Archivio per la categoria America Indigena

Argentina: Le prigioniere politiche Mapuche dicono che “Il genocidio per il nostro popolo non è mai terminato”

Prigioniere politiche mapuche, Argentina

Furilofche Nawel Wapi Mapu mew! Ka Carmen de Patagones kuru leufu! 24 marzo 2023.
(A Bariloche, terra dell’isola del Tigre e Carmen de Patagones, Rio Negro).

Nel 47° anniversario dell’ultimo colpo di stato militare, civile ed ecclesiastico in questo territorio chiamato Argentina, Prosegui la lettura »

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Ecuador: Leonidas Iza (CONAIE) dice che “la regione non è più disposta a continuare le politiche neoliberali”

Forum di Comunicazione per l’Integrazione della Nostra America (FCINA)

Intervista a Leonidas Iza Salazar. Leonidas Iza Salazar è figlio di José María Iza Viracocha, storico dirigente indigeno dell’Ecuador. Dal 2016 fino al 2021 svolse le funzioni di presidente del Movimento Indigeno e Contadino del Cotopaxi (MICC), una potente federazione ubicata nella provincia con il medesimo nome, nella zona interandina del paese. Prosegui la lettura »

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Perù: Nel Puno un ordine militare ha portato alla morte sei soldati

Joaquín Pérez

Nel contesto di ribellione popolare che si vive nelle regioni del sud del Perù e con maggior intensità nella regione Aymara del Puno, alla frontiera con la Bolivia, la dittatura di Dina Boluarte ha dispiegato un contingente militare per reprimere le proteste contro il suo Governo, che ha già lasciato un saldo di più di 60 persone morte, principalmente per spari di militari e poliziotti. Prosegui la lettura »

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Messico: Il Treno Maya causerà non solo un ecocidio, ma anche un etnocidio.

Redazione Desinformémonos

Città del Messico / Il Tribunale dei Diritti della Natura ha sentenziato così, “questa giuria avverte che la realizzazione del mal chiamato Treno Maya in realtà apre la porta non solo all’ecocidio, ma anche all’etnocidio”, dato che impatta e danneggia gli ecosistemi nello stesso momento in cui viola i diritti umani individuali e collettivi dei popoli maya nella Penisola dello Yucatán. Prosegui la lettura »

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Perù: I ronderi di 7 regioni del nord convocano la “II presa rondera e popolare di Lima”

Organizzazioni di Áncash, La Libertad, Cajamarca, Lambayeque, Piura, Amazonas e San Martín si uniranno allo sciopero nazionale indefinito. Prosegui la lettura »

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Perù: Nuove mobilitazioni per chiedere la rinuncia di Dina Boluarte

Designato a Puno un nuovo pubblico ministero specializzato di DD.UU. che sarà responsabile di indagare il massacro perpetrato lì il 9 gennaio 2023. Prosegui la lettura »

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Perù dolente e tenero

Testo di Raúl Zibechi. Fotografie di Gerardo Magallón

Le armi fanno parte del paesaggio e del linguaggio peruviani. Forme di vita cesellate durante cinque secoli da strumenti per la guerra e la distruzione; tanti, tanto che il loro uso è diventato senso comune, in tutti i gradini del campo sociale. In alto, violenza genocida dallo stesso momento in cui il conquistatore calpestò queste terre. Prosegui la lettura »

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Messico: Hanno tagliato quasi 3,5 milioni di alberi per le opere del Treno Maya

Redazione Desinformémonos

Città del Messico / Almeno 3 milioni 444 mila alberi sono stati tagliati o rimossi per le opere del Treno Maya nella Penisola dello Yucatán, nonostante che il presidente Andrés Manuel López Obrador (AMLO) avesse promesso che “nemmeno un solo albero” sarebbe stato tagliato per il megaprogetto, ha rivelato un rapporto ufficiale del Fondo Nazionale di Promozione del Turismo  (Fonatur) dopo un ricorso di revisione. Prosegui la lettura »

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Ecuador: La CONAIE rompe il dialogo con il regime di Lasso

Dopo l’assassinio del dirigente indigeno che aveva chiesto la rinuncia di Lasso e dopo il non rispetto degli accordi sottoscritti dopo lo sciopero di giugno dell’anno passato. Prosegui la lettura »

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Ecuador: Assassinato Eduardo Mendúa, dirigente della CONAIE

Il presidente della Confederazione delle Nazionalità Indigene dell’Ecuador, Leónidas Iza, ha denunciato l’esistenza di pedinamenti e vigilanza sui dirigenti indigeni ecuadoriani. Prosegui la lettura »

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Perù: Gli Aymara mettono in guardia su una guerra civile se il governo inviasse altri militari nel Puno

Essendo riprese le mobilitazioni in diverse province della regione sud dell’altipiano per chiedere la rinuncia della presidente Dina Boluarte, il quotidiano La República ha informato nella sua pagina internet che migliaia di aymara hanno messo in guardia su una “guerra civile” nel caso in cui il governo continuasse ad inviare militari nei loro paesi nel Puno. Prosegui la lettura »

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Nazione Mapuche: Grazie alla “gentilezza” del governo argentino che lo ha arrestato, la Giustizia cilena ha accettato la richiesta di estradizione dell’attivista Facundo Jones Huala

La risoluzione si è conosciuta nella notte del 7 febbraio. Jones Huala si trova alloggiato nel carcere Penale N° 14 della località di Esquel. La richiesta di estradizione è stata presentata dalla Procura di Río Bueno, località dove fu condannato a 9 anni di prigione per aver incendiato un’abitazione e per portare armi. Prosegui la lettura »

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“I progressismi si adattano al sistema invece di affrontarlo”

Enric Llopis

Intervista al giornalista Raúl Zibechi, coautore di El Estado realmente existente (Ed. La Vorágine).

In un editoriale pubblicato il 1 febbraio nel giornale El País, la giornalista brasiliana Eliane Brum ha denunciato: “Il genocidio (del popolo indigeno) yanomami ha le tracce di Bolsonaro. Prosegui la lettura »

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Nazione Mapuche: Pronunciamento del Coordinamento Arauco Malleco, “Le fiamme sono del capitale, le vite dei popoli oppressi”

Kiñe (uno): Gli ultimi incendi forestali che hanno devastato il Ngulumapu (territorio abitato dai mapuche ad ovest della cordigliera delle Ande, ndt) e altre zone di quello che attualmente chiamano Cile, non sono altro che una delle espressioni criminali del modello forestale, che anno dopo anno mostra la sua vera faccia: le conseguenze degli investimenti dei ricchi e delle transnazionali, le pagano le comunità e i settori impoveriti. Prosegui la lettura »

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L’inferno al sud del mondo

Mario Ramos

Non sono solo le fiamme, che ora dopo ora si divorano le statistiche e tutto quello che si trova al loro passaggio. È il non prendere in considerazione, è continuare ad abbattere il bosco nativo per piantare combustibile, e continuare ad arrestare il mapuche che da quattro decenni dice che questo sarebbe avvenuto… non perché consulta oracoli, ma perché osserva la natura e sa leggerla. Prosegui la lettura »

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