Durante lo sgombero nel cortile della scuola, Forze Speciali si sono scontrate con gli studenti dell’istituto, fatto che è stato registrato e viralizzato dalle reti sociali, risvegliando critiche di diversi settori.

Giovedì scorso, Forze Speciali dei Carabinieri sono entrate nell’Istituto Nazionale per effettuare lo sgombero dell’occupazione che gli alunni stavano realizzando. Attraverso le reti sociali, sono stati diffusi dei video nei quali si osserva la violenta azione effettuata dagli uomini in divisa.

Dopo che si è conosciuta la situazione, il colonnello Eduardo Grandón, sottoprefetto della Prefettura Centrale, ha affermato che gli attacchi sono stati iniziati dagli alunni dell’Istituto Nazionale e, secondo la sua opinione, le Forze Speciali hanno agito secondo e autorizzati dalla legge.

Grandón ha, inoltre, confermato che sarebbero dieci gli arrestati per i disordini e due gli uomini in divisa feriti negli scontri.

Verso mezzogiorno di giovedì scorso, i membri delle Forze Speciali dei Carabinieri sono violentemente entrate nell’Istituto Nazionale e si sono scontrate con gli studenti all’interno dell’istituto. L’incursione della polizia militare ha lasciato un saldo di 10 arresti, otto dei quali sono minori d’età, e più di 20 feriti.

L’azione repressiva è iniziata al di fuori del cortile, nonostante ciò, i funzionari di polizia sono saliti sulle inferiate per effettuare la propria azione repressiva. Così lo ha descritto un procuratore alla radio Bío Bío: “C’erano le prove, mentre la polizia attraversa le inferiate, salendoci con i blindati e tirando gas lacrimogeni”.

Con la loro rude azione, i membri dei Carabinieri hanno lanciato gas lacrimogeni e anche una sedia appartenente alla mobilia dell’Istituto Nazionale.

24 maggio 2018

tratto da Radio UChile (Sofía Navarro) / El Ciudadano

Resumen Latinoamericano