Articoli con tag Difesa territori
ENEL : GIU’ LE MANI DALLA COLOMBIA
Scritto da ccarlosfonseca in Colombia il 14-02-2012
MANIFESTIAMO IL SOSTEGNO ALLA LOTTA CONTRO LA COSTRUZIONE DELLA DIGA ENEL DEL QUIMBO
GIOVEDI’ 16 FEBBRAIO 2012 – ORE 15,00
MANIFESTAZIONE VLE REGINA MARGHERITA 125 – ANGOLO VIA SAVOIA
Sotto la sede ENEL di Roma
L’Enel-Endesa attraverso la società controllata colombiana EMGESA da anni ha messo gli occhi sul fiume RIO MAGDALENA in Colombia con l’intenzione di costruire una DIGA che distruggerà il sistema ECO AMBIENTALE della regione del HUILA.
Da anni le comunità di questa regione colombiana resistono al progetto e da mesi hanno occupato le terre dove dovrebbe sorgere la DIGA. Il 14 FEBBRAIO l’ESERCITO e le forze di polizia si preparano allo sgombero delle terre occupate.
Enel prepara il massacro
Scritto da ccarlosfonseca in Colombia il 11-02-2012
Da un lato ci sono centinaia di persone, pescatori, costruttori, braccianti, contadini e mezzadri, accampati lungo il fiume. Dall’altro buldozer, scavatrici, luci che illuminano a giorno il cantiere degli italiani e degli spagnoli.
In mezzo esercito e ESMAD, i tristemente famosi squadroni antisommossa colombiani che dalla loro creazione ad oggi, hanno ucciso decine di presone reprimendo il dissenso. Prosegui la lettura »
Diga ENEL in Colombia, il governo promette di rivedere il progetto e viene interrotto il blocco del cantiere dopo 14 giorni
Scritto da ccarlosfonseca in Colombia il 20-01-2012
Martedì notte Asoquimbo, che raccoglie la popolazione locale ostile al megaprogetto, ha tolto i blocchi stradali che impedivano ad Impregilo l’inizio dei lavori. La deviazione del fiume Magdalena finalizzata alla costruzione della centrale idroelettrica è stata scongiurata. Enel vuole costruire la diga in un’area dove si trova una Riserva Forestale Amazzonica e terreni ad alta produttività agricola, l’energia prodotta serve a sostenere l’estrazione mineraria in altre zone. Prosegui la lettura »
Perú, al centro di una disputa per l’egemonia regionale
Scritto da ccarlosfonseca in Brasile, Perù il 04-01-2012
I ministri della Difesa del Brasile e del Perù hanno firmato un accordo di cooperazione militare che fa diventare “soci strategici” le forze armate di ambedue i paesi.
Da quando Ollanta Humala ha indossato la fascia presidenziale la posizione strategica del Perù, come porta di ingresso e di uscita del commercio tra la Cina ed il Brasile, ma anche come uno dei più importanti paesi minerari della regione sudamericana, è salita di varie posizioni.
Il grido di Matambo
Scritto da ccarlosfonseca in Colombia il 14-12-2011
“Che faresti se un giorno venissero a casa tua e ti dicessero che sarà sommersa?”.
Il soggetto
Gigante è un piccolo paesino popolato da agricoltori. Il nome deriva da una leggenda che parla di un gigante di cui si può indovinare il profilo del volto, che guarda le nuvole disteso sulla cordigliera. Al mio arrivo mi è stata posta una domanda, che frantumava qualsiasi altro ragionamento politico, economico o giuridico e colpiva dritto al cuore il problema che si stava vivendo nella zona. “Che faresti se un giorno venissero a casa tua e ti dicessero che sarà sommersa?” E’ già, che faresti? Chiederei, mi informerei, mi arrabbierei, mi difenderei con le unghie e con i denti. Prosegui la lettura »
Perù: Il governo prepara un attacco contro la Cajamarca
Scritto da ccarlosfonseca in Perù il 09-12-2011
Migliaia di abitanti della Cajamarca si stanno mobilitando contro la megaminiera, sfidando il governo di Ollanta Humala.
Alcuni giorni fa ho fatto un comunicato:
“Il progetto aurifero Conga dell’impresa Yanacocha–Newmont minaccia di far sparire quattro lagune in una sorgente di bacino del dipartimento (il Perù è diviso in dipartimenti) della Cajamarca nel nord del paese. Questo significa un forte attacco alla popolazione contadina della zona, che si troverebbe senza acqua per continuare le proprie attività contadino pastorali ed anche senza acqua non contaminata da bere. Gli abitanti della Cajamarca sanno che il loro futuro è nello sviluppo dell’attività contadino pastorale”.
Il governo di Sebastián Piñera aumenta la militarizzazione delle comunità mapuche
Scritto da ccarlosfonseca in America Indigena, Cile il 06-12-2011
Un’altra volta suonano i tamburi di guerra nella regione mapuche del sud del Cile, più precisamente nella zona di Ercilla, dove si trova la Comunità Autonoma Temucuicui.
Adempiendo a precise istruzioni giunte dalla sede del governo di Santiago, sabato scorso un numeroso contingente di carabinieri ha fatto irruzione nella Comunità ed ha raso al suolo tutto ciò che ha incontrato sul
cammino.
La megaindustria forestale cilena ed il territorio Mapuche
Scritto da ccarlosfonseca in America Indigena, Cile il 21-11-2011
Un conflitto dietro le cortine della “Democrazia”
“Le bugie hanno accoltellato le carte / e si sono infettate le ferite della storia / un tiepido vento di cimitero ti rinfresca / mentre dalla nube d’argento scoppiano scariche elettriche / piovono indigeni in lancia / pioggia negra color della vendetta”
David Aniñir
Una realtà filtrata
In un paese come il Cile, dove la ricchezza è del tutto concentrata, l’alleanza del potere politico e del potere economico fa cadere la propaganda ideologica in modo più arbitrario che nei regimi dittatoriali. Questa propaganda, statale e dell’elite imprenditoriale, occultata tra le centinaia di pieghe della struttura informativa e simbolica dei grandi mezzi di comunicazione avvolge tutta la popolazione, creando conseguenze eziologiche ed ideologiche molto chiare nella società.
La Comunitaria del Guerrero dimostra che la polizia può essere un bene del popolo
Scritto da ccarlosfonseca in Messico il 14-11-2011
Come la maggior parte del territorio messicano, la Montagna del Guerrero è una sorgente ribollente nella quale è presente la delinquenza organizzata, l’esercito, i megaprogetti minerari, le autorità statali e le polizie locali e, a fianco della resistenza, il Coordinamento Regionale delle Autorità Comunitarie-Polizia Comunitaria (CRAC-PC), della Costa e della Montagna, con i loro particolari processi interni.
Il 15 ottobre la Polizia Comunitaria ha celebrato il suo XVI anniversario nella comunità di Paraje Montero, in una atmosfera rarefatta per la presenza inaspettata di membri degli uffici statali, ed anche perché giorni prima cinque presunti narcotrafficanti erano stati catturati dalla Comunitaria. La questione è stata mantenuta in totale riserbo mentre si celebrava il festeggiamento con la convocazione dei rappresentanti indigeni di altre parti del paese, con oltre migliaia di tlapanechi, mextechi, nahua e meticci dei vicini municipi che mantengono un loro proprio sistema di sicurezza.
Evo Morales rettifica ed annuncia che nessuna strada attraverserà il TIPNIS
Scritto da ccarlosfonseca in America Indigena, Bolivia il 24-10-2011
Assicura di accogliere testualmente la proposta presentata dai dirigenti della marcia e dai parlamentari indigeni.
Ieri il presidente Evo Morales ha posto il veto al progetto di Legge Breve approvata dall’Assemblea Legislativa Plurinazionale ed ne ha proposto una nuova stesura nella quale accetta il progetto dei nativi del Territorio Indigeno Parco Nazionale Isiboro Sécure (TIPNIS) per cui la strada Villa Tunari-San Ignacio de Moxos, o qualsiasi altra, non attraverserà questo parco nazionale, ed inoltre dichiara la regione come zona di tutela ecologica intangibile.
Estrattivismo seconda fase del neoliberismo
Scritto da ccarlosfonseca in America Latina il 06-10-2011
Raúl Zibechi
http://www.inredh.org/
Intervento fatto all’Incontro dei Popoli di Abya Yala per l’Acqua e la Pachamama, 21 giugno 2011.
Molte grazie. Buongiorno, a tutti e tutte. È una grande gioia essere qui a partecipare con tutti i compagni e le compagne di differenti popoli e differenti paesi. Tutti uniti per la stessa cosa, per resistere, per non dimenticare, per non essere servili di fronte ai potenti, di qualsiasi colore si vestano questi potenti. Allora, un saluto ribelle, un saluto rivoluzionario a tutti i popoli dell’America Latina che lottano contro l’estrattivismo e contro la dominazione.
L’ostinata potenza della decolonizzazione
Scritto da ccarlosfonseca in Bolivia il 30-09-2011
La cattiva energia del Quimbo (II)
Scritto da ccarlosfonseca in Colombia il 30-09-2011
Secondo i documenti consultati, non sono stati calcolati i reali effetti ambientali sui fiumi ed i boschi.
Il sito di costruzione della diga sarebbe ad un chilometro e mezzo a monte della parte finale di Betania, municipio di Gigante e sarebbe ai confini della Jagua pregiudicando anche Garzón e El Agrado. La dimensione del progetto ed i suoi contraddittori effetti hanno scatenato nella regione una acuta controversia.
Per il Governo e per l’Emgesa (la ditta costruttrice) è un progetto che rispetta tutte le leggi e blinda il paese da nuovi black out; per i rappresentanti parlamentari del dipartimento, l’opera sopprimerebbe 25.000 posti di lavoro, pregiudicherebbe più di 500 famiglie di piccoli contadini e distruggerebbe la rete fognaria di tutti i capoluoghi municipali che sono lungo le sponde.
La cattiva energia del Quimbo (I)
Scritto da ccarlosfonseca in Colombia il 29-09-2011
Viaggio nell’epicentro dei progetti idroelettrici del Huila.
Degli ettari da inondare, 5.300 sono coltivati e 2.000 sono terre di antichi proprietari di parcelle dell’Incora.
Il ricercatore e sociologo ha percorso la regione nella quale verrà costruito il megabacino che inonderà 8.800 ettari. I progetti nell’Alto Maddalena sono: Pericongo, Isnos, Chillurco, Oporapa, Guarapas, tre volte Betania. La polemica sugli effetti sociali ed ambientali dello sbarramento del nostro fiume madre è durata vari anni.
Bolivia: Il Governo indigeno reprime gli indigeni in corteo contro un’autostrada
Scritto da ccarlosfonseca in America Indigena, Bolivia il 27-09-2011














