Colombia: Lo “sciopero armato” del Clan del Golfo fa 6 morti e 180 veicoli attaccati in meno di una settimana


Tre delle vittime erano membri della forza pubblica.

Le autorità colombiane hanno confermato 6 morti e 180 veicoli attaccati, la maggioranza incendiati, come risultato dello “sciopero armato” che il Clan del Golfo ha iniziato mercoledì scorso dopo la cattura e l’estradizione negli USA del suo ex capo, Dairo Antonio Úsuga David, conosciuto come “Otoniel”.

Sono stati riportati fatti violenti in 95 municipi di 10 dipartimenti e, secondo gli ultimi rapporti, 3 delle vittime erano membri della forza pubblica.

Allo stesso tempo, la Polizia Nazionale ha informato che per il momento sono stati catturati 92 sospetti che sarebbero coinvolti nei fatti: 21 di questi arresti sono stati fatti a seguito di un ordine giudiziario e 71 in flagranza.

Sabato il presidente della Colombia, Iván Duque, ha annunciato la creazione di “una cellula del blocco specializzato di ricerca” per catturare i capi del Clan del Golfo, “Siopas” e “Chiquito Malo”. Ha, inoltre, offerto una ricompensa di 5.000 milioni di pesos (1,2 milioni di dollari) per informazioni che permettano il loro arresto.

In allarme per più di 125 attacchi di paramilitari durante lo sciopero armato in Colombia

Il dipartimento dell’Antioquia è quello che registra più fatti di violenza con 62 casi.

Questa domenica l’Istituto di Studi per lo Sviluppo e la Pace (Indepaz) ha messo in allarme perché lo sciopero armato decretato dal gruppo paramilitare, Autodifese Gaitaniste della Colombia (AGC), ha dato come risultato 127 azioni violente in vari dipartimenti del paese.

Secondo Indepaz, lo sciopero armato paramilitare avviene in dieci dipartimenti e almeno 73 municipi sono stati colpiti, “in per lo meno 67 municipi sono apparse scritte delle AGC”, mettono in allarme.

Il dipartimento dove si sono presentate più azioni violente è l’Antioquia con 62 casi, seguito dal Bolívar con 22, il Sucre con 10, il Magdalena con 8 casi, mentre il Santander e il Córdoba presentano rispettivamente 5 e 3 casi.

I fatti più comuni perpetrati da questa organizzazione paramilitare sono: incendio di veicoli (56 azioni), restrizione della mobilità e del commercio (36), omicidi (4), minacce a dirigenti sociali (2), minacce ad emittenti e giornalisti (3 azioni), attacchi a commercianti (5), attacchi alla Polizia (5).

Anche se il presidente Iván Duque ha minimizzato il potere di questo gruppo paramilitare, la realtà è che ha esteso il proprio dominio nei territori minacciando le comunità. Allo stesso tempo, le organizzazioni sociali chiedono all’Esecutivo azioni concrete, dato che quando manifestano i giovani la Polizia e l’Esercito scendono nelle strade a reprimere, ma le AGC da tre giorni fanno uno sciopero armato e ancora non c’è un controllo governativo dei dipartimenti.

La situazione umanitaria in Colombia è drammatica, Indepaz riporta che nel corso di quest’anno sono stati assassinati 70 dirigenti sociali e 18 ex combattenti, accolti nell’Accordo di Pace, inoltre sono stati perpetrati 37 massacri.

8 maggio 2022

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Colombia. El ‘paro armado’ del Clan del Golfo deja 6 homicidios y 180 vehículos atacados en menos de una semana” pubblicato il 08-05-2022 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2022/05/08/colombia-el-paro-armado-del-clan-del-golfo-deja-6-homicidios-y-180-vehiculos-atacados-en-menos-de-una-semana/] ultimo accesso 09-05-2022.

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