Lo ha annunciato il capo della Polizia che ha aggiunto che ci sono due detenuti. Cresce l’incertezza.
“Quattro mercenari sono morti, due messi sotto nostro controllo. Tre poliziotti che erano stati presi come ostaggi sono stati recuperati”, ha detto il direttore generale della polizia haitiana, Leon Charles, in un comunicato televisivo.
Questo ha dichiarato mercoledì la polizia, che ha detto che le sue forze stanno effettuando un’operazione nella capitale, Port-au-Prince.
Stranamente ora si dice qualcosa che all’inizio del giorno nessuno immaginava ed è che la polizia ha immediatamente inseguito i membri del commando dopo l’attacco armato contro Moise e sua moglie, che è sopravvissuta, nella loro residenza di Port-au-Prince, all’alba di mercoledì. Sembra molto strano, e questo è stato commentato da alcuni analisti, che la polizia haitiana abbia avuto una così pronta reazione quando non ha potuto rendersi conto di un’operazione di una tale portata come quella che è costata la vita a Moise.
D’altra parte, il Primo Ministro di fatto, Claude Joseph, ha detto in una dichiarazione realizzata mercoledì notte: “Gli USA ci offrono una volta di più il loro appoggio, parliamo di elezioni, parliamo di sicurezza, parliamo di accordo politico”. Ad Haiti il ruolo degli USA è centrale. Attenti a questa parte della dichiarazione nella notte di mercoledì.
L’attacco contro il presidente nella sua residenza privata, in cui è rimasta ferita sua moglie, alle prime ore di mercoledì, ha sprofondato Haiti, già piagata dalla crisi, nell’incertezza.
Discrepanze tra i ministri
Claude Joseph, ha dichiarato lo stato d’assedio, ha detto che ora è responsabile del paese e ha fatto appello alla calma, mentre affermava che la polizia e l’esercito sono incaricati di garantire la sicurezza della popolazione. Nel frattempo, crescevano l’indignazione e il turbamento nella comunità internazionale. Cresceva anche lo scontento di chi mercoledì avrebbe assunto la carica di primo ministro, Ariel Henry, che non è d’accordo con le disposizioni che sta prendendo Joseph e chiede che abbandoni quanto prima il governo.
La prima dama, Martine Moise, è stata inizialmente ricoverata in un ospedale locale e dopo trasferita in aereo a Miami, dove sarà curata nell’ospedale Jackson Memorial, hanno riportato vari media statunitensi.
Moise governava per decreto Haiti, il paese più povero del continente americano, dopo che erano state rinviate le elezioni legislative previste per il 2018.
Negli ultimi mesi sono aumentati, inoltre, i sequestri estorsioni, riflesso della crescente influenza delle bande armate nel paese caraibico.
Moise affrontava una forte opposizione da parte di settori della società che consideravano il suo mandato illegittimo. Negli ultimi quattro anni il paese ha avuto sette primi ministri.
Ed era previsto che Joseph fosse sostituito questa settimana dopo tre mesi di incarico.
Port-au-Prince paralizzata
Dopo l’annuncio dell’attentato a Moise, secondo dei testimoni, tutte le attività, i commerci e i trasporti si sono paralizzati a Port-au-Prince e nelle altre città.
Le strade della capitale questo mercoledì erano calme, senza una presenza rafforzata della polizia o delle forze di sicurezza.
Il presidente statunitense, Joe Biden, ha condannato con un comunicato “l’atto atroce” e ha inviato i suoi “più sinceri auguri per il recupero della prima dama Moise”.
Il Dipartimento di Stato statunitense ha ribadito, intanto, il suo appello ad effettuare le elezioni legislative e presidenziali previste ad Haiti per quest’anno, che già avevano chiesto anche il Consiglio di Sicurezza dell’ONU e gli USA.
Hanno manifestato anche la propria ferrea condanna il Regno Unito, la Francia, la Spagna e numerosi paesi dell’America Latina.
Il capo della diplomazia dell’Unione Europea, Josep Borrell, ha messo in allerta sul rischio di destabilizzazione e di una spirale di violenza in Haiti.
Il Consiglio di Sicurezza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha detto di essere “profondamente costernato” e che giovedì effettuerà una riunione d’emergenza per affrontare la situazione.
Mentre l’Organizzazione degli Stati Americani (OEA) ha dichiarato il proprio appoggio alla democrazia ad Haiti condannando energicamente l’assassinio, dopo una sessione virtuale straordinaria del suo Consiglio Permanente.
L’ambasciatore di Haiti a Washington, Bocchit Edmond, ha detto che gli autori del omicidio erano mercenari “professionisti” che si sono fatti passare per agenti degli Stati Uniti e probabilmente erano già fuggiti dal paese.
“È stato un attacco ben pianificato ed erano professionisti”, ha detto Edmond ai giornalisti. “Abbiamo un video e crediamo che fossero dei mercenari”.
Molteplici crisi
Moise, un ex imprenditore che fece vari affari nel nord del paese, da dove era originario, fece irruzione sulla scena politica nel 2017 con un messaggio di ricostruzione.
Fece una campagna elettorale con promesse populiste, ma ha mantenuto la retorica anche dopo essere stato eletto nel febbraio del 2017.
L’estensione del suo mandato si è trasformata in una fonte di scontro politico. Moise diceva che il suo governo durava fino al 7 febbraio 2022, ma altri affermavano che terminava il 7 febbraio 2021.
Il disaccordo sorse perché Moise fu eletto in una votazione annullata per frode e un anno dopo tornò a vincere le elezioni.
Senza parlamento, la crisi del paese si acutizzò nel 2020 e portò Moise a governare per decreto, fatto che ravvivò la sfiducia verso la sua persona.
Elezioni rinviate
Lunedì, Moise aveva annunciato la nomina di un nuovo primo ministro, Ariel Henry, di 71 anni, che aveva partecipato alla lotta al coronavirus ad Haiti e precedentemente aveva occupato incarichi di governo nel 2015 e 2016 come ministro degli Interni e, dopo, degli Affari Sociali e del Lavoro.
Fu anche membro del gabinetto del ministro della Sanità tra il giugno del 2006 e il settembre del 2008. Successivamente divenne capo gabinetto, carica che occupò fino all’ottobre del 2011.
Moise aveva incaricato Henry “della formazione di un governo di ampia base” per “risolvere il flagrante problema dell’insicurezza” e di lavorare “alla celebrazione di elezioni generali e del referendum”.
Nonostante fosse vicino all’opposizione, la nomina di Henry non è stata ben ricevuta tra le sue fila, che hanno continuato a chiedere le dimissioni del presidente.
7 luglio 2021
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Haití. Jefe de Policía anunció que fueron perseguidos y asesinados cuatro presuntos integrantes del comando que atentó contra Jovenal Moise /Hay dos detenidos / Crece la incertidumbre” pubblicato il 07-07-2021 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2021/07/07/haiti-jefe-de-policia-anuncio-que-fueron-perseguidos-y-asesinados-cuatro-presuntos-integrantes-del-comando-que-atento-contra-jovenal-moise-hay-dos-detenidos-crece-la-incertidumbre/] ultimo accesso 09-07-2021. |