Il narco-impresario Horacio Cartes vince le presidenziali del Paraguay


L’impresario del tabacco, del Partito Colorado, è stato uno dei principali artefici della destituzione del precedente presidente, Fernando Lugo.

In Parguay hanno vinto quelli di sempre. Il Partito Colorado, quello che ha governato il paese per sei decenni fino al 2008 – inclusi i 35 anni della dittatura di Alfredo Stroessner -, quello che ha plasmato la propria identità con il motto Chiesa-Stato-Forze Armate. Hanno vinto quelli di tutta la vita, ora con il narco-impresario del tabacco Horacio Cartes al comando. In un paese dove il voto è obbligatorio, Cartes nei suoi 56 anni di vita non aveva mai votato, neppure in alcune municipali.

Il momento in cui era stato più vicino alla politica fu nel 2001 quando incominciò ad amministrare il club di calcio Libertad, diventò presidente e lo trasformò nella squadra che in questo secolo ha vinto più campionati in Paraguay. Ciò gli ha guadagnato una certa popolarità e una immagine di efficienza abbastanza grande per aspirare alla presidenza di un paese di 6,4 milioni di abitanti. Tutto ciò che Cartes apportava al partito era la solidità di una immenza fortuna edificata sul narcotraffico e l’industria del tabacco.

Nel 1989 passò quasi un anno in carcere per un delitto di evasione valutaria. Uno dei suoi seguaci, il candidato a senatore Arnaldo Wiens, ha provocato decine di burle nelle reti sociali quando ha dichiarato: “Se Cartes fu detenuto durante la dittatura, lo fu come perseguitato, come Nelson Mandela”. Nel 2004, la Procura del Brasile iniziò una indagine contro di lui per un presunto invio illegale di rimesse dal Brasile al Paraguay. Nello stesso anno una commissione parlamentare di Brasilia accusava la sua impresa Tabacalera del Este di introdurre di contrabbando “incalcolabili casse di sigarette”. Nel 2010 appariva nelle carte di Wikileaks come sospettato di lavaggio di denaro.

Inoltre, è sempre stato messo in relazione con l’affare del narcotraffico. Il candidato del Partito Liberale, Efraín Alegre, durante la campagna elettorale lo ha chiamato “narco” e sua moglie, Mirian Irún de Alegre, ha fatto un annuncio elettorale con il quale invitava al voto “come madre”, perché non voleva un paese controllato dalla droga.

22/4/2013

La Haine / Agencias

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da:
“El narco-empresario Horacio Cartes gana las presidenciales de Paraguaypubblicato il 22-04-2013 in La Haine, su [http://www.lahaine.org/index.php?p=68726] ultimo accesso 23-04-2013.

 

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