Comunità Puel Willi Mapu

Noi mapuche, che viviamo e che il 1° agosto ci avviciniamo al Pu lof de Cushamen vogliamo esprimere il nostro più energico rifiuto della creazione, proiezione e diffusione del documentario “Il cammino di santiago”. Perché consideriamo che una volta di più si sta usando la lotta del nostro popolo e in questo caso il nome, la vita e la memoria del compagno Santiago Maldonado per dirimere controversie di partito con il governo di turno.

Vogliamo rendere chiaro che non condividiamo nessun pensiero con questo governo macrista, con nessun partito politico né con il precedente governo kirchnerista. Governo che a suo tempo non ha dubitato nel negarci l’identità di popolo preesistente reprimendo comunità, incarcerando fratelli mapuche, che è responsabile di tante scomparse forzate come quella dei nostri fratelli CALFULLANCA di Cholila.

Forse si sono già dimenticati che Cristina Fernández de Kirchner ha creato la legge antiterrorismo? Legge che serve ai governi per mettere sotto processo e incarcerare gli attivisti sociali e i mapuche che reclamano per le terre, rafforzando così l’idea del nemico interno, tacciandoci di essere dei terroristi.

Non crediamo a questo stato argentino, non crediamo alle sue leggi, rifiutiamo il modo d’agire delle sue forze di polizia verso il nostro popolo.

Chiediamo rispetto per il compagno Santiago, rispetto per la sua memoria e la sua lotta. Lo stregone è anarchico e condivideva ideali della lotta e della resistenza del nostro popolo. Santiago era giunto al Pu lof in resistenza di Cushamen cosciente e convinto di chiedere la libertà del longko Facundo Jones Huala. Lui condivise i suoi ultimi momenti con gente che lotta per la difesa del territorio, facendo uso dell’autodifesa incappucciandosi.

Non pretendano con questo titolo che gli hanno posto, “Il cammino di santiago”, di renderlo un martire. Quel cammino è in Europa, dove dei cristiani vanno a pregare affinché gli sia concesso qualcosa. Noi non preghiamo nulla, non chiediamo nulla. Esigiamo la restituzione delle terre e il riconoscimento della nostra preesistenza.

A tutta questa gente che oggi si trova qui angosciata, commossa per quello che ha passato Santiago, domandiamo dove stavano quando scendevamo in ogni corteo per chiedere la sua riapparizione? A tutta questa gente commossa domandiamo, li ha commossi realmente l’assassinio di Rafael Nahuel? Mentre vegliavano il corpo di Santiago, gli albatros lo assassinavano alle spalle. Domandiamo che fanno quando ci mobilitiamo chiedendo la libertà di alcuni dei nostri prigionieri? Che pensano quando vedono qualcuno vestito di nero o incappucciato, che si difende con le pietre dai proiettili assassini? Perché tutto questo e molto di più, era e sarà lo stregone e il nostro popolo millenario mapuche: lotta, ribellione e coraggio di fronte al wingka oppressore.

Ora risulta che vanno nelle comunità volendo sapere che fanno, come sopravvivono, come resistono. Se dopo questo governo ci seguiranno cadendo come caracarà affamati.

Basta! Non compriamo più specchietti colorati! Non abbiamo più la loro croce sacra piena di sangue dei nostri antenati che non accettarono la loro chiesa. Non ci rappresentano, né ci rappresenteranno mai!

VIVA LA LOTTA DEL NOSTRO POPOLO MAPUCHE! LIBERTÀ TOTALE E NON ESTRADIZIONE DEL LONGKO FACUNDO JONES HUALA!

LIBERTÀ PER RUPERTO JARAMILLO! PER TUTTI I PRIGIONIERI POLITICI MAPUCHE!

CHIAREZZA SULLA SCOMPARSA DI GENARO E CRISTIAN CALFULLANCA!

PER LA MEMORIA DEI NOSTRI ANTENATI ASSASSINATI!

PER LA MEMORIA DEL WEICHAFE RAFAEL NAHUEL! MAPUCHE ASSASSINATO!

PER LA MEMORIA DI SANTIAGO MALDONADO! ANARCHICO ASSASSINATO DALLO STATO!

FUORI I LATIFONDISTI DAL PUEL WILLIMAPU!

MARICIWEW! MARICIWEW!

MARICIWEW!

MARICIWEW!

*DOCUMENTO LETTO ALL’INIZIO DELLA PROIEZIONE DELLA PELLICOLA “EL CAMINO DE SANTIAGO” NELL’ISTITUTO DI FORMAZIONE DOCENTE DI EL BOLSÓN.

12 agosto 2018

Comunità Puel Willi Mapu

13 agosto 2018

Agencia de la Calle