Archivio per la categoria Argentina

Il caso del debito del secolo

Nick Dearden

Tradotto da Silvia Arana per Rebelión

Gli avvoltoi contro l’Argentina.

È stato chiamato “il caso del debito sovrano del secolo”. Un piccolo gruppo di ricchi speculatori ha preso come ostaggio l’economia argentina. Se l’Argentina non cede alle loro richieste prima del 15 dicembre, secondo quanto deciso da una corte di New York, il paese sarà dichiarato in default.

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Decine di feriti per la repressione a Rawson

Rawson, Provincia di Chubut, martedì 27 novembre, 5 del pomeriggio. Decine di partecipanti delle assemblee “no alle miniere” sono stati gravemente feriti da circa 500 uomini di una squadraccia dell’UOCRA, assoldati da funzionari del governatore Martín Buzzi.

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8N: incontri ravvicinati di un certo tipo

Che è la sicurezza? Cosa è la storia argentina? Che è la libertà? Alcune risposte sorprendenti che si sono potute conoscere ieri nel corteo che ha conquistato il centro porteño  (di Buenos Aieres, n.d.t.) e che aveva come tema unificatore il rifiuto all’attuale governo, avvenimento che ha confermato che ciò che è di massa, che il popolare e il diverso possono essere cose molto differenti. Prosegui la lettura »

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Argentina dopo il clamore dell’ 8N

Pablo Stefanoni

L’ 8 novembre (8N) centinaia di migliaia di persone sono scese a Buenos Aires e in varie altre città argentine a “cacerolear” (a battere le casseruole, n.d.t.) contro il governo di Cristina Fernández de Kirchner (CFK). Credo che la cifra di un milione sia esagerata ma sono stati molti, e più complicato che stabilire cifre è rendere conto del significato di questa mobilitazione che, data la sua ampiezza, non poteva essere omogenea, né dal punto di vista di classe né delle ideologie che hanno mobilitato i partecipanti. Prosegui la lettura »

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Unione Europea: Protezionismo contro 5 paesi latinoamericani

Porte chiuse a Brasile, Argentina, Uruguay, Cuba e Venezuela

L’Unione Europea (UE), ha escluso 89 paesi dal sistema di “preferenze generalizzate” (SPG). Dal 1 dicembre del 2014, con una decisione di evidente carattere protezionista, l’UE chiude il suo spazio ai prodotti provenienti dal Brasile, Argentina, Uruguay, Cuba e Venezuela perché –a suo giudizio– sarebbero economie emergenti, ormai chiaramente emergenti. Prosegui la lettura »

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Garzón in Argentina: a nome nostro, no

Carlos Aznárez

Sorprende realmente la costante mancanza di memoria di cui soffrono alcuni funzionari e membri di organizzazioni argentine dei diritti umani. Nell’ultima settimana, Garzón è stato ricevuto con tutti gli onori dal responsabile dell’Autorità Federale dei Servizi di Comunicazione Audiovisivi, Martín Sabbatella, successivamente il ministro degli Interni Florencio Randazzo, gli ha concesso la residenza argentina e un DNI Prosegui la lettura »

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Di cosa è testimone Alfonso Severo?

A mezzogiorno di giovedì scorso Alfonso Severo doveva raccontare ai membri del Tribunale n. 21, che giudica i responsabili dell’uccisione di Mariano Ferreyra, tutto ciò che sapeva della mafia ferroviaria che attornia il sindacalista José Pedraza. Non ha potuto farlo: è scomparso mercoledì notte ed è riapparso giovedì alla 10.00 della notte, picchiato e con le mani legate.

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Un altro contadino assassinato a Santiago del Estero

Le guardie bianche degli imprenditori hanno assassinato un altro militante del Mocase-VC nella provincia argentina di Santiago del Estero.

Miguel Galván, membro del MOCASE-VC è stato assassinato con una pugnalata alla giugulare da Paulino Riso a Paraje Simbol, a nord di Santiago del Estero.

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Su gendarmi e prefetti

La risposta del governo nazionale con premura è arrivata per risolvere le proteste salariali dei membri delle forze di sicurezza dello stato. Mentre i lavoratori statali protestano e manifestano per settimane per ottenere delle risposte ai loro reclami, non succede lo stesso con coloro che hanno un ruolo di repressione contro il popolo.

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Il deserto verde

Darío Aranda

Il 21 settembre è il Giorno Internazionale contro la monocoltura di alberi. In Argentina un caso paradigmatico è quello della provincia di Misiones, dove provoca le stesse conseguenze del modello soiero. Sfolla contadini ed indigeni, usa pesticidi e concentra la terra in poche mani. I contadini chiedono l’espropriazione delle terre della multinazionale Alto Paraná, il maggiore proprietario terriero di Misiones. Prosegui la lettura »

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Recuperare territori

Dario Aranda

La multinazionale italiana Benetton è il più grande proprietario terriero del paese.

La multinazionale italiana Benetton possiede nella Patagonia Argentina 970 mila ettari, l’equivalente di 48 volte la superficie della città di Buenos Aires. È il più grande proprietario terriero del paese. Prosegui la lettura »

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Argentina: 195 scomparsi durante la democrazia

Correpi

Il 30 agosto è stato commemorato internazionalmente il giorno del detenuto-scomparso. Il governo nazionale lo ha celebrato reprimendo con la gendarmeria dei lavoratori sulla Panamericana, per poi condurli illegalmente detenuti a Campo de Mayo, e nelle numerose cerimonie e nei discorsi che in questo giorno si sono sentiti, poco si è detto di coloro che lo stato ha fatto scomparire dal 1983 fino a questo momento.

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Processo per i veleni agricoli a Ituzaingó: fumigare è un delitto, ma non c’è stato carcere

Darío Aranda

Fumigare con i veleni agricoli è un  delitto e comporta una condanna con la  condizionale, senza dover stare in carcere. Così ieri ha sentenziato la I Camera Penale di Córdoba nel processo per le fumigazioni nel quartiere cordobese di Ituzaingó Anexo. Per le Madri di Ituzaingó la sentenza è stata “un colpo”. Prosegui la lettura »

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Patria grande e soiera

Darío Aranda

Questo rapporto che oggi diventa pubblico, ma che MU ha anticipato nella sua edizione di luglio, rivela come la monocoltura della soia avanzi in Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay provocando disboscamenti, concentrazione delle terre e sfollamenti. In questo articolo Darío Aranda traccia la cartografia geopolitica ed economica del modello.

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Mario Roberto Santucho, il suo esempio

La storia ricorderà l’argentino Mario Roberto Santucho come un coraggioso lottatore rivoluzionario. La chiarezza del suo pensiero e la radicale posizione socialista e antimperialista della sua condotta lo pongono tra gli esempi da seguire dalle nuove generazioni.

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