Articoli con tag Difesa territori

Estrattivismo nelle grandi città

Raúl Zibechi

Un profondo malessere sale dalle viscere della città. Appiccicoso come questo autunno caldo e umido. Irritante come le opere che stanno recintando parchi e distruggendo il panorama della convivenza. Uno scontento generalizzato che sale con rimproveri, insulti e perfino deborda in violenza, contaminando tutta la vita. Buenos Aires, città attraversata da tutte le contraddizioni che crea l’estrattivismo urbano.

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Processo internazionale per i mapuche: “Sono stati trattati come un nemico interno”

Nei giorni 29 e 30 maggio saranno effettuate in Costa Rica presso la Corte Interamericana dei Diritti Umani le udienze relative alla causa unificata nella quale per la Legge Antiterrorismo sette mapuche e una attivista furono condannati nel 2002. Prosegui la lettura »

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Los de Abajo – La patata bollente

Gloria Muñoz Ramírez

Nonostante le pressioni esercitate su di lui e contro il suo popolo, questo 19 aprile si è svolta la giornata nazionale ed internazionale da dieci anni più grande per chiedere la liberazione di Alberto Patishtán, il prigioniero politico più emblematico del Messico. La visita del presidente Enrique Peña Nieto a Zinacantán, dove ha lanciato la sua campagna contro la fame, non è riuscita a fermare la grande manifestazione nella capitale del Chiapas, benché il governatore Manuel Velasco ci abbia provato per rendere più amichevole il soggiorno dell’Esecutivo federale.

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Repressione a Famatina: La guerra contro la società

“Non c’è stato né un ordine di arresto né alcuna accusa. Così faremo la denuncia per la repressione della polizia, e per gli arresti illegali”. Nonostante che sabato sia stata prima colpita da poliziotti e squadracce specializzate nell’attaccare le donne (c’è stato un totale di 12 ricoverati, anche per proiettili di gomma) e dopo arrestata insieme ad altre quattro persone, ieri lunedì Carina Díaz Moreno è andata, come le tocca, a far lezione. Prosegui la lettura »

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Sette anni dopo la repressione, Atenco si muove

Adazahira Chávez

Fotografia: Clayton Conn

Sotto le nuove minacce al territorio di Atenco, i suoi abitanti e le organizzazioni sociali intraprendono delle campagne per chiedere giustizia per la repressione ordinata dal presidente Enrique Peña Nieto.

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Centinaia di indigeni occupano il cantiere della diga di Belo Monte

Centinaia di indigeni brasiliani sono insorti venerdì contro la costruzione dell’enorme progetto idroelettrico di Belo Monte, località situata nello stato del Parà, nel nord del paese.

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30 Aprile – Rete Stop Enel nell’Assemblea degli Azionisti. Intervento Humberto Manquel Millaguir

Per i comitati internazionali della Rete Stop Enel, intervento di Humberto Manquel Millaguir nell’Assemblea degli azionisti 2013.

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Comunità indigene lenca in ribellione contro la depredazione del territorio

Tre settimane di resistenza contro il progetto idroelettrico “Agua Zarca”

Tegucigalpa, 22 aprile (LINyM) – In agosto 2009, in piena crisi istituzionale post colpo di Stato contro il presidente Manuel Zelaya, un delegittimato Congresso Nazionale approvava la Legge generale dell’acqua, con la quale si garantiva la possibilità di dare in concessione a terzi le risorse idriche del paese.

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Nequén: Violenza permanente contro il Popolo Mapuche

Darío Aranda

“Dieci persone incappucciate, nello stile della dittatura civico-militate, che portavano mezzi contundenti e armi bianche hanno minacciato di morte uomini, donne e bambini che si trovavano nella ruka (casa) comunitaria del Lof Felipín”, hanno denunciato le comunità Cayupan, Paineo y Felipín, di Neuquén. Prosegui la lettura »

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La minaccia dell’aeroporto di nuovo aleggia su Atenco

Gloria Muñoz Ramírez

Fotografíe di Clayton Conn

Sulle terre, contenute nelle mappe del megaprogetto Ciudad Futura, la nuova minaccia che incombe sulla regione, si intravedono progetti immobiliari, megaindustria e, certamente, un aeroporto, l’affronto più grande per queste popolazioni.

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Il potere cocalero: La “falsa guerra”, la resistenza e la violazione dei diritti umani

Alex Contreras Baspineiro

TERZA PARTE

Il Piano Triennale, l’Opzione Zero, il Piano Quinquennale, gli Annessi I, II e III, il Piano Dignità e le altre politiche governative destinate a sradicare le coltivazioni di coca negli insediamenti del Tropico di Cochabamba sono stati il sinonimo di morti, feriti e di una flagrante violazione dei diritti umani, ma non hanno raggiunto il loro obiettivo. Sono fracassati.

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Fermiamo l’energia che opprime le comunità e distrugge l’ambiente

APPELLO AI TERRITORI

Fermiamo l’energia che opprime le comunità e distrugge l’ambiente.

Il 30 aprile si celebrerà a Roma l’assemblea degli azionisti di Enel S.p.A. Anche quest’anno la multinazionale dell’energia, simbolo d’ inquinamento e del colonialismo energetico italiano nel mondo, vaglierà i suoi bilanci basati su centrali altamente inquinanti, opere devastanti, impianti costruiti violando i territori senza alcun rispetto per le comunità.

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Il potere cocalero: La rilocalizzazione, il sindacalismo e le nuove forme di organizzazione

Alex Contreras Baspineiro

SECONDA PARTE

Ivirgarzama, Eterazama, Padrezama, Isarzama, Cesarzama e altri centri abitati attuali del Tropico di Cochabamba portano nomi indigeni, in lingua yuracaré. Ma, assurdamente in questi paesi non vivono più indigeni, poiché furono allontanati da immigrati, soprattutto da produttori di coca.

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BLACKOUT in Patagonia

Caterina Amicucci

Progetto Hidroaysén: il Cile ha un problema.

Cinque dighe targate Enel in uno dei luoghi più incontaminati del pianeta, nella Patagonia cilena. E un’«autostrada elettrica» di duemila chilometri che attraverserebbe 9 regioni, 4 parchi nazionali e vari territori mapuche per trasferire l’energia alle miniere del nord. Prosegui la lettura »

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Resistenza all’attività mineraria nelle Ande

Raúl Zibechi

Uno su cinque ettari del Perù è stato consegnato alle multinazionali del settore minerario, così come la metà delle terre delle comunità contadine e indigene della sierra andina. La gente comune e la natura sono i più danneggiati dalla voracità di grandi imprese che accumulano oro, argento e rame sull’altare della speculazione. Prosegui la lettura »

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