MST: “Siamo in piedi e disposti a contribuire alla legittima sollevazione delle masse”


Nella “Lettera al popolo brasiliano”, i senza terra affermano il proprio impegno ad occupare i latifondi del campo e della città.

“Riaffermiamo il nostro impegno con la terra, con la vita, garantendo cibo salubre per tutto il popolo”, dice una parte del testo divulgato questo sabato (25) dal coordinamento nazionale del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra (MST).

La “Lettera al popolo brasiliano” è stata scritta dopo l’incontro realizzato a Sarzedo, nello stato di Minas Gerais, e denuncia attacchi del governo di Jair Bolsonaro (senza partito) alla sovranità dei popoli, mettendo in evidenza in particolare la proposta di regolarizzazione della proprietà agraria che, secondo il Movimento, “vuole consegnare 70 milioni di ettari di terre pubbliche, specialmente nell’Amazonia, a chi ha deforestato, distrutto, evaso imposte e ha assassinato popoli”.

“Bolsonaro legittima l’azione dei sicari contrattati dall’agro-affare, autorizza lo sterminio, deforesta la selva e distrugge la biodiversità. Tutto per espandere la frontiera agricola, l’attività mineraria e i profitti delle imprese transnazionali. Difendere l’Amazonia è difendere il Brasile, i popoli, i loro territori, la vita e l’ambiente”.

Nel testo, il MST riafferma la propria missione con la Riforma Agraria, contro la cancellazione dei diritti del popolo brasiliano, in difesa dell’ambiente e della sovranità nazionale e si pone al lato della “giusta lotta del popolo per la propria liberazione e per un vita senza la perversa logica dell’accumulazione dell’agro-affare e dell’attività mineraria”.

Leggi la Lettera completa:

Dalle terre non riconosciute e ribelli del Minas Gerais, e solidali con le famiglie delle vittime della Vale a Mariana e Brumadinho, il Coordinamento Nazionale del Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra, riunitosi a gennaio 2020, riafferma il proprio impegno con l’organizzazione popolare, la lotta per la Riforma Agraria e la trasformazione sociale.

Testimoniamo qui, in queste terre, l’aggressione del capitale ai beni della natura e alle condizioni di vita del popolo, generando la morte di persone, fiumi, piante e ogni biodiversità, come pedaggio all’accanimento del proprio incontrollabile lucro. Siamo qui per riaffermare la giusta lotta del popolo per la propria liberazione e per una vita senza la perversa logica dell’accumulazione dell’agro-affare e dell’attività mineraria.

Il capitale, in profonda crisi, impone ai popoli del mondo disoccupazione, fame, diminuzione dei diritti sociali, precarizzazione del lavoro, violenza, sterminio, privatizzazioni, distruzione dell’ambiente, espropriazioni, saccheggio dei beni naturali e delle risorse strategiche. Promuove guerre di ogni tipo e minaccia l’esistenza umana, sia per il suo progetto distruttivo della natura, ma anche per la sua agenda ultraliberale che accentua la disuguaglianza sociale e aumenta i privilegi della classe dominante.

Questo progetto di morte è neofascista, odia la democrazia e la partecipazione popolare. Produce governi di estrema destra e stati servizievoli degli interessi dei più ricchi. Promuove golpe, destabilizza economie e incita al caos sociale.

In Brasile, il governo di Bolsonaro consegna il paese agli interessi degli Stati Uniti, le nostre terre agli stranieri e fa fallire l’economia nazionale a detrimento del capitale. Attenta contro la sovranità dei popoli e i beni naturali esistenti. Bolsonaro è un amministratore del progetto di potere delle élite, agisce sotto tutela militare, in complicità con una parte significativa del Potere Giudiziario e del Congresso, governa con le milizie e con i corrotti.

Impone la paura, disprezza la Costituzione e pratica il terrorismo di stato contro i popoli, specialmente indigeni, neri, donne e LGBT.

Nel campo, promuove la regolarizzazione del crimine di grilagem* e vuole consegnare 70 milioni di ettari di terre pubbliche, specialmente nell’Amazonia, a chi ha deforestato, ha distrutto, ha evaso imposte e ha assassinato popoli. Vuol premiare chi si autodichiara padrone di terre dei brasiliani e delle brasiliane rubate.

Bolsonaro legittima l’azione dei sicari dell’agro-affare, autorizza lo sterminio, deforesta la selva e distrugge la biodiversità. Tutto per espandere la frontiera agricola, l’attività mineraria e il lucro delle imprese transnazionali. Difendere l’Amazonia è difendere il Brasile, i popoli, i loro territori, la vita e l’ambiente.

Il nostro dovere è agire sulle contraddizioni di questo progetto delle élite, perché non ha soluzioni per i principali problemi che colpiscono il popolo brasiliano. Dobbiamo mobilitarci di fronte allo smantellamento dei diritti sociali, lavorativi e della previdenza sociale. Di fronte alla generalizzazione della violenza, delle persecuzioni e degli assassinii di lottatori e lottatrici. Dobbiamo indignarci di fronte all’avvelenamento di massa del popolo attraverso il cibo e l’acqua, promosso dall’agro-affare.

Ci impegnamo ad occupare i latifondi del campo e delle città. A lottare per i diritti sociali e a non permettere arretramenti nelle conquiste. Siamo in piedi e disposti a contribuire alla legittima sollevazione delle masse popolari.

Riaffermiamo il nostro impegno con la terra, con la vita, garantendo cibo salubre per tutto il popolo. Difendiamo un Progetto Popolare per il Brasile. Continueremo a lottare in difesa della Sovranità Nazionale e Popolare.

Solidarizziamo con tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta del mondo. Rifiutiamo i golpe e gli interventi. Difendiamo la legittima sovranità dei popoli.

Staremo nelle strade con le donne, con la gioventù, con gli insegnanti, le insegnanti e con la classe lavoratrice. Facciamo appello al popolo brasiliano a lavorare per le battaglie necessarie, a mantenere permanente la lotta e a costruire una società giusta ed egualitaria Una società socialista!

Lottare, Costruire una Riforma Agraria Popolare!

Coordinamento Nazionale del MST

Sarzedo, 25 gennaio 2020

* Falsificazione di documenti per ottenere la proprietà di terre.

27 gennaio 2020

Brasil de Fato

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
MST: “Estamos en pie y dispuestos a contribuir con el legítimo levante de las masas” pubblicato il 27/01/2020 in Brasil de Fato, su [https://www.brasildefato.com.br/2020/01/28/mst-estamos-en-pie-y-dispuestos-a-contribuir-con-el-legitimo-levante-de-las-masas/] ultimo accesso 10-02-2020.

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