Un uomo è stato arrestato nelle ultime ore accusato di essere uno degli autori dell’attacco contro l’ufficio della vicepresidente Cristina Kirchner, durante le mobilitazioni di giovedì scorso di fronte al Congresso. Si tratta della seconda persona arrestata per questo fatto e fa parte degli otto sospettati identificati dagli investigatori.
Il detenuto è stato identificato come Jaru Alexander Carrero Rodríguez, di nazionalità venezuelana. L’arresto del sospettato, di 29 anni, ha avuto luogo nel distretto bonaerense di San Isidro, in via Güemes, località di Acassuso.
Nonostante ciò, amici di Carrero Rodríguez affermano che non c’era alcuna relazione con gli incidenti del passato giovedì di fronte al Congresso, poiché quel giorno non era lì.
In questo senso, aggiungono che da tempo il giovane venezuelano veniva perseguitato dalla polizia. Sempre secondo le medesime fonti, ieri notte si era reso conto che lo seguivano e poi è stato fermato dalla polizia per verificare dei precedenti della sua auto, secondo quanto hanno informato. Nonostante ciò, è stato arrestato ed è stato accusato di aver attento contro l’ufficio della vicepresidente Cristina Kirchner.
Il suo arresto è avvenuto prima di altre perquisizioni che sono state effettuate nel suo domicilio, situato nel distretto di Florencio Varela, e in un locale del settore del Movimento Teresa Rodríguez, anche questo situato in quel distretto del conurbano sud.
La procedura è stata effettuata dalla Polizia Bonaerense, nonostante che l’indagine fosse a carico della Polizia della Città. Nel luogo sono stati sequestrati diversi elementi utilizzati durante la manifestazione di fronte al Congresso contro l’accordo con il FMI.
È stato chiesto l’arresto di Roberto Martino
Il dirigente del Movimento Teresa Rodríguez sarebbe uno degli 8 identificati per il lancio di pietre nell’ufficio della vicepresidente durante il dibattito sull’accordo con il FMI.
È stato sollecitato l’arresto di Roberto “El Negro” Martino, dirigente del movimento sociale Teresa Rodríguez (MTR), che sarebbe stato uno degli otto identificati nell’attacco all’ufficio della vicepresidente Cristina Fernández de Kirchner.
“Se io fossi Martino, non mi metto a disposizione di questa giustizia, che mi cerchino e che mi acchiappino, non so che farà Martino”, ha dichiarato Perfil Eduardo “Negro” Soares, presidente dell’Associazione degli avvocati.
L’obiettivo della procura è inventare contro di lui un’accusa, mettere su una causa affinché non possano essere scarcerati.
La causa
Secondo Soares, “la causa inizia con la detenzione di Oscar Santillán (membro del MTR), all’inizio lo si accusa dei delitti di danni, incendio, attentato e resistenza all’autorità”. Nonostante ciò, l’avvocato ha chiarito che Santillán “non è accusato del lancio di pietre all’ufficio della vicepresidente né della bomba molotov” che ha ferito un poliziotto della Città e che la Giustizia “non ha elementi che convalidino che possa essere coinvolto in uno di questi fatti e nemmeno Martino”.
“Questi delitti non prevedono il carcere, perché la pena sarebbe di 3 anni o meno di prigione dato che non hanno precedenti”, ha dichiarato Soares, che ha spiegato che la procura a carico della causa ha chiesto la prigione preventiva e gli ha aggiunto una nuova accusa: associazione illecita. “L’obiettivo della procura è inventare una causa, mettere su una causa affinché non possano essere scarcerati”, ha denunciato Soares.
“Associazione illecita è un delitto che si imputa ad una persona che appartiene ad un’organizzazione, ad una banda, un collettivo che ha per obiettivo di fare determinati delitti”, ha ripetuto il presidente dell’Associazione degli Avvocati, che ha chiarito che “lì l’associazione illecita sarebbe il MTR Histórico che è guidato da Roberto Martino, un’organizzazione che è da 20, 30 anni nella politica argentina, che ha una personalità giuridica, il cui dirigente è Roberto Martino, un individuo molto conosciuto nella politica argentina, di un’organizzazione sociale o piquetera”.
“Accusare di associazione illecita è qualcosa che non si vedeva da anni, accusare di associazione illecita un individuo che tira pietre? Che appartiene ad un’organizzazione sociale? Questo hanno fatto i procuratori e i giudici macristi, del governo della città”, ha denunciato Soares.
A partire dall’accusa di associazione illecita, ha spiegato l’avvocato, sono cominciate le perquisizioni nei locali del MTR, che è ciò che stanno facendo ora, e la richiesta d’arresto di Roberto Martino come suo capo”.
Nelle ultime ore, hanno arrestato un altro membro del medesimo movimento, accusato di essere uno degli autori dei danni nell’ufficio. Si tratta di Jaru Alexander Carrero, di nazionalità venezuelana, che è stato arrestato dopo le perquisizioni nella località bonaerense Gobernador Costa, nel settore di Florencio Varela.
Chi è Roberto Martino
Roberto Martino è un dirigente storico del Movimento Teresa Rodríguez. Fu detenuto nel Carcere Penale di Marcos Paz, accusato di aver organizzato uno “sputtanamento” nel 2009, quando il Governo della Città invitò a festeggiare il 61° anniversario dello Stato di Israele, alle porte dell’ambasciata.
Allora, Martino -che non era presente- fu accusato di essere “l’organizzatore dello “sputtanamento”, di incitare all’odio contro un gruppo di persone a causa della loro religione, nazionalità o idee politiche, possesso illegittimo di arma da guerra, possesso di materiale infiammabile e possesso di una carta d’identità autentica altrui”. Fu latitante per quasi 6 mesi e fu arrestato il 4 maggio 2010.
Comunicato del Coordinamento per il Cambiamento Sociale:
Basta criminalizzare i movimenti sociali. Rifiutiamo la persecuzione verso i compagni del MTR Histórico
Come Coordinamento per il Cambiamento Sociale solidarizziamo con i compagni del Movimento Teresa Rodríguez MTR-Histórico, accusati di associazione illecita e perseguitati con una richiesta d’arresto di alcuni suoi membri, tra cui il dirigente Roberto Martino.
Una volta di più la violenza statale si scatena brutalmente contro i lavoratori. Le perquisizioni ai locali sono state fatte come una spietata e feroce caccia verso di noi che abbiamo manifestato il passato giovedì 10 marzo contro l’accordo con il FMI, che sosteniamo e affermiamo che sia una truffa e porterà solo maggiori livelli di povertà al nostro popolo.
Con questa medesima convinzione scendiamo nelle strade per opporci ad ogni tentativo di silenziare le legittime voci che giorno dopo giorno denunciano il saccheggio, gli aggiustamenti e la precarizzazione che subisce la classe lavoratrice a seguito delle decisioni del Governo e delle imprese.
Accompagnamo le organizzazioni e i movimenti in lotta, e ci mettiamo a disposizione dei compagni di fronte a tanta arbitrarietà.
Basta repressione e messa sotto processo della protesta sociale!
Organizzarsi non è un delitto!
Il debito è con il popolo, non con il FMI!
15 marzo 2022
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Argentina. La cacería: detienen un militante del MTR-Histórico y hay orden de captura contra el líder de esa organización social, Roberto Martino” pubblicato il 15-03-2022 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2022/03/15/argentina-la-caceria-detienen-un-militante-del-mtr-historico-y-hay-orden-de-captura-contra-el-lider-de-esa-organizacion-social-roberto-martino/] ultimo accesso 18-03-2022. |