I familiari di Matías Catrileo rifiutano un indennizzo da parte del fisco


Il 20 gennaio, la Corte d’Appello di Santiago ha comunicato la sua decisione di confermare la sentenza del Secondo Tribunale Civile di Santiago, che condanna il Fisco per l’assassinio di Matías Catrileo, stabilendo la responsabilità dello stato per il suo assassinio.

Mediante un comunicato pubblico Mónica Quezada e Catalina Catrileo, hanno reso noto il loro rifiuto del pagamento dell’indennizzo che è stato ordinato al fisco. “Gli indennizzi che i tribunali di giustizia ordinano al Fisco di pagarci non riparano il dolore e la rabbia che ha significato la morte di Matías”, annunciano. La sorella e la madre di Matías Catrileo hanno aggiunto che una volta che la sentenza sarà passata in giudicato informeranno su come procederanno e allo stesso tempo hanno dichiarato che la loro decisione è personale, e che rispettano “le famiglie delle vittime di violazioni dei diritti umani che hanno ricevuto questo tipo di riparazioni. Ma per noi questo denaro è macchiato con il sangue di Matías e non possiamo riceverlo”.

Nel comunicato hanno ricordato che nel caso della morte di Matías non c’è ancora giustizia. “L’autore materiale dell’assassinio di nostro figlio e fratello, ha ricevuto una condanna che oggi gli permette di essere tranquillamente in libertà. Questa sentenza della Corte d’Appello di Santiago, viene solo a confermare la nostra posizione: è lo stato, e le sue autorità, il responsabile della violenza che sta aggredendo il popolo mapuche, producendo morti come quella di Matías”.

 

A seguire si riproduce il comunicato:

Comunicato Pubblico

Riguardo la sentenza della Corte d’Appello di Santiago, nella causa 6247-2014 recentemente fatta conoscere, comunichiamo quanto segue:

  1. L’unico obiettivo di questa azione giudiziaria è stato dimostrare che la responsabilità per l’assassinio di nostro figlio e fratello, il 3 gennaio dell’anno 2008, è lo Stato del Cile. Sebbene fu Ramírez, caporale 2° dei Carabinieri, che sparò a Matías alle spalle, sono lo stato e le sue autorità, inclusa l’allora Presidente Bachelet, i responsabili di questo crimine.
  2. Ricordiamo che mai abbiamo ricevuto giustizia. L’autore materiale dell’assassinio di nostro e fratello, ha ricevuto una condanna che oggi gli permette di essere tranquillamente in libertà. Questa sentenza della Corte d’Appello di Santiago, viene solo a confermare la nostra posizione: è lo stato, e le sue autorità, il responsabile della violenza che sta aggredendo il popolo mapuche, producendo morti come quella di Matías”.
  3. Questa disposizione non ci trova d’accordo, perché non garantisce che questi fatti non tornino ad accadere e che tutti i responsabili siano veramente castigati. Ma ci permette, come tutte le azioni che abbiamo intrapreso, di continuare a denunciare i crimini che commette lo stato contro il Popolo Mapuche.
  4. Speriamo che la sentenza di seconda istanza sia presto eseguita, e che non siano presentati ricorsi che tornino a prolungare questo processo giudiziario.
  5. Gli indennizzi che i tribunali di giustizia ordinano al Fisco di pagarci non riparano il dolore e la rabbia che ha significato la morte di Matías. Come è già stato comunicato, il nostro obiettivo con questa denuncia non era di ottenere qualche indennizzo, ma riuscire a che la giustizia, anche se in modo minimo, dichiari che lo Stato del Cile è stato il responsabile dell’assassinio di Matías Catrileo.
  6. Pertanto, comunichiamo di rifiutare questo denaro e che non ne faremo uso. Una volta che la sentenza sarà passata in giudicato informeremo come procederemo. La nostra decisione è personale, rispettiamo le famiglie delle vittime di violazioni dei diritti umani che hanno ricevuto questo tipo di riparazioni. Ma per noi questo denaro è macchiato con il sangue di Matías e non possiamo riceverlo.
  7. Respingiamo i titoli dei mezzi di comunicazione che hanno informato che riceveremo delle “somme milionarie”. Questo tipo di informazioni cercano di sporcare tanto la nostra instancabile ricerca di giustizia, come il lascito di lotta e forza che Matías ci ha lasciato.

28 gennaio 2015

Werken

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
“Familiares de Matías Catrileo rechazan indemnización por parte del fisco” pubblicato il 28-01-2015 in  Werken, su [http://werken.cl/familiares-de-matias-catrileo-rechazan-indemnizacion-por-parte-del-fisco/] ultimo accesso 30-01-2015.

 

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