Archivio per la categoria Perù

“Oggi inizia il domani!” Ritirata la Legge Pulpín

E’ vero, non bisogna essere trionfalisti, ma quando il quotidiano peruviano La Republica titola “Derogata dal Congresso la Legge Pulpín  dopo cinque marce moltitudinarie”, un brividino dietro la schiena si sente.

Cinque ore di dibattito che hanno portato a 91 voti a favore, 18 contrari e cinque astenuti ed all’abolizione della legge alla prima votazione, mentre i giovani e le giovani attendevano i risultati presidiando il Centro di Lima. La marcia, convocata per il 28 Gennaio, infatti, era stata anticipata al 26, dopo che il presidente Ollanta Humala aveva annunciato che in quel giorno sarebbero state decise le sorti della Riforma del Lavoro Giovanile, che, secondo gli ultimi sondaggi, era stata osteggiata  dal 76% della popolazione.

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Perù: L’ispiratrice ribellione giovanile contro la Legge Pulpín

César Zelada

“Il mondo sarà quello che la gioventù vorrà; se questa ama la verità e il bene, il mondo avrà ciò” – Werner Karl Heisenberg

Non appare improvvisamente come un fulmine che cade dal cielo. Avviene in un contesto di grande disuguaglianza sociale. Prosegui la lettura »

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Perù. No alla legge Pulpìn sul lavoro, nuove manifestazioni e scontri

I giovani peruviani sono scesi nuovamente in piazza a Lima il 15 gennaio dopo le manifestazioni di dicembre nella capitale e in altre città: Cusco, Trujillo ed Arequipa. Le mobilitazioni si susseguono in opposizione alla legge Pulpin, riforma dell’accesso al lavoro giovanile (18-24 anni), accostabile per intenti e conseguenze al nostro Jobs Act. Prosegui la lettura »

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Indignazione nella Cajamarca, Perù: La polizia assassina un cittadino

“Se non paghi, la polizia semplicemente ti uccide. Nel nostro paese di merda questo è terrorismo di stato.”

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WikiLeaks: Dietro il massacro di Bagua in Perù c’erano gli USA

Gli Ultimi telegrammi rivelati da WikiLeaks gettano nuova luce sul ruolo del regime degli USA nel massacro di Bagua del 5 giugno 2009, che fece decine di morti.

I telegrammi suggeriscono che l’allora ambasciatore degli USA in Perù, Michael McKinley, poté incoraggiare il Governo peruviano ad usare la forza contro i manifestanti in una operazione repressiva che costò la vita di almeno 50 manifestanti e 24 agenti della Polizia.

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Perù: Attraverso la via elettorale non c’è speranza

Fernando Arellano Ortiz

Intervista con Hugo Blanco, dirigente della resistenza popolare: “Per affrontare la guerra del grande capitale contro l’umanità, non c’è altro che costruire potere dal basso”.

Con l’esperienza che gli danno decenni di lotta e resistenza popolare, Hugo Blanco Galdós, uno dei principali punti di riferimento della dirigenza politica e contadina del Perù, non dubita di sottolineare che per affrontare l’infame sistema capitalista e il suo criminale modello di saccheggio dei popoli, il neoliberismo, non c’è altra alternativa che costruire potere dal basso.

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Perù: Lotta Indigena 87. Conga non si fa: due anni di lotta

Condividiamo con voi l’editoriale “Corruzione di ex presidenti” che accompagna l’edizione 87 della rivista Lotta Indigena e che ha come direttore Hugo Blanco Galdós.

Corruzione di ex presidenti

Cominciamo con il trascrivere l’inizio del rapporto ufficiale della “Commissione di indagine sull’attuazione e l’origine, movimenti e destinazione delle risorse finanziarie di Vladimiro Montesinos Torres e la sua evidente relazione con l’ex presidente Alberto Fujimori Fujimori”.

Contro la nostra abitudine, manifestiamo di essere totalmente d’accordo con le parole ufficiali dello Stato Peruviano:

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Resistenza all’attività mineraria nelle Ande

Raúl Zibechi

Uno su cinque ettari del Perù è stato consegnato alle multinazionali del settore minerario, così come la metà delle terre delle comunità contadine e indigene della sierra andina. La gente comune e la natura sono i più danneggiati dalla voracità di grandi imprese che accumulano oro, argento e rame sull’altare della speculazione. Prosegui la lettura »

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Guerra mineraria nelle Ande peruviane

Raúl Zibechi

Quando il vortice degli avvenimenti locali e globali tende a trasformare la quotidianità in caos, rendendo opachi i cammini, la resistenza di coloro che stanno in basso è il miglior nord per non perderci nella turbolenza. Queste resistenze permettono di capire sia le strategie delle classi dominanti sia i preziosi apprendimenti dei settori popolari, indigeni e contadini, rurali e urbani, e il modo in cui essi stanno cercando di correggere gli errori del passato e come stanno orientando la nave dei processi emancipatori.

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Questo 2013: calda estate nel nord del Perù

  Carlos Monge

Nel caso in cui non stessimo parlando del clima né lanciando una campagna promozionale per hotel nelle belle –e perfino meglio curate– spiagge della nostra costa nord, stiamo parlando dei conflitti sociali riguardanti le miniere in regioni come Lambayeque e Cajamarca.

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Oggi in Perù governa l’esercito

Hugo Blanco Galdós*

Il 3 luglio sono state assassinate tre persone nella provincia di Celendín, Cajamarca.

Non si è trattato di una manifestazione contro il progetto minerario Conga, ma di una dimostrazione dei lavoratori edili che non erano stati pagati dal municipio.

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Perù: proteste contro la miniera, scontri con la polizia due morti

Oltre a due morti, gli scontri con la polizia hanno causato decine di feriti e portato il governo di Ollanta Humala a dichiarare lo stato di emergenza, che prevede che per 30 giorni la polizia diventi responsabile dell’ordine pubblico. La popolazione chiede la chiusura della miniera Xstrata Tintaya e il ripristino dell’ambiente.

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Addio Humala

Oscar Ugarteche

Dopo il “massacro politico” di dicembre 2011, Ollanta Humala ha deciso di convincere il mondo di non essere solo un militare senza parola, ma anche un politico con una ideologia neoconservatrice. Questa opinione la ha data dapprima ai venezuelani che lo avevano appoggiato nella campagna del 2006 e successivamente ai brasiliani che lo appoggiarono nel 2011, e ora la sta trasmettendo alla gente in strada. Prosegui la lettura »

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Almeno quattro morti e più di 60 feriti in Perù

Aumenta il numero delle vittime per la repressione da parte della polizia delle lotte contro l’impresa mineraria svizzera Xstrata. Il governo “progressista” difende la multinazionale.

Ieri pomeriggio il Ministero degli Interni Peruviano ha confermato che il numero di vittime civili per la repressione della polizia contro la popolazione di Espinar, provincia di Cusco, al sud del Perù, in lotta contro l’impresa mineraria svizzera Xstrata, ammonta a quattro persone.

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Miniera d’oro Conga in Perù: verso la resa dei conti

Il presidente peruviano Ollanta Humala ha presentato alcune correzioni al progetto Conga per diminuire l’impatto ambientale, ma la popolazione del Cajamarca chiede l’annullamento del progetto di estrazione mineraria a cielo aperto del consorzio peruviano-statunitense Yanacocha. Due modelli economici, due opzioni politiche in conflitto nel nord del Perù, come in tutta l’America latina: uno Stato che continua a svendere risorse naturali alle imprese straniere devastando i territori, delle popolazioni che chiedono un economia autocentrata, autonoma e in armonia con la natura. Il destino dell’umanità passa anche da qui. Prosegui la lettura »

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