Archivio per la categoria Argentina

Il Chubutazo e la società in movimento: Come si è vinto?

Chubut finisce di fare quello che Mendoza ottenne nel dicembre del 2019. Di fronte ad una Legge pro attività mineraria e festeggiata dal governo nazionale, dal governo provinciale, dall’apparato giudiziario e di polizia, dal sistema mediatico e dalla lobby delle compagnie, la società ha conquistato le strade e ha ottenuto l’impensabile: Prosegui la lettura »

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Chubut: è vittoria popolare contro il potere estrattivista

Dopo sei giorni di proteste, accompagnate dalla dura repressione delle forze di polizia, la popolazione del Chubut segna una prima vittoria contro in modello estrattivista: la legge emanata dal parlamento di Rawson è stata ritirata. Prosegui la lettura »

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Chubut: Questo martedì si tratterà l’abrogazione della legge che permette l’attività mega-mineraria

Patricia Chaina

Dopo cinque giorni di proteste popolari il governatore Mariano Arcioni ha annunciato che si sospende la legge di zonificazione mineraria votata mercoledì nel legislativo e ha fatto appello ad un referendum che confermi o rettifichi la proposta. I membri delle assemblee continuano a stare in allerta. Prosegui la lettura »

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Argentina: Terzo giorno di marce moltitudinarie a Chubut contro l’attività mega-mineraria, “Che se ne vadano tutti”

Questo venerdì migliaia di persone si sono date appuntamento alle ore 17,00 a Rawson per rafforzare l’avversione per la legge che è stata promulgata ieri. Ci sono concentrazioni in diversi punti della provincia. Prosegui la lettura »

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Chubut: Il Legislativo ha approvato l’attività mineraria nella meseta centrale e c’è stata repressione

In una “sessione a sorpresa”.

Con 14 voti a favore e 11 contro, il Legislativo provinciale di Chubut ha sancito la Legge di Zonificazione che autorizza l’attività mineraria -senza l’uso del cianuro- nella meseta centrale della provincia. Fuori dell’edificio, i manifestanti ambientalisti sono stati repressi dalla polizia. Prosegui la lettura »

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Argentina: Plaza de Mayo traboccante di manifestanti ha fatto sentire la sua voce: “No al patto del governo con il FMI”

Centinaia di migliaia di manifestanti si sono mobilitati nel pomeriggio di questo sabato a Plaza de Mayo e in tutto il paese contro il patto con il FMI e il pagamento del debito estero. Nella piazza è stato letto un documento sottoscritto dai partecipanti che segnala, tra vari punti, che “mediante il patto con il Fondo arriva un nuovo aggiustamento economico e fiscale sulle spalle delle maggioranze popolari, Prosegui la lettura »

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Argentina: Migliaia di manifestanti hanno marciato verso l’ambasciata del Paraguay ad un anno dalla scomparsa di Lichita

Questo martedì 30 novembre si è compiuto un anno dalla scomparsa di Lichita Villalaba, una ragazza di 15 anni la cui storia ha attraversato una famiglia del Paraguay che dovette emigrare in Argentina per fuggire dalla repressione politica. Prosegui la lettura »

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Patagonia Ribelle: Omaggio ai 1500 braccianti in sciopero fucilati nel 1921

Ernesto Zippo

Si stanno compiendo i cento anni del secondo grande sciopero del 1921, avvenuto a Santa Cruz, e la Commissione per la Memoria degli Scioperi del 1920-1921 di Río Gallegos realizzerà due importanti manifestazioni. Prosegui la lettura »

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Argentina: Decine di migliaia di piqueteri hanno marciato verso Plaza de Mayo per denunciare gli accordi con il FMI

Plaza de Mayo è straripata per una moltitudine di manifestanti appartenenti a diverse organizzazioni sociali che sono riuniti nell’Unità Piquetera. Questa volta, l’obiettivo principale puntava a contestare il FMI e il pagamento del debito estero che il governo vuole continuare ad “onorare” a detrimento della grave situazione di fame e miseria che subisce più del 50 per cento della popolazione. Prosegui la lettura »

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Nazione Mapuche: A Río Negro dei sicari hanno giustiziato un giovane comunero

Susana Lara

Due uomini in borghese, in un’area circondata da agenti della polizia, hanno giustiziato con proiettili di piombo un membro del Lof Quemquemtrew, a circa 15 chilometri a nordest di El Bolsón. Un altro giovane ha ricevuto due colpi allo stomaco e lotta per la vita in un ospedale pubblico. Prosegui la lettura »

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“Ammucchiati critici”

Claudia Rafael

Nel primo trimestre di quest’anno quasi la metà degli argentini non ha avuto accesso all’acqua corrente, al gas naturale o alle fogne. Esattamente, il 49,1% secondo l’Inchiesta della Popolazione Attiva pubblicata dall’INDEC. Prosegui la lettura »

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Argentina: Migliaia di piqueteri hanno riempito il Parco Lezama per assistere al lancio del Coordinamento per il Cambiamento Sociale

Dure critiche al governo, al pagamento del debito e al FMI. Prosegui la lettura »

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Argentina: Decine di migliaia di piqueteri hanno bloccato ponti, assediato Puerto Madero e marciato verso il Ministero dello Sviluppo Sociale per le promesse disattese

Continua a non esserci dialogo da parte del governo.

Questo giovedì 14, decine di migliaia di manifestanti appartenenti a differenti organizzazioni sociali che fanno parte dell’Unità Piquetera hanno effettuato blocchi degli accessi alla Città di Buenos Aires. Prosegui la lettura »

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Il Popolo Mapuche resiste all’avanzata di giudici, procuratori e impresari

Mariángeles Guerrero

A Río Negro, Neuquén e Chubut si ripetono fatti di violenza contro le comunità originarie. A Cuesta del Ternero (zona di El Bolsón), il Lof Quemquemtrew ha subito un blocco da parte della polizia che impedisce l’accesso di alimenti e indumenti. Il ruolo del Potere Giudiziario, che non rispetta i diritti indigeni, e l’avanzata petrolifera e di impresari agrari. La questione di fondo: il territorio. Prosegui la lettura »

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Argentina: Migliaia di piqueteros protestano davanti allo Sviluppo Sociale per il lavoro e gli alimenti

Questo giovedì il movimento piquetero indipendente e combattivo ha promosso una giornata di lotta nazionale in 22 province del paese contro gli aggiustamenti del governo di Alberto Fernández e per un lavoro genuino, alimenti e una previdenza universale ai disoccupati. Denunciano che il governo ha tagliato la fornitura di alimenti due mesi prima delle recenti elezioni. Prosegui la lettura »

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