Falklands-Malvinas, la posta in gioco è il petrolio


A trent’anni dalla guerra che condannò la dittatura militare argentina, i paesi dell’America Latina sostengono le rivendicazioni di Cristina Fernandez all’Onu. La lotta per queste piccole isole strappate dalla Gran Bretagna nel 1830, rimpiazzando i vecchi abitanti con coloni anglosassoni, nasconde quella per il petrolio che si trova sotto le sue acque territoriali.

A prima vista sembra difficile da capire la lotta per questi 12.000 km2 a pochi km dalla costa argentina. Conquistati nel 1833 dalla Gran Bretagna quando era la prima potenza mondiale, ne cacciò subito i coloni argentini arrivati qualche anno prima, rimpiazzandoli con pastori scozzesi. Agli inglesi le isole servivano come porto per le loro rotte interoceaniche, di cui erano gli incontrastati dominatori. Ma oggi a che gli servono?

Sotto l’acqua che bagna le coste di queste isolette, che nel raggio di 200 miglia nautiche appartiene allo Stato che le possiede, c’è sicuramente petrolio. Questo il responso delle prospezioni effettuate nello scorso settembre che hanno calcolato che le riserve sarebbero di ben 350 milioni di barili, con un costo di 2 miliardi di dollari l’estrazione dovrebbe iniziare nel 2016.

Per questo l’Argentina è tornata a reclamare i vecchi diritti che possiede sull’argipelago delle Falkland-Malvinas, a trent’anni dalla guerra che segnò la fine della dittatura militare che aveva tentato l’occupazione delle isole, e l’aumento vertiginoso dei consensi di Tatcher tra gli inglesi, per averne evocato la boria nazionalista. A dicembre i paesi del Mercosur (oltre all’Argentina, Brasile, Uruguay, Paraguay) hanno stabilito il massimo sostegno alle rivendicazioni argentine tanto da rifiutare di consentire lo scalo nei loro porti di navi battenti bandiera delle Folklands, misura ora adottata anche dall’ALBA che comprende anche vari paesi dei Caraibi, ex colonie britanniche. Per tutti il presidente venezuelano Hugo Chavez ha dichiarato “Se l’Impero Britannico attaccherà militarmente l’Argentina, questa volta non sarà sola”.

Fonti
Emilio Marin, Naciones del ALBA a la par de Argentina en reclamo por Malvinas, pubblicato il 8-2-2012 su [http://www.rebelion.org/noticia.php?id=144350&titular=naciones-del-alba-a-la-par-de-argentina-en-reclamo-por-malvinas-], ultimo accesso 09-02-2012.
Emilio Meynet, Las razones del colonialismo, pubblicato il 29-12-2011 su [http://www.prensamercosur.com.ar/apm/nota_completa.php?idnota=5403], ultimo accesso 09-02-2012.

I commenti sono stati disattivati.