Archivio per la categoria Brasile

Brasile: Olimpiadi per tutti, sgomberi per nessuno

La comunità di Vila Autódromo, Rio de Janeiro, in lotta per i diritti dei poveri e della città.

“Olimpiadi per tutti, sgomberi per nessuno!” “Che le Olimpiadi siano un successo, nonostante le minacce!” “Lo sport è vita, non è stress. Politica pubblica ora!” Questi i cartelli che circondano un piccolo campetto da calcio, trasformato in luogo di assemblea dai movimenti sociali e dai tanti e variegati soggetti che si oppongono alla rimozione di Vila Autódromo, dove centinaia di famiglie povere sono a rischio sgombero perché sia fatto largo a un centro sportivo per le Olimpiadi 2016.

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Città, megaeventi e accumulazione attraverso il saccheggio

Raúl Zibechi

Le grandi città del terzo mondo si sono trasformate in spazi molto alettanti per l’acculazione del capitale, come le vaste aree rurali in cui si diffondono le monoculture e le miniere a cielo aperto. I megaeventi, come i Giochi Olimpici e i mondiali di calcio, ma anche i grandi concerti musicali, sono la migliore scusa per accelerare l’accumulazione, che va per mano con l’espulsione dei poveri o la loro permanente reclusione in spazi controllati.

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I Guaraní si oppongono alla riforma costituzionale

Ruy Sposati / Cimi

I Guaraní e i Kaiowá del Brasile si rifiutano di accettare la riforma costituzionale che può mettere i loro territori nelle mani delle imprese idroelettriche e minerarie. Così lo hanno fatto sapere in una grande assemblea (Aty Guasú) che è terminata ieri alla presenza di una ampia delegazione dello stato, che ha assistito e dovuto ascoltare un popolo degno “che non accetta più vuote promesse”.

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Rio de Janeiro, Brasile: festa di strada contro il coprifuoco della polizia

Mercoledì 5 Dicembre 2012, gli abitanti della favela Borel (Morro do Borel, occupata dal 1921 a Rio de Janeiro), sono usciti sulle strade in uno sforzo collettivo per rompere il coprifuoco che i poliziotti della UPP locale (“Unità di Pacificazione della Polizia”) hanno imposto nella zona dal 28 Novembre. Questa particolare unità repressiva, che è stata fondata nel Novembre 2008, ha come obiettivo ufficiale il recupero del controllo statale sulle comunità che un tempo erano sotto il controllo dei capi del narcotraffico. Prosegui la lettura »

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San Paolo: Mafia e squadroni

Mário Augusto Jakobskind

Le principali vittime della repressione appartengono alle 3 P: pretos (neri), poveri e periferici: “C’è una guerra non dichiarata, ed è una guerra di classe”.

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Unione Europea: Protezionismo contro 5 paesi latinoamericani

Porte chiuse a Brasile, Argentina, Uruguay, Cuba e Venezuela

L’Unione Europea (UE), ha escluso 89 paesi dal sistema di “preferenze generalizzate” (SPG). Dal 1 dicembre del 2014, con una decisione di evidente carattere protezionista, l’UE chiude il suo spazio ai prodotti provenienti dal Brasile, Argentina, Uruguay, Cuba e Venezuela perché –a suo giudizio– sarebbero economie emergenti, ormai chiaramente emergenti. Prosegui la lettura »

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Lula, l’artefice ostinato

Darío Pignotti

Comunicando rapidamente con i segni a causa di un tumore alla laringe, un anno fa Lula persuase la cupola del PT, a che l’ignoto Fernando Haddad fosse il candidato al municipio di San Paolo. Era solo. Il 28 ottobre 2011 gli avevano diagnosticato un cancro, il 30 cominciò le sessioni di chemioterapia, e quella stessa settimana riunì i suoi compagni per lavorare all’idea che più di uno vedeva come un capriccio: la richiesta di quel laureato in Diritto, Economia e Filosofia, Prosegui la lettura »

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João Pedro Stédile sulla congiuntura latinoamericana, brasiliana, e Rio+20

Estopim

Il MST è una delle principali organizzazioni popolari del Brasile. La rivista Estopim ha intervistato João Pedro Stédile, membro del coordinamento nazionale e tra i fondatori dell’organizzazione. Prosegui la lettura »

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Colpo di timone verso il settore privato

Raúl Zibechi

I milionari investimenti in infrastrutture decisi dal governo di Dilma Rousseff per essere ceduti alla gestione privata, sono la principale scommessa del Brasile per uscire dal ristagno e riprendere il cammino della crescita.

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Il Brasile vuole essere gli Stati Uniti

Equipo Otramérica

Ci sono molte voci che mettono in guardia sulla propensione coloniale del sub-impero del Brasile. La strategia di lotta contro le droghe imposta da Brasilia alla regione confermerebbe questi timori. Gli agenti brasiliani si trasformano negli sceriffi dell’Amazzonia, uno dei territori dove il Brasile vuol imporre il suo rinnovato potere militare continentale.

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Patria grande e soiera

Darío Aranda

Questo rapporto che oggi diventa pubblico, ma che MU ha anticipato nella sua edizione di luglio, rivela come la monocoltura della soia avanzi in Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay provocando disboscamenti, concentrazione delle terre e sfollamenti. In questo articolo Darío Aranda traccia la cartografia geopolitica ed economica del modello.

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L’ingresso “fuori tempo” del Venezuela nel Mercosur

Raúl Zibechi

Quando Dilma Rousseff si avvicinò a José Mujica e Cristina Fernández dicendo: “Ho qualcosa di politico di cui discutere con voi”, era sul punto di trasmettere un messaggio che avrebbe cambiato lo sviluppo della riunione del Mercosur. Da soli, la presidente pretese dall’Uruguay l’appoggio per l’ingresso del Venezuela nel Mercosur che fin dal giorno precedente si rifiutava di approvare per una questione di forma.

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Brasile: Un rapporto pubblicato oggi dimostra che uccisioni, minacce e razzismo fanno parte della realtà indigena

Natasha Pitts

Oggi mercoledì (13), il Consiglio Indigenista Missionario (Cimi) presenta un’altra edizione del suo Rapporto Annuale sulla Violenza contro i Popoli Indigeni in Brasile, documento che informa sulla sofferenza e sulle condizioni estreme che varie etnie affrontano per quanto riguarda la mancanza di assistenza nel settore della salute, dell’educazione e della ripartizione delle terre, tra gli altri. Il lancio sarà fatto alle ore 9,30 presso l’auditorium Don Helder Cámara della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile (CNBB), a Brasilia, Distretto Federale.

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La riforma agraria, scuola alternativa ed educazione popolare nel movimento senza terra

Luis Guiovanni Herrera Hurtado

 “Se accetti che non esista una speranza, allora garantirai che non ci sia speranza. Se accetti che esista un istinto di libertà, allora esistono possibilità di cambiare le cose”, Noam Chomsky

Contesto in cui sorge la proposta educativa

L’America Latina ha condiviso 500 anni di lotta per una società dove l’ingiustizia sociale sia solo un ricordo, e in questa la costante di come debba essere ripartita la terra ha scosso gli interessi del potere.

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In Brasile è ancora guerra per la terra

Stella Spinelli

Una nuova indagine della Commissione Pastorale della Terra (Cpt), l’organizzazione legata alla Conferenza episcopale brasiliana, lancia l’allarme sul conflitto agrario, che sta crescendo a dismisura nonostante le promesse del governo: in Brasile sta avvenendo una vera e propria rivoluzione agraria al contrario.

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