Articoli con tag Conflitti armati

È caduto in combattimento il comandante delle FARC, Alfonso Cano

Hanno ucciso uno di coloro che maggiormente prospettava la pace. Alfonso Cano, comandante delle FARC, cade assassinato dall’Esercito in un attacco aereo e terrestre nel Cauca.

Jhon Jairo Salinas

In operazioni effettuate a López de Micay, Cauca, le Forze Militari della Colombia, con la complicità della CIA e della DEA, hanno assassinato il comandante supremo delle FARC, Alfonso Cano.

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Ucciso il comandante delle Farc Alfonso Cano

Il massimo dirigente dell’organizzazione guerrigliera colombiana è morto in un bombardamento del suo accampamento da parte dell’esercito. Assieme a lui sono caduti altri due guerriglieri e altri quattro sono stati arrestati. Prosegui la lettura »

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Non diciamoci bugie

Alfredo Molano Bravo

 

Di tanto in tanto nelle Forze Armate avvengono di routine degli scossoni. Si cambiano le fotografie dei comandanti nei posti di guardia delle caserme, si aumentano gli stanziamenti militari e si fissano scadenze definitive per la conclusione del conflitto armato: 18 mesi, 36 mesi, la fine del governo, in poco tempo, già quasi, la fine della fine. Il cambiamento della cupola della scorsa settimana è stato accompagnato da nuove dichiarazioni: verrà dato alla guerriglia il “colpo finale”. La strategia consiste nel debilitare i gruppi ai margini della legge affinché si accordino su negoziati a buon mercato.

 

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Come uscire dalla sconfitta

Luis Mattini

Indubbiamente, sarebbe molto pretenzioso da parte mia dare una risposta a questa preposizione. In cambio propongo di mettere sul tavolo alcuni fatti e riflessioni che potrebbero contribuire all’uscita. Iniziamo a ridefinire la sconfitta. Non si tratta più dell’evidente sconfitta militare subita a partire dall’instaurazione del terrorismo di stato, piuttosto delle conseguenze di quel processo, il quale, quando si ritirarono i militari, più sconfitti dagli inglesi che dal nostro popolo, si aprì a ciò che viene chiamato democrazia, ed in effetti si instaurò un sistema democratico che si mantiene stabile già da decenni ma che, con tutto il buono che c’è rispetto alle dittature, ha governato una delle epoche di maggior oscurità della storia nazionale. La maggiore oscurità è quando si riescono a sconfiggere i sogni.

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La nuova realtà delle Farc


La relazione dell’Osservatorio sul Conflitto Armato Nuevo Arco Iris mostra un aumento delle azioni rispetto all’anno precedente e una nuova strategia seguita alla ristrutturazione dell’organizzazione combattente sotto la dirigenza di Alfonso Cano.

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Per l’ELN, il continente è “rosso e nero”

Siamo nati segnati dal Sud, avvinghiati al cammino emanicipatore, scolpiti nei sogni libertari, attingendo dagli orizzonti multietnici e pluriculturali. Anche se siamo stati plasmati dalle gesta cubane, la nostra origine era quella popolare e contadina, operaia e studentesca, indigena e afrodiscendente della nostra patria.

Siamo sorti influenzati da Guevara e Fidel. Rossi e Neri come i cubani del Movimento 26 Luglio, i Nica sandinisti, i miristi cileni e quelli dell’ELN della Bolivia e del Perù, tra gli altri. Noi accettammo di essere parte di uno scontro continentale contro l’Imperialismo yankee. Siamo il Distaccamento di combattenti che credono che la Patria è l’America e ancor di più, che la Patria è l’Umanità.

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Colombia: un paese in guerra, ecco le ultime cifre di una situazione drammatica

L’articolo 300 días de gobierno de Santos: Las buenas palabras no frenan la violación de los derechos humanos en Colombia, che ripubblichiamo, mostra chiaramente che in Colombia la situazione continua ad essere drammatica per tutti gli oppositori. Nonostante il nuovo presidente Santos faccia discorsi più “puliti” del suo predecessore Alvaro Uribe. Prosegui la lettura »

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L’ELN riafferma la soluzione politica per il conflitto armato

In una lettera inviata a Colombiani e Colombiane per la Pace

In una lettera inviata all’ex senatrice Piedad Córdoba e al collettivo Colombiani e Colombiane per la Pace, il comandante dell’ELN, Nicolás Rodríguez Bautista soprannominato Gabino, assicura che c’è una risoluta decisione nel conseguire la pace e che questa è una sfida enorme ed è indispensabile persistere fino alla fine.

Nella sua missiva all’ex senatrice Piedad Córdoba l’ELN afferma che “nei conflitti le forze contendenti hanno due maniere per dirigere i propri sforzi verso il raggiungimento della pace; una, attraverso l’imposizione della forza di una parte, obbligando l’altra a capitolare, imponendole le condizioni ed ottenendo la pace attraverso la logica di vinti e vincitori. La lettera il cui testo integrale di seguito riproduciamo termina dicendo che la seconda opzione nel cercare la pace è la Soluzione Politica, dove il popolo e la nazione, con il contributo della comunità internazionale, siano protagonisti, questa è l’opzione su cui punta l’ELN:

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Sarebbe caduto in combattimento un capo guerrigliero delle FARC

21 marzo 2011 – Secondo informazioni fornite dall’Esercito, viene confermato che il capo guerrigliero Jerónimo Galeano, membro del Comando Congiunto Centrale delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC), è caduto in combattimento.

Secondo l’istituzione armata, che ha fornito dettagli sui fatti, Jerónimo è morto in un combattimento durante una offensiva  realizzata da truppe appartenenti alla V Divisione.

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FARP: tre chiarimenti

Jorge Lofredo   

In una intervista ancora inedita, le Forze Armate Rivoluzionarie del Popolo (FARP), scissione dell’EPR, hanno dato chiarimenti su distinti aspetti rilevanti.

Tre sono i temi riassunti: sequestri, attuale situazione del movimento rivoluzionario messicano e legami con gruppi simili.

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Colombia: le FARC hanno causato 4341 perdite alle forze dell’oligarchia

x ABP Noticias   

Secondo lo Stato Maggiore Centrale delle FARC EP, nella sua relazione annuale relativa ai comunicati di guerra del 2010

Secondo la relazione, pubblicata su www.resistencia-colombia.org, sono state 4341 le perdite riportate dalle Forze Militari e Paramilitari della Colombia.

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Il piano della campagna contro l’EZLN del 1994

 Gilberto López y Rivas

In tempi di diffusione di documenti riguardanti il potere, recentemente è giunto nelle mie mani un importante testo per comprendere la prospettiva strategica e le azioni tattiche dei militari messicani di fronte alla storica sollevazione dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale iniziata il primo gennaio del 1994. Si tratta del piano della campagna del comando generale della VII Regione Militare della Segreteria della Difesa Nazionale (Sedena) stabilita a Tuxtla Gutiérrez, Chiapas, datato ottobre di quell’anno.

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Le Madri possono essere memoria, ma non storia

Luis Mattini

Per la sinistra ufficiale, quella che nei settanta fu passiva e critica del progetto rivoluzionario che rappresentammo, e per molti delle nuove generazioni la Presidentessa delle Madri di Plaza de Mayo, Hebe de Bonafini, è la memoria di quell’epoca, e sicuramente lo è dal punto di vista della denuncia delle atrocità dei militari, ossia i crimini di guerra. Questo spiega il lamentevole fatto che quasi tutto il ricordo che viene dai tempi immediatamente successivi ai fatti, è la memoria della morte. La parte negativa di questa visione limitata, parziale, è che stiamo riempiendo l’Argentina di musei della memoria che sembrano Panteon della morte.

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Parla la guerriglia tupacamara del Perù: “Aspiriamo al socialismo e continuiamo in armi”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

“Resumen Latinoamericano” ha intervistato le FAR-EPT del Perù

“Il nostro internazionalismo si basa, si fonda sul Socialismo”

Rivendichiamo il marxismo-leninismo, la lotta contro l’imperialismo yankee e la via della lotta armata, in Perù si è di nuovo insediata una esperienza legata al Movimento Rivoluzionario Túpac Amaru, che fu diretto dal Comandante Cerpa Cartolini fino alla sua caduta in combattimento durante l’occupazione dell’Ambasciata del Giappone a Lima. Si tratta delle Forze Armate Rivoluzionarie – Esercito Popolare Tupacamaro (FAR-EPT), che da un po’ di tempo operano clandestinamente in questo paese. “Resumen Latinoamericano” ha ottenuto una intervista con il Comandante Camilo Reyes, del Segretariato dello Stato Maggiore, Comando Generale dell’organizzazione guerrigliera, e con il Comandante Antonio Meza, Responsabile Internazionale del FAR-EPT. Ambedue hanno risposto ad un ampio questionario che cerca di trovare informazioni su questa esperienza ribelle.

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L’ELN propone a Santos un Accordo Nazionale di Pace

Soldato ELNIn un video messo su Internet, Nicolás Rodríguez Bautista, con lo pseudonimo di Gabino, primo comandante dell’ELN, annuncia di voler riprendere nuovi cammini di pace con la partecipazione di tutti gli attori sociali, attraverso lo svolgimento di un incontro nazionale, e non scartando la creazione di una Assemblea Costituente Nazionale.

In questo processo di ricerca della pace in Colombia Gabino chiede l’accompagnamento dell’Unasur, si trova d’accordo sul sostegno di Governi come Cuba, Venezuela, Svezia e Svizzera, e apprezza gli sforzi della Chiesa Cattolica nei suoi dialoghi pastorali.

Al termine di un video di 15 minuti, accetta il dialogo con organizzazioni sociali come Latinoamericane e Latinoamericani per la Pace.

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