Archivio per la categoria Perù
WikiLeaks: Dietro il massacro di Bagua in Perù c’erano gli USA
Scritto da ccarlosfonseca in America Indigena, Perù il 15-09-2014
Gli Ultimi telegrammi rivelati da WikiLeaks gettano nuova luce sul ruolo del regime degli USA nel massacro di Bagua del 5 giugno 2009, che fece decine di morti.
I telegrammi suggeriscono che l’allora ambasciatore degli USA in Perù, Michael McKinley, poté incoraggiare il Governo peruviano ad usare la forza contro i manifestanti in una operazione repressiva che costò la vita di almeno 50 manifestanti e 24 agenti della Polizia.
Perù: Attraverso la via elettorale non c’è speranza
Scritto da ccarlosfonseca in Perù il 02-12-2013
Fernando Arellano Ortiz
Intervista con Hugo Blanco, dirigente della resistenza popolare: “Per affrontare la guerra del grande capitale contro l’umanità, non c’è altro che costruire potere dal basso”.
Con l’esperienza che gli danno decenni di lotta e resistenza popolare, Hugo Blanco Galdós, uno dei principali punti di riferimento della dirigenza politica e contadina del Perù, non dubita di sottolineare che per affrontare l’infame sistema capitalista e il suo criminale modello di saccheggio dei popoli, il neoliberismo, non c’è altra alternativa che costruire potere dal basso.
Perù: Lotta Indigena 87. Conga non si fa: due anni di lotta
Scritto da ccarlosfonseca in America Indigena, Perù il 25-11-2013
Condividiamo con voi l’editoriale “Corruzione di ex presidenti” che accompagna l’edizione 87 della rivista Lotta Indigena e che ha come direttore Hugo Blanco Galdós.
Corruzione di ex presidenti
Cominciamo con il trascrivere l’inizio del rapporto ufficiale della “Commissione di indagine sull’attuazione e l’origine, movimenti e destinazione delle risorse finanziarie di Vladimiro Montesinos Torres e la sua evidente relazione con l’ex presidente Alberto Fujimori Fujimori”.
Contro la nostra abitudine, manifestiamo di essere totalmente d’accordo con le parole ufficiali dello Stato Peruviano:
Resistenza all’attività mineraria nelle Ande
Scritto da ccarlosfonseca in America Indigena, Perù il 21-03-2013
Uno su cinque ettari del Perù è stato consegnato alle multinazionali del settore minerario, così come la metà delle terre delle comunità contadine e indigene della sierra andina. La gente comune e la natura sono i più danneggiati dalla voracità di grandi imprese che accumulano oro, argento e rame sull’altare della speculazione. Prosegui la lettura »
Guerra mineraria nelle Ande peruviane
Scritto da ccarlosfonseca in Perù il 13-03-2013
Raúl Zibechi
Quando il vortice degli avvenimenti locali e globali tende a trasformare la quotidianità in caos, rendendo opachi i cammini, la resistenza di coloro che stanno in basso è il miglior nord per non perderci nella turbolenza. Queste resistenze permettono di capire sia le strategie delle classi dominanti sia i preziosi apprendimenti dei settori popolari, indigeni e contadini, rurali e urbani, e il modo in cui essi stanno cercando di correggere gli errori del passato e come stanno orientando la nave dei processi emancipatori.
Questo 2013: calda estate nel nord del Perù
Scritto da ccarlosfonseca in Perù il 18-02-2013
Nel caso in cui non stessimo parlando del clima né lanciando una campagna promozionale per hotel nelle belle –e perfino meglio curate– spiagge della nostra costa nord, stiamo parlando dei conflitti sociali riguardanti le miniere in regioni come Lambayeque e Cajamarca.
Oggi in Perù governa l’esercito
Scritto da ccarlosfonseca in Perù il 12-07-2012
Il 3 luglio sono state assassinate tre persone nella provincia di Celendín, Cajamarca.
Non si è trattato di una manifestazione contro il progetto minerario Conga, ma di una dimostrazione dei lavoratori edili che non erano stati pagati dal municipio.
Perù: proteste contro la miniera, scontri con la polizia due morti
Scritto da ccarlosfonseca in Perù il 04-07-2012
Oltre a due morti, gli scontri con la polizia hanno causato decine di feriti e portato il governo di Ollanta Humala a dichiarare lo stato di emergenza, che prevede che per 30 giorni la polizia diventi responsabile dell’ordine pubblico. La popolazione chiede la chiusura della miniera Xstrata Tintaya e il ripristino dell’ambiente.
Addio Humala
Scritto da ccarlosfonseca in Perù il 06-06-2012
Dopo il “massacro politico” di dicembre 2011, Ollanta Humala ha deciso di convincere il mondo di non essere solo un militare senza parola, ma anche un politico con una ideologia neoconservatrice. Questa opinione la ha data dapprima ai venezuelani che lo avevano appoggiato nella campagna del 2006 e successivamente ai brasiliani che lo appoggiarono nel 2011, e ora la sta trasmettendo alla gente in strada. Prosegui la lettura »
Almeno quattro morti e più di 60 feriti in Perù
Scritto da ccarlosfonseca in Perù il 04-06-2012
Aumenta il numero delle vittime per la repressione da parte della polizia delle lotte contro l’impresa mineraria svizzera Xstrata. Il governo “progressista” difende la multinazionale.
Ieri pomeriggio il Ministero degli Interni Peruviano ha confermato che il numero di vittime civili per la repressione della polizia contro la popolazione di Espinar, provincia di Cusco, al sud del Perù, in lotta contro l’impresa mineraria svizzera Xstrata, ammonta a quattro persone.
Miniera d’oro Conga in Perù: verso la resa dei conti
Scritto da ccarlosfonseca in Perù il 30-04-2012
Il presidente peruviano Ollanta Humala ha presentato alcune correzioni al progetto Conga per diminuire l’impatto ambientale, ma la popolazione del Cajamarca chiede l’annullamento del progetto di estrazione mineraria a cielo aperto del consorzio peruviano-statunitense Yanacocha. Due modelli economici, due opzioni politiche in conflitto nel nord del Perù, come in tutta l’America latina: uno Stato che continua a svendere risorse naturali alle imprese straniere devastando i territori, delle popolazioni che chiedono un economia autocentrata, autonoma e in armonia con la natura. Il destino dell’umanità passa anche da qui. Prosegui la lettura »
Perù: Humala, padrino del commando “Chavín de Huántar”
Scritto da ccarlosfonseca in Perù il 08-03-2012
In Perù la realtà è letta al rovescio. Al corrotto gli dicono rispettabile, al ladrone, onorato, al bugiardo onesto e al criminale lo chiamano eroe.
Al parlamentare corrotto gli dicono “padre della patria”, al giudice immondo gli dicono uomo di legge. Al mercenario che scrive gli dicono giornalista e perfino scrittore. Al pagliaccio politico gli dicono uomo serio. Perfino i presidenti corrotti che periodicamente passano per il palazzo di governo si fanno chiamare “dignitari della nazione” e “incarnazione della patria”.
Perú, al centro di una disputa per l’egemonia regionale
Scritto da ccarlosfonseca in Brasile, Perù il 04-01-2012
I ministri della Difesa del Brasile e del Perù hanno firmato un accordo di cooperazione militare che fa diventare “soci strategici” le forze armate di ambedue i paesi.
Da quando Ollanta Humala ha indossato la fascia presidenziale la posizione strategica del Perù, come porta di ingresso e di uscita del commercio tra la Cina ed il Brasile, ma anche come uno dei più importanti paesi minerari della regione sudamericana, è salita di varie posizioni.
Perù: Il governo prepara un attacco contro la Cajamarca
Scritto da ccarlosfonseca in Perù il 09-12-2011
Migliaia di abitanti della Cajamarca si stanno mobilitando contro la megaminiera, sfidando il governo di Ollanta Humala.
Alcuni giorni fa ho fatto un comunicato:
“Il progetto aurifero Conga dell’impresa Yanacocha–Newmont minaccia di far sparire quattro lagune in una sorgente di bacino del dipartimento (il Perù è diviso in dipartimenti) della Cajamarca nel nord del paese. Questo significa un forte attacco alla popolazione contadina della zona, che si troverebbe senza acqua per continuare le proprie attività contadino pastorali ed anche senza acqua non contaminata da bere. Gli abitanti della Cajamarca sanno che il loro futuro è nello sviluppo dell’attività contadino pastorale”.
Le false interpretazioni dei conflitti socioambientali
Scritto da ccarlosfonseca in America Indigena, Perù il 18-08-2011
Sono trascorse due settimane da quando Ollanta Humala si è insediato, un breve periodo nel quale il nuovo governo ha preso in quasi tutti i settori una serie di misure di emergenza destinate a rendere possibile la propria gestione. Una di quelle, l’attenzione ai conflitti socioambientali, che sono stati il tallone di Achille del governo precedente, che non ha saputo o non ha voluto considerare questo problema né intenderlo nella sua reale dimensione.