Articoli con tag Iniziative

APPELLO PER UNA CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO IL MODELLO ENERGETICO DELL’ENEL

L’ENEL è la più grande società elettrica italiana e la seconda in Europa per potenza installata. Nel 1999 è stata privatizzata ed oggi è quotata in borsa contando 1,2 milioni di azionisti. In parte resta una società pubblica in quanto il 31% è proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze, quindi dei cittadini italiani.

Oggi sono 40 i paesi dove ENEL opera nel settore dell’energia elettrica e del gas. Nel 2009 con la definitiva acquisizione della società elettrica spagnola ENDESA, Enel ha ereditato impianti e progetti in numerosi paesi dell’America Latina. Ad accomunarli è purtroppo un evidente retaggio coloniale, come dimostra la gravità dell’impatto socio-ambientale e lo stesso atteggiamento dell’impresa nei confronti delle comunità coinvolte. L’arroganza di Enel si è gravemente manifestata anche in Italia verso i territori interessati dai suoi progetti e gli abitanti coinvolti.

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INIZIATIVA MARTEDÌ 20 csoa ExSNIA: FERMIAMO LA DISTRUZIONE DEI FIUMI IN AMERICA LATINA

Le multinazionali dell’idroelettrico, prima fra tutte l’italiana ENEL, stanno conducendo un’aggressiva battaglia per costruire centinaia di impianti idroelettrici in tutto il continente. Dalla Patagonia cilena alle terre indigene del Guatemala, dalla Colombia all’Amazzonia, grazie ai meccanismi del protocollo di Kyoto oggi le multinazionali possono avere doppi guadagni dal settore idroelettrico. I risultati sono: distruzione degli ecosistemi, delle economie locali, violazione dei diritti delle comunità indigene e contadine. Come in Val di Susa i governi rispondono con la repressione alla proteste delle popolazioni locali.

Come costruire una campagna di resistenza globale?

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CONTRO LA DEVASTAZIONE AMBIENTALE E SOCIALE CHE L’ENEL ESPORTA IN GIRO PER IL MONDO

VENERDI’ 2 MARZO ore 15,00 Manifestazione Vle R. Margherita 137

L’Enel oggi è una multinazionale dell’energia di primo livello per quanto riguarda i profitti, ma di ultimo per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani.

In Guatemala, Cile, Colombia sta portando avanti progetti disastrosi contro i quali lottano le popolazioni locali, spesso represse da governi autoritari su ordine della stessa Enel.

Ma cosa ci fa la vecchia impresa pubblica italiana in Sud America?

Nel 2008 L’ENEL Acquista la Società Spagnola ENDESA. Da quel momento continente SUDAMERICANO diventa di grande interesse per la società italiana, grazie alle enormi risorse naturali da SACCHEGGIARE.

Infatti delle dighe che l’Enel vuole costruire in Guatemala, Cile, Colombia, nessuna serve a produrre elettricità per la popolazione residente, ma a soddisfare l’enorme richiesta di elettricità delle miniere dove altre imprese straniere saccheggiano le ricchezze di questi paesi indipendenti solo di nome e affamati dai loro Governi.

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Sotto l’Enel in solidarietà con la resistenza alla diga del Quimbo

Decine di persone hanno partecipato all’iniziativa sotto la sede centrale dell’ENEL a Roma in solidarietà con le popolazioni colombiane del HUILA in lotta da anni contro la realizzazione della diga sul RIO MAGDALENA e che da settimane occupavano i terreni sui quali apriranno i cantieri del MEGAPROGETTO. Proprio nelle giornate del 14 e 15 febbraio le comunità occupanti erano state sgomberate dalle forze di polizia colombiana che hanno agito spesso con il supporto e la supervisione della Sorveglianza privata della EMGESA (la società locale controllata da ENEL-ENDESA). Nel corso degli sgomberi di ieri era stato fermato e anche rilasciato un attivista – free lance italiano rilasciato dopo poche ore. Prosegui la lettura »

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Striscione al Pincio contro l’Enel in Colombia

Ieri striscione al Pincio in contro l’Enel in Colombia, in solidarietà con gli sgomberati del Quimbo Domani presidio sotto la sede Enel alle 15.00

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ENEL : GIU’ LE MANI DALLA COLOMBIA

MANIFESTIAMO IL SOSTEGNO ALLA LOTTA CONTRO LA COSTRUZIONE DELLA DIGA ENEL DEL QUIMBO

GIOVEDI’ 16  FEBBRAIO 2012 – ORE 15,00

MANIFESTAZIONE VLE REGINA MARGHERITA 125  – ANGOLO VIA SAVOIA

Sotto la sede ENEL di Roma

L’Enel-Endesa attraverso la società controllata colombiana EMGESA da anni ha messo gli occhi sul fiume RIO MAGDALENA in Colombia con l’intenzione di costruire una DIGA che distruggerà il sistema ECO AMBIENTALE della regione del HUILA.

Da anni le  comunità di questa regione colombiana resistono al progetto e da mesi hanno occupato le terre dove dovrebbe sorgere la DIGA. Il 14 FEBBRAIO l’ESERCITO e le forze di polizia si preparano allo sgombero delle terre occupate.

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Iniziativa a Sociologia

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Iniziativa: contro le dighe Enel in America Latina

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Iniziativa Patagonia senza dighe

Il coordinamento italiano Patagonia senza Dighe e la Fondazione Culturale Responsabilità Etica
promuovono
una serata di informazione, musica, produzioni dal basso, fotografia e danze
per fermare il progetto HydroAisèn nella Patagonia cilena

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DA VIA DEI VOLSCI NON CE NE ANDIAMO! OGGI RECUPERATO IL 30

L’estate è calda, e con il caldo i rettili provano ad attaccare dall’ombra, sperando di non essere visti.

Venerdì 29 luglio, senza alcun avviso, un ufficiale giudiziario accompagnato degnamente ha tentato di interrompere i 40 di lotta della sede occupata di via dei volsci 30 con un semplice cambio di lucchetto. L’abbiamo scoperto solo questa settimana, all’arrivo in sede.

Questa sede è uno dei luoghi naturali di riunione del movimento, utilizzata con regolarità dal Comitato “Carlos Fonseca” presente fin dalla sua nascita nelle sedi di via dei Volsci, e sede dell’archivio storico del movimento romano. Archivio che assieme ai documenti e al materiale del Comitato è stato sequestrato per una settimana impedendo l’accesso ai compagni.

Strisciando nell’ombra sperando di non essere visti proprietà e tribunali ci hanno nascosto l’avvio del procedimento di sfratto arrivato fino alla Corte d’appello e alla sua esecuzione senza che noi ne avessimo alcuna notizia. Sono i soliti affari nell’ombra dei potenti che sperano di non essere scoperti, in una città dove l’intreccio tra la speculazione immobiliare e commerciale e la politica esplode nella sua esagerazione, in un quartiere che si è trasformato tanto negli ultimi anni da rendere appetibili pochi metri quadri per utilizzarli a fini commerciali.

Il tentativo di sgombero fallito ieri al Volturno è la dimostrazione che questi animali a sangue freddo, bisce o lucertole che siano, con l’estate azzardano tentativi di far arretrare le barriere alla speculazione che abbiamo posto. A questi rettili rispondiamo che in via dei volsci continueremo a starci per altri 40 anni. Oggi le compagne e i compagni del Comitato e del movimento hanno recuperato alla libertà la sede di via dei Volsci 30. Uno spazio aperto al movimento che non abbandoneremo mai.

CONTRO LA SPECULAZIONE E IL PROFITTO

PER UNA SEDE APERTA AL MOVIMENTO

 

Comitato di solidarietà con i popoli dell’America Latina “Carlos Fonseca”

Magazzino “Rosa Luxemburg”

Associazione culturale Prometeo

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Giovedì prossimo iniziativa di solidarietà con organizzazioni popolari venezuelane

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Il 12 e il 13 giugno vota SI per l’acqua bene comune e contro il nucleare

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In difesa dell’acqua pubblica

SABATO 28 Maggio dalle 15 al tramonto

all’Iniziativa:

IN DIFESA DELL’ACQUA PUBBLICA
al Parco di Prima Valle (Via San Igino Papa)

VIDEO:
Immagini e voci che raccontano le lotte dei popoli latinoamericani
in difesa dell’Acqua pubblica

GIOCHIAMO INSIEME:
La battaglia dell’Acqua: Riempiamo d’Acqua le nostre pistole e
battiamoci
insieme per la difesa dell’Acqua Pubblica.
(Porta le tue pistole ad Acqua, noi portiamo le nostre).

L’Acqua è poca e la papera non galleggia: lancia il dado e scopri i
segreti
dell’Acqua

Piantiamo il primo seme … e ti porti a casa la piantina

MERENDA CONDIVISA

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Sabato 21 maggio presidio contro le dighe Enel in Cile

CONTRO LE DIGHE ENEL-ENDESA IN PATAGONIA
SABATO 21 MAGGIO PRESIDIO A P.ZZA S.MARCO (ADIACENTE P.ZZA VENEZIA)
H. 11.00 – 13.00 Prosegui la lettura »

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La festa del 25 marzo

La mostra di Fumetti ATECRUDE

..è una mostra incentrata sul lavoro, sulla precarietà delle nuove forme lavorative e sullo sfruttamento delle fabbriche del terziario avanzato, ossia i famigerati call centers, teatri di un vero e proprio neoschiavismo dell’era postindustriale…

Il docufilm dalle ore 21,00

Fiat Autunno ’80 di P. Perotti e P. Milanese
I 35 giorni alla Fiat nel 1980
La coraggiosa e drammatica lotta degli operai Fiat di Torino, nell’autunno del 1980, durata 35 giorni che segnera’ secondo alcuni la sconfitta definitiva e la conclusione di un ciclo di lotte operaie in Italia, iniziato nel 1969. Il racconto si avvale quasi esclusivamente del materiale girato in pellicola super8 dall’operaio Piero Perotti.


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