Archivio per la categoria Perù

Stato d’emergenza in Perù, dopo la repressione verso gli antagonisti del progetto minerario

Redazione Desinformémonos

Sei provincie della sierra sud del Perù si trovano in stato di emergenza, dopo le proteste dello scorso lunedì contro il progetto minerario di estrazione del rame Las Bambas, nelle quali ci sono stati quattro morti e 22 feriti.

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Perù: Ad Arequipa sciopero generale e più repressione poliziesca e militare

Il 22 aprile 2015 i manifestanti hanno bloccato la via d’uscita da Arequipa a Cuzco e Puno, durante uno sciopero di 24 ore convocato a sostegno delle proteste degli abitanti della provincia di Islay contro il progetto minerario Tía María.

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Perù, morto un poliziotto durante gli scontri a Tia Maria: il governo invia l’esercito

Il governo peruviano ha ufficialmente preso la decisione di schierare l’esercito nella valle del Tambo, dove  dallo scorso 23 marzo è in corso uno sciopero ad oltranza contro la realizzazione del maxi progetto minerario Tia Maria; Prosegui la lettura »

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Perù. Manifestazione contro miniera Tia Maria: un morto e diversi feriti

Seconda vittima per mano della polizia durante le manifestazioni contro l’apertura di una miniera di rame nella valle del Tambo in Perù. Già dalla fine di marzo i contadini della provincia di Isly, nella regione di Arequipa, si sono mobilitati contro una delle più potenti multinazionali minerarie, la Southern Copper, che pretende di devastare il territorio del Perù meridionale con l’ennesima miniera a cielo aperto.

Grazie alle mobilitazioni messe in campo, in più di un mese la popolazione locale ha ottenuto la solidarietà attiva dei lavoratori edili, degli insegnanti e di un’associazione dei quartieri popolari della zona, che hanno convocato nelle ultime settimane numerosi scioperi e manifestazioni. Prosegui la lettura »

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Il Perù di Tia Maria e quello di Hugo Blanco

Raúl Zibechi

La minaccia più pericolosa per l’acqua, la terra e i contadini del Perù viene dalle miniere a cielo aperto e dall’ideologia che ne sostiene il modello, l’estrattivismo (1). Non ha dubbi e lo spiega nell’intervista che trovate in fondo. Prosegui la lettura »

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Perù, scontri tra polizia e contadini

Redazione Contropiano

Centinaia di ‘campesinos’ sono tornati a scontrarsi con la polizia in una protesta contro lo sfruttamento minerario nel sud del Perù, bloccando per ore, con l’ausilio di barricate, un’importante arteria stradale della regione di Arequipa.

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Per rendere conto

Hugo Blanco

Nell’aprile dell’anno elettorale del 2011, “Lucha Indígena” ha iniziato così il suo editoriale “VOTO PER COCACHACRA”.

“Cocachacra (Islay) finisce con l’insegnarci il corretto atteggiamento politico che noi peruviani dobbiamo adottare se vogliamo salvare il paese dal saccheggio della natura uccidendo l’agricoltura e sottoponendo il nostro popolo alla miseria”.

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Gli Stati Uniti aumentano il loro contingente militare in Perù

Washington aumenterà il contingente militare in Perù da 125 a 3.200 soldati. È previsto che questi marine sbarchino il 1 settembre.

L’operazione conta sull’approvazione del Congresso nordamericano. Secondo dichiarazioni ufficiali, l’aumento servirà a migliorare la lotta congiunta con i soldati della Marina peruviana contro gli insorti e i narcotrafficanti, informa Defensa.com.

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Circa 300 mila donne e 22 mila uomini peruviani sterilizzati con la forza continuano la propria lotta per la giustizia

Redacción Desinformémonos

Città del Messico, 13 febbraio 2015. In Perù durante il governo del presidente Alberto Fujimori, condannato a 25 anni di carcere per crimini di lesa umanità, furono sterilizzati con la forza almeno 300 mila donne e 22 mila uomini. Vittime e organizzazioni sociali mettono in dubbio l’imparzialità della giustizia durante i 18 anni di questo caso.

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“Oggi inizia il domani!” Ritirata la Legge Pulpín

E’ vero, non bisogna essere trionfalisti, ma quando il quotidiano peruviano La Republica titola “Derogata dal Congresso la Legge Pulpín  dopo cinque marce moltitudinarie”, un brividino dietro la schiena si sente.

Cinque ore di dibattito che hanno portato a 91 voti a favore, 18 contrari e cinque astenuti ed all’abolizione della legge alla prima votazione, mentre i giovani e le giovani attendevano i risultati presidiando il Centro di Lima. La marcia, convocata per il 28 Gennaio, infatti, era stata anticipata al 26, dopo che il presidente Ollanta Humala aveva annunciato che in quel giorno sarebbero state decise le sorti della Riforma del Lavoro Giovanile, che, secondo gli ultimi sondaggi, era stata osteggiata  dal 76% della popolazione.

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Perù: L’ispiratrice ribellione giovanile contro la Legge Pulpín

César Zelada

“Il mondo sarà quello che la gioventù vorrà; se questa ama la verità e il bene, il mondo avrà ciò” – Werner Karl Heisenberg

Non appare improvvisamente come un fulmine che cade dal cielo. Avviene in un contesto di grande disuguaglianza sociale. Prosegui la lettura »

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Perù. No alla legge Pulpìn sul lavoro, nuove manifestazioni e scontri

I giovani peruviani sono scesi nuovamente in piazza a Lima il 15 gennaio dopo le manifestazioni di dicembre nella capitale e in altre città: Cusco, Trujillo ed Arequipa. Le mobilitazioni si susseguono in opposizione alla legge Pulpin, riforma dell’accesso al lavoro giovanile (18-24 anni), accostabile per intenti e conseguenze al nostro Jobs Act. Prosegui la lettura »

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Indignazione nella Cajamarca, Perù: La polizia assassina un cittadino

“Se non paghi, la polizia semplicemente ti uccide. Nel nostro paese di merda questo è terrorismo di stato.”

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WikiLeaks: Dietro il massacro di Bagua in Perù c’erano gli USA

Gli Ultimi telegrammi rivelati da WikiLeaks gettano nuova luce sul ruolo del regime degli USA nel massacro di Bagua del 5 giugno 2009, che fece decine di morti.

I telegrammi suggeriscono che l’allora ambasciatore degli USA in Perù, Michael McKinley, poté incoraggiare il Governo peruviano ad usare la forza contro i manifestanti in una operazione repressiva che costò la vita di almeno 50 manifestanti e 24 agenti della Polizia.

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Perù: Attraverso la via elettorale non c’è speranza

Fernando Arellano Ortiz

Intervista con Hugo Blanco, dirigente della resistenza popolare: “Per affrontare la guerra del grande capitale contro l’umanità, non c’è altro che costruire potere dal basso”.

Con l’esperienza che gli danno decenni di lotta e resistenza popolare, Hugo Blanco Galdós, uno dei principali punti di riferimento della dirigenza politica e contadina del Perù, non dubita di sottolineare che per affrontare l’infame sistema capitalista e il suo criminale modello di saccheggio dei popoli, il neoliberismo, non c’è altra alternativa che costruire potere dal basso.

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