Articoli con tag Difesa territori

La cittadinanza chiede la sospensione dello stato d’assedio decretato a Huehuetenango

Rosalinda Hernández Alarcón

Persone guatemalteche e di altri paesi oggi hanno richiesto l’abolizione dello Stato d’Assedio nel municipio di Barrillas, Huehuetenengo, dipartimento confinante con il Chiapas, Messico, decretato cinque giorni fa dal presidente della Repubblica, il generale in ritiro Otto Pérez.

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Di nuovo Stefanoni e il pachamamismo

Hugo Blanco

Nel continente la avanguardia nello sviluppo della lotta contro il sistema la occupa indubbiamente il movimento indigeno.

Nonostante l’educazione che tutti abbiamo ricevuto: che sono culture primitive che da molto tempo sono state superate dallo sviluppo dell’umanità, sempre più gente tra coloro che lottano contro il sistema constata questa irrefutabile realtà.

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Appello per una campagna internazionale contro il modello energetico dell’ENEL

L’ENEL è la più grande società elettrica italiana e la seconda in Europa per potenza installata. Nel 1999 è stata privatizzata ed oggi è quotata in borsa contando 1,2 milioni di azionisti. In parte resta una società pubblica in quanto il 31% è proprietà del Ministero dell’Economia e delle finanze, quindi dei cittadini italiani.

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Miniera d’oro Conga in Perù: verso la resa dei conti

Il presidente peruviano Ollanta Humala ha presentato alcune correzioni al progetto Conga per diminuire l’impatto ambientale, ma la popolazione del Cajamarca chiede l’annullamento del progetto di estrazione mineraria a cielo aperto del consorzio peruviano-statunitense Yanacocha. Due modelli economici, due opzioni politiche in conflitto nel nord del Perù, come in tutta l’America latina: uno Stato che continua a svendere risorse naturali alle imprese straniere devastando i territori, delle popolazioni che chiedono un economia autocentrata, autonoma e in armonia con la natura. Il destino dell’umanità passa anche da qui. Prosegui la lettura »

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APPELLO PER UNA CAMPAGNA NAZIONALE CONTRO IL MODELLO ENERGETICO DELL’ENEL

L’ENEL è la più grande società elettrica italiana e la seconda in Europa per potenza installata. Nel 1999 è stata privatizzata ed oggi è quotata in borsa contando 1,2 milioni di azionisti. In parte resta una società pubblica in quanto il 31% è proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze, quindi dei cittadini italiani.

Oggi sono 40 i paesi dove ENEL opera nel settore dell’energia elettrica e del gas. Nel 2009 con la definitiva acquisizione della società elettrica spagnola ENDESA, Enel ha ereditato impianti e progetti in numerosi paesi dell’America Latina. Ad accomunarli è purtroppo un evidente retaggio coloniale, come dimostra la gravità dell’impatto socio-ambientale e lo stesso atteggiamento dell’impresa nei confronti delle comunità coinvolte. L’arroganza di Enel si è gravemente manifestata anche in Italia verso i territori interessati dai suoi progetti e gli abitanti coinvolti.

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L’Assemblea del Huila ha chiesto la sospensione della licenza ambientale all’impresa idroelettrica di El Quimbo

Ieri, in modo deciso e puntuale, l’Assemblea del Huila ha appoggiato le proteste sollevate dall’organizzazione Asoquimbo contro l’Emgesa e contro il Governo Nazionale.

Nelson Rojas Osorio

Ieri si è avuto un inatteso cambiamento nella lotta di resistenza che l’organizzazione sociale cittadina Asoquimbo sta portando avanti contro il progetto idroelettrico El Quimbo.

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Comunicato di Anonymous su dighe Enel in America Latina

Già qualche tempo fa #OperationGreenRights ed Anonymous si sono battuti contro i progetti idroelettrici di ENEL in Guatemala e nella Patagonia cilena. Migliaia di ettari saranno inondati ed il clima della Patagonia sarà sconvolto con enormi ripercussioni globali. Nel caso del Guatemala era coinvolto il popolo indigeno degli Ixil che, dopo essersi visti più volte aggrediti da uomini armati, hanno dovuto abbandonare le proprie terre. Mai gli Ixil sono stati consultati in merito ai progetti di ENEL, ciò viola i diritti dei popoli indigeni.

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Anonymous vs Enel: attacco hacker a siti energia elettrica

Michele Pacella

Anonymous è tornata a colpire. Le ultime vittime della nota rete di hacker sono state alcune tra le più importanti società di energia elettrica. Tra queste, anche l’“italiana” ENEL. Il “Tango Down” dei siti in questione ha coinvolto quindi diversi portali.

Gli hacktivisti sono infatti riusciti a rendere inaccessibili gli spazi web di Emgesa, Endesa ed Enel. L’azione compiuta ai danni di tali siti è stata poi rivendicata con un apposito comunicato pubblicato, come di consueto, su Pastebin, e sul blog ufficiale di Anonymous Italia. In tale comunicato l’associazione di pirati del web ha spiegato le motivazioni alla base dell’iniziativa appena messa in atto.

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Cile, la condanna a morte della Patagonia

Stella Spinelli

La Corte Suprema del Cile ha dato il via libera al contestato progetto multimilionario HidroAysén, che prevede la costruzione di cinque dighe nella Patagonia del sud. Una triste notizia per tutti quei cittadini, la maggioranza, e le tante associazioni in difesa dell’ambiente che considerano questo megaprogetto fatale per l’anima stessa della Patagonia.

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La maxi diga che fa tremare il governo colombiano

Bruno Federico

Il nodo della discordia è il progetto “el Quimbo” che inonderà 8.500 ettari per produrre energia.

BOGOTA’ – Con la massiccia diffusione (ad oggi più di un milione di riproduzioni) de «il video che il governo non vuole che vediamo» nella piattaforma Youtube, il conflitto che contrappone gli abitanti di cinque municipi della regione del Huila, al sud della Colombia, alla spagnola Endesa (una controllata Enel) e allo stesso governo colombiano, è diventato una questione nazionale e internazionale.

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Arrivata a Quito la marcia contro i megaprogetti di Correa

La marcia plurinazionale convocata dalla Conaie e da altre organizzazioni è arrivata venerdì nella capitale equadoriana. Dopo aver percorso 700 km il corteo partito l’8 marzo scorso è arrivato a Quito per contestare la politica del presidente Correa, troppo benevolente nei confronti delle multinazionali minerarie. 70.000 persone hanno partecipato al corteo, 7.000 secondo Correa che aveva mobilitato 60.000 sostenitori del suo partito Alianza PAIS per una contromarcia. Prosegui la lettura »

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Messaggio al Popolo Ecuadoriano

CONAIE

Dalla provincia di Chimborazo, Territorio della Nazione Puruhua, culla di Fernando Daquelema. Ho sentito la necessità di rivolgermi agli Ecuadoriani e alle Ecuadoriane per intavolare un dialogo fraterno, non solo per spiegare le nostre ragioni di lotta in questa “Marcia Plurinazionale per l’Acqua, per la Vita e la Dignità dei Popoli dell’Ecuador”, ma anche per favorire il dialogo sociale tra tutti gli abitanti del paese, specialmente tra tutti coloro che lottano per un altro mondo possibile, un altro mondo migliore, un altro mondo più umano e rispettoso della Vita della Pacha Mama, al di là delle frontiere, perché distruggerla con l’estrattivismo capitalista è distruggere noi stessi, e condannare i nostri figli a vivere in un pianeta distrutto dall’avidità di potere e ricchezza di politici insensibili alla vita planetaria.

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Evo Morales: “L’ambientalismo è il nuovo colonialismo”

Affermando che “la destra non ha una proposta politica, democratica, strutturale o sociale”, il presidente della Bolivia ha ricordato il conflitto per la costruzione della strada che attraversa il Territorio Indigeno Parco Nazionale Isiboro Sécure (TIPNIS), ed ha dichiarato che “i nemici storici del movimento indigeno si presentano come difensori dell’ambiente quando le loro politiche non sono mai state dirette alla sua conservazione”.

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L’OIL denuncia che il Brasile ha violato a Xingú l’Accordo 169

Mauricio Becerra

Massicci sgomberi di popolazioni e gravi minacce alle comunità delle zone ed alla fauna, è quanto accaduto nello stato di Parà.

Un recente rapporto della OIL chiede al governo brasiliano di consultare gli indigeni che risiedono lungo le rive del rio Xingú per quanto riguarda la costruzione di Belo Monte, la terza diga idroelettrica più grande progettata nel nord del Brasile. Il governo ha risposto che “ha fatto degli errori”, ma non ha il “complesso di colpa”.

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INIZIATIVA MARTEDÌ 20 csoa ExSNIA: FERMIAMO LA DISTRUZIONE DEI FIUMI IN AMERICA LATINA

Le multinazionali dell’idroelettrico, prima fra tutte l’italiana ENEL, stanno conducendo un’aggressiva battaglia per costruire centinaia di impianti idroelettrici in tutto il continente. Dalla Patagonia cilena alle terre indigene del Guatemala, dalla Colombia all’Amazzonia, grazie ai meccanismi del protocollo di Kyoto oggi le multinazionali possono avere doppi guadagni dal settore idroelettrico. I risultati sono: distruzione degli ecosistemi, delle economie locali, violazione dei diritti delle comunità indigene e contadine. Come in Val di Susa i governi rispondono con la repressione alla proteste delle popolazioni locali.

Come costruire una campagna di resistenza globale?

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