Archivio per la categoria Uruguay
Uruguay: Chi può vivere con salari di 15 mila pesos? Sbarrati i supermercati
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 07-11-2016
Migliaia di persone alla 21ª Marcia del Silenzio
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 24-05-2016
Montevideo, Uruguay. Con una partecipazione di massa, nella notte di venerdì scorso è stata effettuata la 21ª Marcia del Silenzio, capeggiata come sempre dalle Madri e Familiari dei Detenuti Scomparsi, ma quest’anno con uno striscione con la parola d’ordine: “Loro in noi. Contro l’impunità di ieri e oggi. Verità e Giustizia!”. Prosegui la lettura »
Gravi incidenti, feriti e arresti nello sgombero degli studenti secondari che occupavano la sede del Codicen
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 23-09-2015
Alla fine, la polizia del Governo del “progressista” Tabaré Vázquez è entrata e ha allontanato gli studenti della secondaria che da venerdì occupavano la sede del Consiglio Direttivo Centrale dell’Amministrazione Nazionale dell’Educazione Pubblica (CODICEN), a Colonia e nell’Avenida del Libertador, Montevideo, mentre nei dintorni si registravano gravi incidenti, con lanci di pietre e il solito modo di agire delle forze di scontro del Ministero degli Interni. Prosegui la lettura »
I dieci giorni che hanno scosso l’Uruguay
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 22-09-2015
Fin dai primi giorni di agosto il governo uruguayano negoziava la sua partecipazione al TISA (Trade in Services Agreement) per deregolamentare servizi e commerci, con un forte sostegno del ministro dell’Economia, Danilo Astori, e si predisponeva ad approvare il bilancio quinquennale, nonostante le resistenze di alcuni sindacati, in particolare dell’educazione. Prosegui la lettura »
Uruguay, Montevideo: Migliaia di persone hanno sfilato per l’Acqua, in difesa della Terra e della Vita
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 10-06-2015
Oggi l’Assemblea Nazionale Permanente è di nuovo mobilitata. Siamo un gruppo di collettivi sociali e individui organizzati in modo orizzontale, indipendenti da partiti politici, ONG e dallo stato. Un’altra volta abbiamo occupato la strada per denunciare le nefaste conseguenze di questo modello di sviluppo che privilegia il guadagno di fronte alla vita. Prosegui la lettura »
Raúl Zibechi: “Il progressismo così come lo abbiamo conosciuto è già finito”
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 12-03-2015
Sebastián Orrego dall’Uruguay. A colloquio con Marcha, lo scrittore e giornalista uruguayano Raúl Zibechi analizza il panorama che si apre con il ritorno alla presidenza di Tabaré Vázquez. Prevede un maggiore riavvicinamento agli USA e l’arretramento in alcune politiche progressiste. Prosegui la lettura »
Uruguay: Il Fronte Ampio ha raggiunto la vetta
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 02-12-2014
Foto: Nicolás Celaya
Per la terza volta il Fronte Ampio ha vinto. Che significa giungere in vetta? Come ragionare sulle elezioni? L’analisi di Raúl Zibechi.
Raúl Zibechi: “Il ciclo progressista in Sudamerica è terminato”
Scritto da ccarlosfonseca in America Latina, Brasile, Uruguay il 10-11-2014
Uruguay: Il Fronte Ampio fa a pezzi i sondaggi e mantiene la maggioranza nel Parlamento
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 28-10-2014
Nelle elezioni di domenica il Fronte Ampio (FA) ha ottenuto la maggioranza assoluta in ambedue le camere del Parlamento uruguayano, qualcosa che non avevano anticipato i sondaggi preventivi né quelli realizzati fuori dalle urne, ma che oggi è stato confermato con le cifre del conteggio ufficiale di verifica dei voti.
Uruguay: L’azione militare di Israele a Gaza non è genocidio, dice il candidato della “sinistra”
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 26-09-2014
Il candidato presidenziale del Fronte Ampio, Tabaré Vázquez, ha espresso l’opinione che l’ultima azione militare di Israele nella Striscia di Gaza, che ha causato migliaia di morti civili, non costituisca un “genocidio” come lo hanno giudicato l’attuale presidente della Repubblica, José Mujica, e il suo compagno di compagine Raúl Sendic.
La maschera
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 26-09-2014
Il mondo conosce il matrimonio gay, la depenalizzazione dell’aborto, la legalizzazione della marijuana, il discorso alle Nazioni Unite del presidente più povero del mondo, i gol di Suárez … i tratti più belli della bella maschera con cui si presenta l’Uruguay. L’intenzione di questo articolo è di avvicinare il lettore al modello produttivo uruguayano, alle sue conseguenze sociali e alla questione dei diritti umani. Prosegui la lettura »
Uruguay: migliaia di persone nel Corteo nazionale in difesa dell’acqua, della terra e della vita
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 13-05-2014
Ignorati e censurati dai media uruguayani, mentre Mujica si prepara ad abbracciare Obama, migliaia di uruguayani hanno conquistato le strade di Montevideo ripudiando le mega miniere e l’estrattivisvo.
I media dell’Uruguay hanno ignorato la notizia, ma i media internazionali hanno fatto eco alla stessa: Prosegui la lettura »
Corteo silenzioso contro l’impunità
Scritto da ccarlosfonseca in Uruguay il 24-05-2013
In Uruguay, migliaia di persone hanno criticato le ultime sentenze della giustizia perché presuppongono un arretramento in materia di dd.uu.
Quest’anno coloro che hanno manifestato davanti alla sede della Corte Suprema hanno contestato che questa abbia dichiarato incostituzionale una legge che lasciava senza effetti l’amnistia e che sollevasse la giudice Mariana Mota dalle indagini sui delitti di lesa umanità.
Politica di allenze o di affratellamento
Scritto da ccarlosfonseca in America Indigena, Cile, Uruguay il 13-02-2013
Raúl Zibechi
Quanto successo mezzo secolo fa tra i tagliatori di canna da zucchero uruguayani non fu qualcosa di eccezionale anche se, si deve riconoscere, non succede tutti i giorni. Qualcosa di simile sta succedendo in Cile.
Unione Europea: Protezionismo contro 5 paesi latinoamericani
Porte chiuse a Brasile, Argentina, Uruguay, Cuba e Venezuela
L’Unione Europea (UE), ha escluso 89 paesi dal sistema di “preferenze generalizzate” (SPG). Dal 1 dicembre del 2014, con una decisione di evidente carattere protezionista, l’UE chiude il suo spazio ai prodotti provenienti dal Brasile, Argentina, Uruguay, Cuba e Venezuela perché –a suo giudizio– sarebbero economie emergenti, ormai chiaramente emergenti. Prosegui la lettura »