Articoli con tag EZLN

Alberto Patishtan: resistere dal carcere

Raúl Romero

Il 12 giugno 2000, il professore tzotzil Alberto Patishtan si trovava in una riunione di lavoro. Così lo attestano la lista di partecipazione alla riunione e le testimonianze dei suoi compagni. Al termine dell’assemblea, Patishtan si diresse nel municipio di Simojovel, Chiapas, dove amici e conoscenti lo informarono che alcune ore prima nella zona era avvenuto uno scontro.

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Ucciso in Chiapas militante della Otra Campaña

juan-vazquez-guzmanJuan Vázquez Guzmán era uno dei militanti più conosciuti degli ejitadarios di San Sebastián Bachajón, aderenti alla Sesta dichiarazione della Selva Lacandona. È stato ucciso mercoledì notte a colpi di arma da fuoco appena fuori la sua abitazione. Prosegui la lettura »

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Su parole infuocate e sogni ribelli: l’insurrezione indigena

 Luis Martínez Andrade

Il 1 gennaio 1994, nel sudest messicano, un gruppo di indigeni –con la faccia coperta da passamontagna e vecchi fucili in mano– sfidava il governo e l’esercito del Messico. Le loro richieste erano: terra, lavoro, tetto, cibo, sanità, educazione, libertà, indipendenza, democrazia e giustizia per le 56 etnie della repubblica. Prosegui la lettura »

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LORO E NOI. IV – Le sofferenze del basso

LORO E NOI

IV – Le sofferenze del basso

Gennaio 2013

Quante volte una pattuglia ci ha fermato per strada per il reato di “avere una faccia” sospetta o una cresta e dopo un po’ di botte ci hanno derubato e poi lasciato andare?

“Repressione e Criminalizzazione”, Cruz Negra Anarquista-México. Gennaio/2013

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Ionesco nella Lacandona

 Luis Hernández Navarro

Sia stato per arroganza, cattiva memoria, dimenticanza, disonestà o imprudenza, cominciare la Crociata Nazionale contro la Fame con una mobilitazione di massa a Las Margaritas, Chiapas, lo scorso 21 gennaio, è stata una cattiva decisione di Enrique Peña Nieto. Non aveva nessuna necessità di farlo. Poteva dare il segnale di inizio del suo programma in qualsiasi municipio povero del paese, ma ha deciso di farlo in territorio zapatista, un mese dopo la mobilitazione di 45 mila ribelli.

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SupMarcos: “Loro e noi. III – I Capoccia”

LORO E NOI

III – I Capoccia.

In qualche luogo del Messico…

L’uomo colpisce, furioso, il tavolo.

Annientateli!

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Cento volte vinceremo: subcomandante Marcos

 subcomandante Marcos

Dalla moltitudinaria marcia silenziosa dello scorso 21 dicembre, nella quale più di 40 mila zapatisti occuparono pacificamente cinque capoluoghi municipali del Chiapas, questo è il settimo documento emesso dal subcomandante Marcos.

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EZLN: Le lezioni ignorate

Laura Castellanos

Effettivamente, come ha detto il Subcomandante Insurgente Marcos: gli zapatisti sono sempre stati lì, mai se ne sono andati.

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L’unico modo di resistere al crollo di questa civiltà occidentale capitalista è creare alternative. La nuova era

Gustavo Esteva

E la banda continuò a suonare.

L’affondamento del Titanic era irrimediabile. Ignorarlo era insensato. Ma la banda continuò a suonare.

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La tenace perseveranza zapatista

Raúl Zibechi

Raúl Zibechi crede che dalla mobilitazione delle comunità zapatiste, che ha avuto luogo lo scorso mese di dicembre, i movimenti antisistema e anticapitalisti dell’America Latina dovrebbero ricavare importanti insegnamenti, con lo scopo di rompere “l’accerchiamento” del progressismo. Tra questi, l’importanza dell’impegno militante o la necessità di persistere in ciò che ciascuno crede.

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Interviste con i compagni in Chiapas

Il 21 dicembre 40.000 militanti dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale hanno sfilato e occupato silenziosamente cinque città del Chiapas per affermare “noi siamo qui” (vedi articolo e successivo comunicato dell’Ezln).

Qui sotto l’intervista registrata in trasmissione il 7 gennaio 2013 con le/i compagn* del Nodo Solidale in Chiapas.
Latinoamericana 7-01-13

Qui invece l’ultima puntata della Digna Radio da loro registrata qualche giorno fa.
Digna Radio 8.0
1. Continuna la violenta scalata di aggressioni contro le comunità zapatiste.
2. Il ritorno del dinosauro PRI e le resistenze.
3. Oaxaca, il caso di Alvaro Sebastian Ramirez e la lotta nella regione Loxicha.
4. Guerrero, il contropotere della polizia comunitaria.
5. Aggiornamenti sulla situazione dei prigionieri politici.

Le altre trasmissioni di Latinoamericana in streaming sono qui

 

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Messico – L’EZLN annuncia i suoi prossimi passi

 

Gli zapatisti riprenderanno i contatti con le organizzazioni aderenti alla Sesta Dichiarazione della Selva Lacandona e lanceranno prossime iniziative.

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Il grido silenzioso di 40 mila zapatisti

Hermann Bellinghausen

Un’altra volta gli zapatisti e la loro costruzione di dignità, hanno scosso il mondo.

MESSICO

In 5 municipi del Chiapas si mobilitano più di 40 mila zapatisti. In silenzio, occupano le piazze centrali di Ocosingo, San Cristóbal de Las Casas, Palenque, Altamirano e Las Margaritas. Successivamente in modo ordinato scompaiono.

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Guerra, politica, resistenze e alternative

(Intorno al dibattito sull’etica e la politica)

Arturo Anguiano

La guerra della paura e dell’insicurezza

Il testo del Subcomandante Insorgente Marcos1 pone delle questioni centrali che caratterizzano l’attuale situazione del paese. La guerra contro il cosiddetto crimine organizzato, particolarmente contro le mafie del narcotraffico, che dall’inizio del suo mandato Felipe Calderón ha messo in pratica, è una guerra che non dice ciò che è, che si nasconde e, nei fatti, ha condizionato l’insieme della gestione statale, trasformandosi nel segno distintivo del panismo al potere. È chiaro che questa guerra non è stata imposta a Calderón, non è stata il risultato di una crisi specifica causata da qualche salto qualitativo del crimine organizzato che, senza rimedio, richiedeva di cambiare in modo radicale le priorità governative.

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Il piano della campagna contro l’EZLN del 1994

 Gilberto López y Rivas

In tempi di diffusione di documenti riguardanti il potere, recentemente è giunto nelle mie mani un importante testo per comprendere la prospettiva strategica e le azioni tattiche dei militari messicani di fronte alla storica sollevazione dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale iniziata il primo gennaio del 1994. Si tratta del piano della campagna del comando generale della VII Regione Militare della Segreteria della Difesa Nazionale (Sedena) stabilita a Tuxtla Gutiérrez, Chiapas, datato ottobre di quell’anno.

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