Altri morti in Guatemala nella lotta contro Union Fenosa


Il conflitto tra la compagnia energetica (gas e elettricità) spagnola Unión Fenosa e le comunità sottoposte ad alte tariffe e tagli della fornitura ha portato il governo del socialdemocratico Alvaro Colom a dichiarare lo stato d’assedio nel dipartimento di San Marcos (vicino alla frontiero con il Messico). Dall’ottobre 2009 otto sindacalisti in prima linea nella lotta per l’espulsione della multinazionale dal paese sono stati assassinati, quattro nel solo mese di marzo 2010.

15-04-2009 Dopo la privatizzazione del servizio di fornitura elettrica (1999) si sviluppa la lotta contro la multinazionale spagnola per la rinazionalizzazione del settore portata avanti dal Frente
Nacional de
Lucha por la Defensa de los Servicios
Públicos y los Recursos Naturales

(FNL). Nel novembre 2004 La Corte Costituzionale riconosce la responsabilità di Unión Fenosa di star riscuotendo pagamenti non giustificati attraverso la propria filiale DEOCSA, e stabilisce che debba restituire circa 200 milioni di euro agli utenti, cosa che non ha mai fatto. Oltre a questi abusi è accusata di vendicarsi delle denuncie dei cittadini interrompendo la fornitura elettrica e di aumentare in maniera esponenziale le tariffe.

Numerose comunità del dipartimento di San Marcos si sono organizzate per non pagare la fornitura elettrica, e hanno risposto alla interruzione di tre giorni della fornitura elettrica nel natale scorso con blocchi di strade, presidi, assemblee. Dopo aver accusato il Frente de
Defensa de los Recursos Naturales
y Derechos de los Pueblos (FRENA) di aver legami con organizzazioni illegali il presidente Alvaro Colom ha decretato lo stato di prevenzione nella regione (22-12-09), limitando le libertà politiche e ostacolando la lotta contro l’azienda.

Squadre paramilitari al soldo della multinazionale spagnola minacciano la popolazione che si rifiuta di pagare e uccidono i leaders della lotta contro l’impresa:il primo è stato Víctor
Gálvez (24 ottobre 2009), il 13 gennaio 2010 è stata assassinata Evelinda
Ramírez (presidente del comitato del FRENA di Chiquirines), il 29 gennaio Pedro García (sindacalista di San Pablo), il 17 febbario Octavio Roblero (militante del FRENA e cognato di Víctor
Gálvez), il 21 marzo Carlos Noel
Maldonado Barrios,
Leandro Maldonado e
Ana María Lorenzo Escobar militanti della comunità di Ocos, il giorno dopo veniva assassinato dall’esercito Santiago Gamboa, negli scontri con la popolazione che aveva imprigionato 10 impiegati dell’azienda che stavano tentendo di interrompere nuovamente le forniture di elettricità.

Nel dipartimento vige ora lo stato d’assedio, il governo ha schierato l’esercito nelle strade a garanzia degli interessi di questa multinazionale spagnola che si avvale anche della violenza di squadre paramilitari.

siti utili

FNL: http://estamosdefrente.blogspot.com/
UEDEFEGUA: http://www.udefegua.org/

 

Estratto da articolo in spagnolo: Martin Cuneo, Ocho activistas opuestos a Unión Fenosa asesinados en seis meses en
Guatemala
, Diagonal Periodico, 15-04-2009

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