Archivio per la categoria Venezuela

Unione Europea: Protezionismo contro 5 paesi latinoamericani

Porte chiuse a Brasile, Argentina, Uruguay, Cuba e Venezuela

L’Unione Europea (UE), ha escluso 89 paesi dal sistema di “preferenze generalizzate” (SPG). Dal 1 dicembre del 2014, con una decisione di evidente carattere protezionista, l’UE chiude il suo spazio ai prodotti provenienti dal Brasile, Argentina, Uruguay, Cuba e Venezuela perché –a suo giudizio– sarebbero economie emergenti, ormai chiaramente emergenti. Prosegui la lettura »

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Elezioni presidenziali venezuelane: una vittoria imperfetta

Chavez ha totalizzato più voti di sempre (più di 8 milioni), ma anche l’opposizione ha aumentato (e di molto) i suoi voti.  Come spiegare questo risultato? E quali scenari apre? Sono le domande che ci ponevano anche ieri in trasmissione. Un articolo serio e riflessivo, per tentare di capire le elezioni venezuelane oltre la propaganda superficiale dei mass media occidentali e la tifoseria acritica della rivoluzione bolivariana. Prosegui la lettura »

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Un trionfo atteso, gratificante, incoraggiante

Aram Aharonian

Il Latinoamerica  continua a respirare senza sussulti: nelle immacolate elezioni presidenziali venezuelane, il presidente Hugo Chávez è stato rieletto per un terzo mandato, impedendo la restaurazione neoliberista incoraggiata dagli Stati Uniti e da vari paesi europei e rafforzando, una volta di più, il processo di integrazione della regione.

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Chavez rieletto presidente da 8 milioni di venezuelani

Affluenza record del’81%. Nessun incidente. Il candidato dell’opposizione, Caprile Radonsky, ha riconosciuto la sconfitta. Con il 95% delle schede scrutate Chavez è al 54,84% staccando di 10 punti percentuali il candidato unico dell’opposizione. Migliaia di venezuelani sono scesi nelle strade a festeggiare la continuazione del processo bolivariano. Prosegui la lettura »

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Un tizzone ardente che si accende con l’acqua

Nathali Gómez

Cronaca di come Chávez ha riempito sette viali di Caracas.

“Chi non è bagnato, non è chavista”, gridava una donna mentre una moltitudine correva verso il palco dove, per la chiusura della campagna, il candidato socialista alle elezioni presidenziali, Hugo Chávez, si rivolgeva al popolo che di buon ora aveva fatto traboccare il proprio amore nelle strade di Caracas.

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Sconfitta dell’impero: il Venezuela è entrato nel Mercosur

Atilio Boron

Ieri a Brasilia è stato ratificato l’ingresso del Venezuela nel Mercosur. In questo modo il blocco commerciale sudamericano si rafforza tanto quantitativamente che qualitativamente. Il primo, perché aggiunge un nuovo socio con un prodotto interno lordo stimato – dal World Economic Outlook del FMI a parità di potere d’acquisto – di 397 miliardi di dollari. Prosegui la lettura »

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Salvatore Mancuso ammette la partecipazione a colpo di stato contro Hugo Chávez

Due ex paramilitari affermano che militari venezuelani gli chiesero un aiuto per fare un colpo di stato contro il presidente Hugo Chávez

Da una prigione degli Stati Uniti l’ex paramilitare Salvatore Mancuso ha assicurato che militari venezuelani chiesero la sua collaborazione per realizzare un secondo colpo di stato contro il presidente del Venezuela, Hugo Chávez, dopo il fallito tentativo dell’aprile del 2002.

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L’ingresso “fuori tempo” del Venezuela nel Mercosur

Raúl Zibechi

Quando Dilma Rousseff si avvicinò a José Mujica e Cristina Fernández dicendo: “Ho qualcosa di politico di cui discutere con voi”, era sul punto di trasmettere un messaggio che avrebbe cambiato lo sviluppo della riunione del Mercosur. Da soli, la presidente pretese dall’Uruguay l’appoggio per l’ingresso del Venezuela nel Mercosur che fin dal giorno precedente si rifiutava di approvare per una questione di forma.

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Il Mercosur sospende il Paraguay fino alle nuove elezioni e ammette il Venezuela

Il Mercosur ieri ha sospeso il Paraguay fino a quando non svolgerà nuove elezioni e ha deciso che il 31 luglio il Venezuela si associ al blocco come membro di pieno diritto.

La decisione è stata adottata dai presidenti di Argentina, Brasile ed Uruguay nella conferenza svoltasi a Mendoza, alla quale non ha potuto partecipare il quarto socio, il Paraguay, per la sua esclusione dopo la destituzione del suo presidente, Fernando Lugo, da parte del Parlamento del suo paese il 22 luglio.

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Il Venezuela rafforza la sua politica contro la violenza

Le accuse al governo bolivariano di non garantire la sicurezza nel Paese sono la principale arma propagandistica dell’opposizione. In realtà i tassi di violenza erano alti anche prima della vittoria di Chavez, ma nel 2011 ci sono stati quasi 20.000 omicidi. Questa la strategia del Governo per debellare la violenza in Venezuela: combatterne i presupposti sociali invece di reprimere. Prosegui la lettura »

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Chavez presenta la nuova legislazione sul lavoro

La nuova Ley Organica del Trabajo è stata presentata lunedì dal presidente appena tornato da Cuba, dove stà curando un cancro. Secondo il Governo venezuelano è stata scritta tenendo conto dei quasi 20.000 testi proposti da sindacati, consigli comunali e organizzazioni di lavoratori. La legge stabilisce la giornata lavorativa di 40 ore e contempla tre tipologie contrattuali (indeterminato, a tempo determinato, per opera determinata), viene esteso il periodo di maternità.

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Case popolari e distribuzione di prodotti alimentari a prezzi ribassati, la politica della crisi del Venezuela

In questi primi quattro mesi dell’anno sono già state ultimate più di 40.000 case popolari, l’obiettivo per il 2012 è 200.000. Intanto la missione Mercal ha raggiunto i 9 anni di attività, provvede alla distribuzione di beni alimentari e di prima necessità alla metà del prezzo di mercato. Prosegui la lettura »

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9 anni della missione salute in Venezuela


La prima mision (piano di servizi sociali) del governo Chavez ha fornito gratuitamente 745 milioni di visite da quando è stata creata, anche grazie all’assistenza dei medici cubani. Prosegui la lettura »

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Un Network di Media Alternativi verrà lanciato in Venezuela

Il ministro delle Comunicazioni e dell’Informazione Andres Izarra ha annunciato che il Governo creerà un Network Nazionale di Media Alternativi con l’obiettivo di mettere insieme i numerosi media comunitari del paese.

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Quando Bush e Aznar si unirono al colpo di Stato in Venezuela

10 anni fa una coalizione di imprenditori, gruppi mediatici e militari destituiva con un colpo di Stato il presidente eletto Hugo Chávez. Il presidente della confcommercio venezuelana diventava presidente con il sostegno dei governi degli Stati Uniti e della Spagna, ma l’assedio della popolazione di Caracas al palazzo presidenziale, e la fedeltà di alcuni reparti dell’esercito, consentivano a Chávez di tornare a capo del governo dopo 3 giorni, costringendo i golpisti più compromessi alla fuga. Ecco qui le prove delle responsabilità dei “governi democratici” statunitense e spagnolo.

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