Con sabotaggi e proteste la Resistenza Mapuche rifiuta la Consultazione Indegna


Vari sono stati gli atti di resistenza che si sono svolti in distinti punti del Wallmapu e che hanno l’obiettivo di rifiutare la realizzazione della cosiddetta consultazione indigena.

Da vari giorni si stanno registrando diversi atti di rifiuto dell’iniziativa del governo, tra i quali l’incendio di un capannone con più di quattromila balle di foraggio nella zona di Lincano a sud di Temuco, nella notte del 31 agosto, che è stato rivendicato con una e-mail inviata al sindaco Huenchumilla, secondo quanto ha informato Radio Biobío. Si è anche registrato un attacco alle installazioni della fondazione Pehuen nell’Alto Biobío.

Intanto oggi, nel Malleco le comunità in resistenza hanno dimostrato in diversi modi la propria opposizione alla Consultazione Indegna. Mentre nel Bajo Malleco le comunità protestavano contro la Consultazione Indegna bloccando e controllando le strade del settore, ad Ercilla un gruppo di comuneri di Temucuicui interrompevano la riunione dove avveniva la cosiddetta Consultazione. In questa ultima protesta di rifiuto sono state arrestate quattordici persone tra le quali il Lonko (capo) Victor Queipul, il Werken (consigliere, portavoce) Jaime Huenchullan e il comunero Luis Tori Quiñinao, che sono stati trasferiti nel carcere di Angol affinché domani alle 8.30 gli arresti siano formalizzati a Collipulli.

Da parte loro, il 6 settembre, giorno in cui a Nueva Imperial veniva effettuata la Consultazione, le comunità e le organizzazioni Mapuche autonome della zona hanno manifestato attraverso il comune con un corteo di massa. Il corteo è giunto fino al palazzetto dello sport Cile-Spagna dove ci sono stati momenti di tensione tra le autorità cilene e i Mapuche.

Anche a Concepción, nel frattempo, il 3 settembre, la riunione con cui si inaugurava la consultazione è stata interrotta da un gruppo di manifestanti che hanno dichiarato la propria opposizione al coinvolgimento del Popolo Mapuche in una iniziativa estranea.

D’altra parte si sono registrate altre azioni di sabotaggio che non sono state ricollegate direttamente al conflitto cileno mapuche, non essendo stato trovato alcun tipo di volantino o un altro tipo di rivendicazione, ma che potrebbero essere in relazione; si tratta dell’incendio per la seconda volta delle rovine della casa dell’agricoltore Jorge Pooley nel settore di viale Alemania a Temuco e un attacco incendiario alle installazioni radiofoniche delle radio Biobío e Punto Sette, situate nella vetta della collina Nielol a Temuco.

La Consultazione Indigena è una iniziativa del governo della Bachelet che a livello nazionale vuole raccogliere l’opinione dei dirigenti indigeni riguardo la costituzione di un ministero degli affari indigeni, tutto questo all’interno del programma di governo che vuole affrontare il conflitto cileno mapuche con maggior profondità che in precedenti occasioni.

Detta consultazione, nonostante ciò, non è vincolante ed è impostata su un programma fatto precedentemente, per cui si converte in un mero maquillage delle nuove politiche di addomesticamento, assimilazione e colonialismo del governo della Nuova Maggioranza.

08 settembre 2014

País Mapuche

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
“Con sabotajes y protestas la Resistencia Mapuche rechaza la Consulta Indignapubblicato il 08-09-2014 in País Mapuche, su [http://paismapuche.org/?p=9616] ultimo accesso 09-09-2014.

 

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