesia agraria e finanziaria e negli ultimi tempi dal narcotraffico che li ha fatti diventare degli eserciti privati del crimine.

Prosegui la lettura »

, ,

Nessun commento

Honduras, effetto collaterale: genocidio

Stella Spinelli

“Mentre invio questa mail con la notizia della morte di un giornalista, sono venuta a conoscenza di un altro compa della Fronte nazionale resistenza popolare (Fnrp) assassinato a San Pedro Sula e di un altro campesino freddato nell’Aguan. È un genocidio”. Prosegui la lettura »

, ,

Nessun commento