Paraguay: Massicce manifestazioni studentesche per difendere la gratuità dell’educazione superiore


Claudia Colmán e Matías Alonso

A otto mesi dall’insediamento di Santiago Peña come presidente del Paraguay, gli studenti universitari sono protagonisti di massicce mobilitazioni e di occupazioni di facoltà a difesa dell’accesso gratuito all’educazione superiore e di programmi sociali per la prima infanzia, la ricerca e la salute. Una causa nazionale che dialoga con la realtà argentina.

Da fine febbraio, nelle università e strade paraguaiane, i giovani manifestano per opporsi alla Legge “Fame Zero nelle Scuole”, che è stata ratificata senza dibattito né consultazioni nel Congresso Nazionale e promulgata immediatamente dal governo colorato (Associazione Nazionale Repubblicana, conosciuta anche come Partito Colorado – ANR-PC, ndt), di Santiago Peña agli inizi di aprile. In Paraguay, la mancanza di risorse economiche è la principale barriera a che la gioventù acceda all’educazione superiore. Secondo gli ultimi dati dell’Inchiesta Permanente delle Famiglie, 7 su 10 giovani tra i 20 e i 24 anni non accede all’università.

La nuova legge -criticata da diversi settori- ha eliminato il fondo di risorse che finanziava programmi sociali vitali per il paese, tra cui, il “Tassa Zero”, che fu il risultato di una lunga lotta studentesca in piena pandemia e che garantiva per legge la gratuità nell’accesso all’educazione superiore per studenti provenienti da scuole nazionali e sovvenzionate dallo stato. Questo programa era finanziato dal Fondo Nazionale di Investimento Pubblico e Sviluppo, conosciuto con le sue sigle come FONACIDE, e stabiliva che la totalità del pagamento che il Brasile effettua al Paraguay in compensazione per la cessione di energia dell’impianto idroelettrico Itaipú era diretta al fondo, il 28% del quale era destinato al Tesoro Nazionale per investimenti in infrastrutture e il resto si distribuiva a differenti programmi e politiche sociali di grande importanza.

Venendo eliminato il FONACIDE, sono rimaste senza finanziamento politiche pubbliche così sensibili come il Fondo Nazionale per la Salute, dal quale dipende la distribuzione di medicine a pazienti oncologici e la cura gratuita per la salute mentale, oltre ad altri fondi per borse di studio, prima infanzia e promozione della ricerca scientifica. Con l’intenzione di pacificare gli animi del movimento studentesco, il governo ha incorporato al testo della sua nuova legge un comma nel quale stabilisce che il Tassa Zero sarà finanziato con risorse del Tesoro Nazionale, conosciuto come Fonte 10, fatto che significa che dipenderà dalla riscossione tributaria di ogni anno, in uno dei paesi con il tasso di riscossione fiscale più basso della regione. Gli altri programmi sono stati semplicemente eliminati.

La nuova legge cartista promossa dal movimento Honor Colorado, guidato dall’ex presidente Horacio Cartes, con il pretesto della “universalità del pranzo scolastico”, ha creato il Fondo Nazionale di Alimentazione Scolastica  (FONAE) che elimina il FONACIDE e che si appropria dell’80% delle sue risorse (circa 300 milioni di dollari all’anno), che sarà gestito dal Consiglio Nazionale dell’Alimentazione Scolastica (CONAE). Lontano dall’includere istituzioni di salute pubblica per discutere il pranzo scolastico nelle scuole pubbliche e private sovvenzionate, il Consiglio è composto da attori come l’Organizzazione Paraguaiana di Cooperazione Intermunicipale (OPACI), un organismo senza fini di lucro e estraneo allo stato, composto da discussi amministratori che sono già stati denunciati per malversazione di fondi pubblici.

Il CONAE, inoltre, sarà presieduto dal ministro dello Sviluppo Sociale (MDS), il cartista Tadeo Rojas, che ha denunce di corruzione nel suo mandato di amministratore della città di Areguá. E che dovette rinunciare al suo precedente incarico di ministro dell’Interno nel 2017, durante il governo di Horacio Cartes, dopo che la polizia da lui diretta aveva assassinato il giovane Rodrigo Quintana dentro la sede del Partito Liberale di opposizione.

La mancanza di rigorosità nella legge ha portato rapidamente gli studenti a bloccare le attività accademiche e ad occupare le loro facoltà per chiedere la sua abrogazione. Il 5 aprile, hanno occupato, inoltre, il Rettorato dell’Università Nazionale di Asunción (UNA) e hanno continuato massicce mobilitazioni chiedendo garanzie per la protezione dei fondi della Legge di Tassa Zero e di altri programmi definanziati.

“La vera intenzione politica della Legge Fame Zero è toccare le risorse più sicure. Sappiamo che lo stato è in deficit e ha un alto grado di indebitamento, inoltre, ha una disposizione al prebendarismo che ha bisogno di sostenere, giacché parliamo di un partito che si mantiene al potere da quasi 70 anni ininterrotti”, ha dichiarato Aitana Gorostiaga, rappresentante studentesca della Facoltà di Filosofia dell’Università Nazionale di Asunción e referente del Fronte di Alleanza Studentesca.

Gli studenti affrontano una “minoranza corrotta”

Dal momento in cui l’Esecutivo ha presentato il progetto della Legge Fame Zero alla fine di gennaio, i movimenti studenteschi hanno avvertito sulle conseguenze e hanno incominciato con assemblee permanenti, sostenendo occupazioni nell’Università Nazionale di Asunción, dell’Est e delle filiali dell’interno del paese. “Non superano 100 persone”, affermava il senatore Basilio Núñez, capo del gruppo cartista e prossimo titolare del Congresso, di fronte alle mobilitazioni degli studenti. “È una minoranza che molte volte è più rumorosa”, diceva da parte sua il presidente Peña.

La risposta degli studenti è stata una massiccia mobilitazione a livello nazionale il 16 aprile, che aveva come titolo “Siamo più di 100”. Migliaia di studenti hanno marciato nelle vicinanze della residenza presidenziale Mburuvicha Róga, anche nell’est del paese, e si sono andate aggiungendo proteste nelle università nazionali di Villarrica, Canindeyú, Caaguazú, Itapúa, Pilar, tra le altre istituzioni, raggiungendo più di 20.000 studenti mobilitati.

“La mobilitazione è incominciata con il Tassa Zero, ma, con il tempo, ci siamo resi conto che questa è una causa nazionale, giacché la Legge Fame Zero definanzia programmi che aiutavano i settori più vulnerabili della società”, ha dichiarato Marisol Pérez, del Centro degli Studenti di Medicina-UNA e membro del Gruppo di Articolazione delle Università Nazionali e Pubbliche, in un dialogo con La tinta.

Non ci sono fondi sicuri in un paese dove l’unica realtà quotidiana di bambine, bambini e adolescenti è studiare in aule con infiltrazioni e tetti che cadono. Secondo i dati dell’anno passato di micropianificazione del Ministero dell’Educazione e della Cultura, 3.197 scuole pubbliche del paese richiedono interventi nelle aule a causa del rischio di crolli o perché si trovano in cattivo stato.

“Vogliamo porre le basi per un’attivazione del movimento studentesco e della coscienza sociale e politica degli studenti. Questo ci ha dato speranza e forza per continuare a lottare”, ha aggiunto Marisol.

Il Paraguay è uno stato deficitario senza “fondi sicuri”

Il deputato cartista, Yamil Esgaib, ha giudicato come akãne -in guaraní, significa ignorante- riferendosi agli studenti universitari che hanno rifiutato “la blindatura dei fondi” offerta dal governo per finanziare il Tassa Zero. Ma risulta impossibile pensare e, ancor più, ignorare la situazione finanziaria dello stato paraguaiano, che non solo riscuote poco -l’anno passato, ha raccolto appena il 10% del PIL nazionale-, ma che si scontra anche, secondo dati ufficiali, con una evasione fiscale tra il 20 e il 30%. Fatto che dimostra che il Paraguay, oltre all’alta corruzione e la malversazione di fondi pubblici, ha uno stato definanziato e, per placare il deficit fiscale, ricorre all’indebitamento e alle tasse sui servizi.

Sempre più è maggiore la proporzione di bilancio che viene destinato al pagamento dei servizi del debito, che solo nel 2024 ha rappresentato il 12% del Bilancio Generale della Nazione. Le entrate genuine dello stato -come entrate tributarie, doganali e dividendi delle imprese pubbliche- sono scarse, per cui l’unica disponibilità reale di capitale è la rendita elettrica e la compensazione delle binazionali, essendo Itaipú la più rilevante. Così lo ha dimostrato il bilancio del 2024, che ha contato solo sul 34% di copertura con risorse genuine dello stato. La Fonte 10 non garantirebbe la gratuità perché dipende da quello che lo stato riscuote, mentre, da parte sua i governativi hanno un’imperante necessità di disporre di risorse per mantenere la loro struttura clientelare, dopo le sanzioni degli Stati Uniti al Gruppo Cartes.

La crisi di credibilità del governo genera unità di studenti e lavoratori

Dopo la grande mobilitazione del 16 e 17 aprile, il gabinetto della presidenza ha convocato i rappresentanti studenteschi di tutte le università pubbliche per formare un “tavolo di dialogo”, che è stato realizzato venerdì scorso nel Porto di Asunción con la capa di gabinetto, Lea Giménez, e il viceministro dell’educazione superiore, Federico Mora. Il presidente Santiago Peña non ha partecipato perché era al forum Llao Llao con impresari alleati di Milei.

Julieta Rojas, studentessa della Facoltà di Scienze Economiche dell’UNA, ha segnalato che il governo cerca di dare una soluzione ai problemi di amministrazione e corruzione a scapito dei programmi sociali invece di migliorare i controlli per l’efficacia della spesa pubblica. Vogliamo una Legge che copra tutto, non vogliamo togliere fondi a nessuno, non vogliamo più che ci inimichino con la cittadinanza con un discorso polarizzante”, ha sentenziato la delegata studentesca durante il suo intervento.

Dopo sei ore di discussioni, il tavolo di dialogo è terminato con la firma di un documento di impegno con il quale il governo si impegna a formare tavoli di lavoro con rappresentanti studenteschi per cercare soluzioni partecipative per il finanziamento dei programmi che sono rimasti fuori. Le dimostrazioni di superbia e sottostima da parte di alte autorità è servita solo ad aumentare la sfiducia manifestata da gran parte della popolazione. “Il rullo compressore cartista” -come sono conosciuti i parlamentari governativi- sta approvando, senza dibattito, misure di aggiustamenti nonostante la grande resistenza nelle strade, come si vide nel dicembre del 2023 con la Legge di Sovrintendenza delle Pensioni quando i sindacati dei lavoratori e le associazioni dei pensionati ricevettero il sostegno di associazioni studentesche per affrontare il cartismo nelle strade. Questa volta, lavoratori e pensionatx organizzatx hanno offerto la loro solidarietà agli studenti durante le settimane di scioperi, occupazioni e marce.

La resistenza studentesca continuerà nelle diverse unità accademiche con diverse manifestazioni di lotta. Alcune facoltà dell’UNA hanno annunciato questo fine settimana che riprenderanno le loro attività da lunedì 22, mentre le occupazioni continuano in altre unità accademiche. La risposta alle nuove misure di aggiustamento e taglio dei diritti è l’articolazione tra dirigenti studenteschi e dirigenti sindacali che continueranno ad unificare rivendicazioni che permettano di inclinare la bilancia verso la protezione dei diritti.

Immagini: Daniel Ñamandú.

22 aprile 2024

La tinta

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Claudia Colmán y Matías Alonso, Masivas manifestaciones estudiantiles en Paraguay para defender la gratuidad de la educación superior, pubblicato il 22-04-2024 in La tintasu [https://latinta.com.ar/2024/04/22/manifestaciones-paraguay-educacion-superior/] ultimo accesso 26-04-2024.

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