Archivio per la categoria Colombia

Bande criminali in Colombia: il nuovo volto degli smobilitati

Neirlay Andrade

In Colombia i paramilitari continuano ad operare, benché il governo si vanti dei suoi presunti piani di smobilitazione.

Sei dipartimenti della Colombia hanno cominciato l’anno con una recrudescenza del conflitto armato. Il nordest del paese ha vissuto, in meno di una settimana, l’esecuzione di uno dei capi del crimine organizzato della zona, l’imposizione di uno sciopero armato e la militarizzazione della regione.

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Prova di forza

Alfredo Molano Bravo

Gli Urabegni, una delle organizzazioni che hanno cominciato ad essere chiamate con l’eufemistico nome di bande criminali, hanno mostrato la forza che hanno in sei dipartimenti (Antioquia, Chocó, Magdalena, Córdoba, Cesar e Sucre), zone dove il paramilitarismo non solo non ha smesso di essere forte, ma che, al contrario, si sta rimobilitando.

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Il grido di Matambo

“Che faresti se un giorno venissero a casa tua e ti dicessero che sarà sommersa?”.

Il soggetto

Gigante è un piccolo paesino popolato da agricoltori. Il nome deriva da una leggenda che parla di un gigante di cui si può indovinare il profilo del volto, che guarda le nuvole disteso sulla cordigliera. Al mio arrivo mi è stata posta una domanda, che frantumava qualsiasi altro ragionamento politico, economico o giuridico e colpiva dritto al cuore il problema che si stava vivendo nella zona. “Che faresti se un giorno venissero a casa tua e ti dicessero che sarà sommersa?” E’ già, che faresti? Chiederei, mi informerei, mi arrabbierei, mi difenderei con le unghie e con i denti. Prosegui la lettura »

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Iniziativa a Sociologia

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L’ELN ha messo le carte sul tavolo

ELN

Il presidente Santos e i grandi mezzi di informazione, non hanno smesso di ripetere che la guerriglia ha ingannato l’opinione quando ha proposto un dialogo tra le parti per cercare la pace in Colombia.

L’ELN ha sempre messo le carte sul tavolo.

L’ELN non ha fatto parte degli insorti che negli anni 80 parteciparono ai primi dialoghi con il governo di Belisario Betancur.

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Mancuso dice di aver coordinato con il generale (r) Rito Alejo del Río l’arrivo dei paramilitari nel Llano

Il capo paramilitare coinvolge il segretario di Álvaro Uribe, quando era governatore di Antioquia.

Nella sua testimonianza libera dagli Stati Uniti, l’ex capo paramilitare Salvatore Mancuso ha anche affermato che il blocco nord delle Autodifese Unite della Colombia (Auc) fu creato con l’appoggio dello stato. “Pedro Juan Moreno si riunì con me e con Carlos Castaño per creare le Convivir in Urabá. Furono 12 quelle che furono create là”. Moreno fu segretario del Governo di Antioquia, sotto l’amministrazione dell’ex presidente Álvaro Uribe Vélez.

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Comunicato dell’ELN per la morte del Comandante Alfonso Cano

L’Esercito di Liberazione Nazionale della Colombia esprime il suo profondo senso di solidarietà a tutte le donne e gli uomini dell’Organizzazione fraterna delle FARC, così come alla famiglia del Comandante Alfonso Cano, caduto il 4 novembre scorso in un combattimento diseguale.

Non c’è nulla di strano nel cadere in combattimento, o che la nostra esistenza finisca durante il cammino, nelle più diverse circostanze; questa eventualità la assumiamo interamente e niente fermerà la nostra lotta per gli ideali di pace, di benessere, di felicità del nostro popolo e di sovranità della Nazione.

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È caduto in combattimento il comandante delle FARC, Alfonso Cano

Hanno ucciso uno di coloro che maggiormente prospettava la pace. Alfonso Cano, comandante delle FARC, cade assassinato dall’Esercito in un attacco aereo e terrestre nel Cauca.

Jhon Jairo Salinas

In operazioni effettuate a López de Micay, Cauca, le Forze Militari della Colombia, con la complicità della CIA e della DEA, hanno assassinato il comandante supremo delle FARC, Alfonso Cano.

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Ucciso il comandante delle Farc Alfonso Cano

Il massimo dirigente dell’organizzazione guerrigliera colombiana è morto in un bombardamento del suo accampamento da parte dell’esercito. Assieme a lui sono caduti altri due guerriglieri e altri quattro sono stati arrestati. Prosegui la lettura »

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L’irresistibile aumento della militarizzazione

Raúl Zibechi

La recente approvazione del Trattato di Libero Commercio (TLC) tra la Colombia e gli Stati Uniti conferma la politica militarista del governo di Barack Obama verso l’America Latina, come la principale maniera per risolvere la crisi economica e il declino dell’egemonia globale e regionale. Ironie della vita, il TLC sollecitato dal conservatore George W. Bush dopo cinque anni è stato promulgato dal Congresso, sotto il progressista Obama, mostrando che quando si tratta degli interessi imperiali e multinazionali non ci sono differenze sostanziali tra i due partiti statunitensi.

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La cattiva energia del Quimbo (II)

Alfredo Molano Bravo

Secondo i documenti consultati, non sono stati calcolati i reali effetti ambientali sui fiumi ed i boschi.

Il sito di costruzione della diga sarebbe ad un chilometro e mezzo a monte della parte finale di Betania, municipio di Gigante e sarebbe ai confini della Jagua pregiudicando anche Garzón e El Agrado. La dimensione del progetto ed i suoi contraddittori effetti hanno scatenato nella regione una acuta controversia.

Per il Governo e per l’Emgesa (la ditta costruttrice) è un progetto che rispetta tutte le leggi e blinda il paese da nuovi black out; per i rappresentanti parlamentari del dipartimento, l’opera sopprimerebbe 25.000 posti di lavoro, pregiudicherebbe più di 500 famiglie di piccoli contadini e distruggerebbe la rete fognaria di tutti i capoluoghi municipali che sono lungo le sponde.

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La cattiva energia del Quimbo (I)

Alfredo Molano Bravo

Viaggio nell’epicentro dei progetti idroelettrici del Huila.

Degli ettari da inondare, 5.300 sono coltivati e 2.000 sono terre di antichi proprietari di parcelle dell’Incora.

Il ricercatore e sociologo ha percorso la regione nella quale verrà costruito il megabacino che inonderà 8.800 ettari. I progetti nell’Alto Maddalena sono: Pericongo, Isnos, Chillurco, Oporapa, Guarapas, tre volte Betania. La polemica sugli effetti sociali ed ambientali dello sbarramento del nostro fiume madre è durata vari anni.

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Il tonno antisindacale e il lavoro semischiavo in Seatech

Giorgio Trucchi

Impresa colombiana produttrice del tonno Monti accusata di reprimere sistematicamente i diritti fondamentali dei lavoratori organizzati

Pochi consumatori di tonno in scatola al mondo sanno che gran parte di questo prelibato prodotto è importato dalla Colombia. In Italia, per esempio, la Ditta Panzironi S.r.l. distribuisce in varie aziende di ristorazione il tonno Monti, prodotto da Seatech International Inc a Cartagena e importato nel nostro Paese da Foods Import S.p.A dei F.lli Monti. Molto probabilmente nessuno è a conoscenza di cosa si nasconda dietro questa innocua scatoletta di tonno, né s’immagina il dolore e la sofferenza di centinaia di lavoratrici e lavoratori colombiani, che sono i veri artefici di questa storia di semischiavitù del nuovo millennio.

 

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Non diciamoci bugie

Alfredo Molano Bravo

 

Di tanto in tanto nelle Forze Armate avvengono di routine degli scossoni. Si cambiano le fotografie dei comandanti nei posti di guardia delle caserme, si aumentano gli stanziamenti militari e si fissano scadenze definitive per la conclusione del conflitto armato: 18 mesi, 36 mesi, la fine del governo, in poco tempo, già quasi, la fine della fine. Il cambiamento della cupola della scorsa settimana è stato accompagnato da nuove dichiarazioni: verrà dato alla guerriglia il “colpo finale”. La strategia consiste nel debilitare i gruppi ai margini della legge affinché si accordino su negoziati a buon mercato.

 

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Condannato a 24 anni di prigione l’ex direttore del DAS, Jorge Noguera

Álvaro Uribe e Jorge Noguera, quando era alla guida della Direzione del Dipartimento Amministrativo di Sicurezza (DAS), organismo di spionaggio che dipende direttamente dal Presidente della Repubblica. Il DAS segnalava e i paramilitari assassinavano. Noguera fu anche console a Milano.

César Jerez

Le prove hanno messo in evidenza che Noguera fornì informazioni ai paramilitari sul professore Alfredo Correa de Andreis, sull’ex parlamentare Fernando Pisciotti Van Strahlen e sul sindacalista Zully Codina. Tutti si erano distinti per la loro denuncia della strategia paramilitare e dei suoi crimini sotto il mandato dell’ex presidente Uribe. Tutti furono assassinati per mano dei paramilitari del Blocco Nord delle AUC. Rimane in sospeso la responsabilità di Noguera Cotes nel processo per la sua presunta partecipazione nello scandalo di spionaggio, di intercettazioni e pedinamenti illegali, per i quali sono anche indagati gli ex direttori di questo organo di Intelligenza, María del Pilar Hurtado e Andrés Peñate, così come Bernardo Moreno, José Obdulio Gavira, Jorge Mario Eastman y César Mauricio Velásquez, alti funzionari e consiglieri del governo di Uribe Vélez.

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