Archivio per la categoria Haiti

Ribellione popolare in marcia

Raúl Zibechi

La crisi haitiana è abbastanza più profonda di quello che rivela la frode elettorale, e può essere spiegata solo dall’occupazione militare del paese, dall’aumento della dipendenza e dalla crescente povertà della maggioranza. L’attualizzazione del passato coloniale ha acuito tutti i problemi della nazione più colpita del continente.

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Haiti: Violenta manifestazione di protesta contro le elezioni

Due veicoli incendiati, due distributori di benzina semidistrutti, sono alcuni degli avvertimenti che lunedì scorso una grande manifestazione dell’opposizione ha lasciato ad Haiti.

A pochi giorni della controversa elezione presidenziale e legislativa, l’opposizione propone in strada e con un certo grado di logica violenza il proprio disaccordo sulle elezione del giorno 24.

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Haiti: Dichiarazione di Port-au-Prince di rifiuto della MINUSTAH

Riunite a Port-au-Prince, questo 7 ottobre 2015, invitate dal partito politico Rašín Kan Pèp La e dalla Piattaforma Haitiana per uno Sviluppo Alternativo (PAPDA), le organizzazioni nazionali e straniere presenti desiderano esprimere il proprio rifiuto della presenza delle truppe d’occupazione della MINUSTAH che in 11 anni hanno causato un enorme danno violando sistematicamente, massicciamente e permanente, i diritti fondamentali del Popolo haitiano, Prosegui la lettura »

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Che ne è stato di Haiti? Una voce da Porto Principe

Fabrizio Lorusso e Romina Vinci

[A poco più di cinque anni e mezzo dal devastante terremoto che fece oltre 250mila vittime a Port-au-Prince, capitale haitiana, presentiamo di seguito un aggiornamento da Haiti, un’intervista, che è anche un estratto dal libro di Romina Vinci e Fabrizio Lorusso La fame di Haiti (End, 2015), a Evel Fanfan”, [1] Avvocato e Direttore Esecutivo di AUMOHD – Difensore dei Diritti Umani e del Lavoro. Prosegui la lettura »

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Violente proteste ad Haiti chiedono la rinuncia del presidente Martelly

La Polizia e i soldati delle truppe della Minustah (ONU) hanno represso con violenza i manifestanti. C’ è per lo meno un morto.

Ha sempre più senso l’esigenza che si ritirino le truppe di occupazione dell’ONU che servono solo a reprimere il popolo haitiano.

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Haiti: 10 anni di occupazione militare, chiedono il ritiro immediato delle truppe

Il risultato ad Haiti? Dopo 10 anni di occupazione, per l’organizzazione, il paese si trova in una situazione di grave crisi politica ed istituzionale, con un chiaro deterioramento democratico, una violenta e sistematica repressione delle manifestazioni popolari e attacchi ai dirigenti dell’opposizione.

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Haiti : Corteo contro Martelly

Puerto Príncipe, Haiti. Ieri la Polizia haitiana ha disperso, con i gas lacrimogeni, una imponente manifestazione dell’opposizione che cercava di avvicinarsi al Palazzo Nazionale per protestare contro la politica economica del presidente Michel Martelly.

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Migliaia di manifestanti chiedono che il presidente Martelly rinunci e se ne vadano le truppe occupanti

Una protesta contro il governo di Haiti giovedì è diventata violenta quando la polizia ha sparato gas lacrimogeni e dei contromanifestanti hanno lanciato pietre. Persone in borghese hanno sparato in aria.

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Haiti di fronte alle debacle politiche ed ecologiche

María José Araya Morales

Le montuose terre di Haiti, sono state testimoni di storiche ed innumerevoli stragi avvenute tanto sul piano politico che ambientale. La dominazione schiavista seguita da governi dispotici e dittatoriali, hanno portato alla sistematica crisi socioeconomica e politica del paese, accresciuta da reiterate catastrofi naturali, che colpiscono un territorio estremamente deforestato e indifeso di fronte al cambiamento climatico.

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Giornata continentale per il ritiro della MINUSTAH da Haiti

Esattamente nove anni fa, il 1° giugno 2004, le truppe militari della MINUSTAH, la missione delle Nazioni Unite per la Stabilizzazione di Haiti, invadevano questo paese fratello con il pretesto di una presunta “stabilizzazione” che mai è arrivata. Tutto il contrario.

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Haiti: Le vergognose cifre della ricostruzione

 Equipo Otramérica

Tre anni dopo il terremoto che causò la morte di circa 217 mila persone poiché vivevano in case precarie, e lasciò senza un tetto circa 1 milione e mezzo di persone, pure povere, le cifre rivelano che una volta di più la comunità internazionale ha giocato sporco con Haiti.

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Migliaia di haitiani hanno sfilato contro l’aumento del costo della vita

Port-au-Prince, capitale di Haiti, è stata un’altra volta lo scenario di una massiccia mobilitazione di migliaia di persone in rifiuto dell’aumento dei prodotti di consumo di massa.

La protesta, organizzata dal partito Lavalas, ha avuto luogo anche per ripudiare il colpo di stato che nel 1991 rovesciò l’allora presidente, Jean Bertrand Aristide.

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L’intervento latinoamericano in Haiti

Raúl Zibechi

Il 25 marzo, nei locali del sindacato dei lavoratori del CASMU –AFCASMU- a Montevideo, il Coordinamento per il ritiro delle truppe da Haiti ha realizzato un dibattito sull’attuale situazione nella sorella repubblica di Haiti e la presenza di truppe uruguayane lì. La relazione centrale è stata di Raúl Zibechi, giornalista del settimanale Brecha. Qui facciamo conoscere il suo intervento  –  che introduce nuovi temi nel dibattito – affinché sia diffuso tra tutti.

L’intervento della MINUSTAH in Haiti, ossia l’invasione militare dell’isola, è uno spartiacque nella recente storia del continente. Da cinque secoli, era abituale l’intervento delle potenze del Nord, prima l’Europa, dopo gli Stati Uniti, che erano soliti invadere, colonizzare e dominare i territori che oggi conosciamo come America Latina. Si contano a decine, a volte centinaia, le occupazioni, le aggressioni e gli attacchi che hanno sofferto i più diversi paesi del nostro continente. È la storia del colonialismo e dell’imperialismo.

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Haiti: rinviato il secondo turno delle presidenziali

Il ballottaggio tra i due candidati che avevano ottenuto più voti il 28 novembre scorso non si terrà questa domenica. Nelle violente proteste seguite al primo turno delle presidenziali erano morte almeno 4 persone, ad essere contestati erano soprattutto i voti di Jude Celestin, genero dell’attuale presidente; l’altro candidato a passare il turno era stato Mirlande Manigat, moglie di Leslie, ex presidente destituito nel 1988 da un colpo di Stato.

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Ad Haiti un Fronte Popolare si sta organizzando contro il neocolonialismo e la militarizzazione

Manifestanti ad haiti

Dick Emanuelsson: Intervista a Camille Chalmers, direttore della Piattaforma per uno Sviluppo Alternativo.

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