Archivio per la categoria Guatemala

Il Guatemala e la depenalizzazione delle droghe: qual’è la mossa?

Il vertice “Nuove strade contro il narcotraffico” lanciato dal Guatemala tre settimane fà è stato un insuccesso per l’assenza degli altri presidenti centroameicani, di Nicaragua, Honduras ed El Salvador. Ma questa settimana il presidente guatemalteco Perez Molina è tornato a proporre alla Cumbre de las Americas, davanti a tutti i paesi del continente, la depenalizzazione delle droghe come nuova arma contro il narcotraffico, responsabile del primo posto del centroamerica come regione più violenta del mondo. Perché un ex generale responsabile non giudicato di molti crimini, anche contro la popolazione civile, durante la guerra alla guerriglia conclusa nel 1996, lancia una politica opposta a quella degli Stati Uniti nella lotta al commercio di stupefacenti? Articolo di Marcelo Colussi. Prosegui la lettura »

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INIZIATIVA MARTEDÌ 20 csoa ExSNIA: FERMIAMO LA DISTRUZIONE DEI FIUMI IN AMERICA LATINA

Le multinazionali dell’idroelettrico, prima fra tutte l’italiana ENEL, stanno conducendo un’aggressiva battaglia per costruire centinaia di impianti idroelettrici in tutto il continente. Dalla Patagonia cilena alle terre indigene del Guatemala, dalla Colombia all’Amazzonia, grazie ai meccanismi del protocollo di Kyoto oggi le multinazionali possono avere doppi guadagni dal settore idroelettrico. I risultati sono: distruzione degli ecosistemi, delle economie locali, violazione dei diritti delle comunità indigene e contadine. Come in Val di Susa i governi rispondono con la repressione alla proteste delle popolazioni locali.

Come costruire una campagna di resistenza globale?

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Chi ha ucciso Facundo Cabral?

José Antonio Gutiérrez D.

Sembra incredibile. Hanno ucciso Facundo Cabral. Il cantastorie dalla prosa libera e libertaria, il cantautore che è sopravvissuto ad una infanzia di miseria, al carcere, agli interminabili giorni della dittatura. Un sopravvissuto. Lo hanno ucciso così e niente più, a sangue freddo, 16 colpi. Alcuni sicari che non valgono quello che vale un capello di Cabral. Con chiaroveggenza, in una intervista data in Messico a settembre dell’anno scorso, disse sui sicari: “Ci sono sempre stati codardi. Ed esiste il sequestro ed il narcotraffico perché ci sono dei codardi che non hanno i coglioni per vivere la vita e preferiscono assassinare”. Lo hanno vigliaccamente assassinato, in una strada di Città del Guatemala chiamata, paradossalmente, Liberazione. Molti presidenti (tra i quali l’ultra-destra colombiano Juan Manuel Santos) sono apparsi ad esprimere le loro condoglianze. Cosa curiosa, Cabral mai è andato d’accordo con i presidenti. Con nessuno. Nella stessa intervista disse: “Sono un anarchico, che è qualcosa di peggio di un comunista. Per questo, mai ho votato, giammai mi sono immischiato nella politica, perché divide ed io mi allontano da ciò che divide. Nessuno, nessun politico verrà a cambiare la nostra realtà”.

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Il Centroamerica nel mirino dell’Impero

Pubblichiamo un articolo di Marcelo Colussi sulla crescente militarizzazione del Centroamerica da parte degli Stati Uniti. Con la scusa di combattere il narcotraffico e la violenza della bande giovanili vengono mantenute numerose basi, avviati programmi di cooperazione militare e dislocate truppe statunitensi nella regione. Dietro ci sono grandi affari e la necessità di mantenere posizioni strategiche in un periodo di declino del controllo Usa sul suo giardino di casa. Prosegui la lettura »

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Esperimenti illegali degli USA in Guatemala hanno ucciso 71 persone

Negli anni quaranta gli USA realizzarono e finanziarono esperimenti illegali in Guatemala violando i diritti fondamentali dei popoli. Inocularono la sifilide e la gonorrea a soldati, prostitute, malati mentali e prigionieri guatemaltechi.

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Guatemala: continuano le proteste contro le miniere a cielo aperto

La popolazione danneggiata dalla miniera a cielo aperto di San Miguel Ixtahuacán (San Marcos) stà incalzando il governo guatemalteco perchè imponga la chiusura della Mina Marlin come richiesto il 20 maggio scorso dalla Corte Interamericana di Diritti Umani. Prosegui la lettura »

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Altri morti in Guatemala nella lotta contro Union Fenosa

Il conflitto tra la compagnia energetica (gas e elettricità) spagnola Unión Fenosa e le comunità sottoposte ad alte tariffe e tagli della fornitura ha portato il governo del socialdemocratico Alvaro Colom a dichiarare lo stato d’assedio nel dipartimento di San Marcos (vicino alla frontiero con il Messico). Dall’ottobre 2009 otto sindacalisti in prima linea nella lotta per l’espulsione della multinazionale dal paese sono stati assassinati, quattro nel solo mese di marzo 2010.

15-04-2009 Prosegui la lettura »

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