Piñera ha privatizzato i mari


La Camera dei Deputati del Cile ha approvato la Legge sulla Pesca, più conosciuta come legge Longueira. Tutto lo spettro dell’opposizione si riunisce oggi per discutere la “letra chica” (testo breve, n.d.t.).

Con 72 voti a favore, 33 contrari e 5 astensioni la Camera dei Deputati ieri ha approvato la Legge sulla Pesca in Cile e le sue modifiche, per cui ora passerà nelle mani di una commissione mista. Gli oppositori hanno alzato la loro voce in segno di allarme su quella che chiamano la “letra chica”.

Uno degli aspetti controversi della nuova legge, è che il Senato ha rifiutato che lo stato e i cileni siano padroni delle proprie risorse e in sostituzione ha aggiunto che il Cile è sovrano, rispetto a questi. A sua volta viene ceduto il 92% di queste risorse a quattro gruppi economici, che potranno vendere, negoziare, affittare e dichiararle come proprio patrimonio personale.

Il senatore Ricardo Lagos Weber ha dichiarato che “la letra chica comporta licenze di 20 anni, più altri 20 e così naturalmente per sempre”.

“Ma di più, un articolo della legge, il nuovo 26A, stabilisce che la percentuale della quota delle attuali imprese non possa diminuire più del 15% della partecipazione iniziale”, precisa il parlamentare nel mezzo di comunicazione El Mostrador.

Ieri il Governo ha sottolineato che ora è stato dato un limite di tempo di 20 anni di pesca, “come dire, smettono di essere indefiniti, come era stabilito nella legge su questa materia approvata nell’anno 1991”.

Lagos Weber commenta che prima di questa nuova Legge sulla Pesca, le licenze che erano state concesse nel 1991 “erano solo licenze”. “Queste licenze non consegnano nemmeno un solo chilo di pescato. Sono differenti dai permessi o quote di prelevamento, che stabiliscono chi e quanto si possa pescare”, chiarisce.

Queste quote di prelevamento sono state fissate nell’anno 2002, “e come dichiara espressamente l’Art. 14 della vigente legge, sono state assegnate in modo temporaneo per 10 anni”, dice.

Il parlamentare aggiunge che in origine non costituivano diritti acquisiti, mentre ora “si sta assegnando un  privilegio a un gruppo economico. Se rispettano la legge, le loro licenze, e le loro quote, si rinnovano fino all’infinito. E trasferiamo direttamente nei loro bilanci risorse valutate in centinaia di milioni di dollari”, dichiara Lagos Weber.

In cambio il Governo in comunicato ne sottolinea i benefici, annunciando che saranno migliorate “le condizioni di lavoro dei pescatori artigianali e che viene stabilito un programma sociale per i lavoratori dell’industria che comprenda formazione e borse di studio per la formazione dei figli di questi”.

Ha annunciato che lo stato si impegnerà ad incentivare il ripopolamento e la coltura di alghe nella fascia costiera e la creazione dell’Istituto di Sviluppo della Pesca Artigianale e l’Aquicoltura dell’Industria Ittica di Scala (EDEPA), nell’arco di sei mesi, quando passa per la Commissione Mista.

La nuova Legge sulla Pesca è contestata dal gruppo ambientalista Ecoceanos, perché non rispetta il certificato di sostenibilità che le si dà, perché privatizza il mare favorendo gli stessi gruppi economici che negli ultimi dieci anni hanno ridotto numerose specie marine e perché continua la pesca a strascico che distrugge il fondo marino, che ha già spianato varie zone.

Allo stesso modo, il suo direttore Juan Carlos Cárdenas sostiene che, per proteggere le risorse del mare del Cile, si vuole lavorare con 20 gruppi scientifici, sempre a carico della commissione per la Pesca, che non avranno diritto di valutare in modo indipendente.

A loro volta numerosi parlamentari hanno dichiarato incostituzionale la nuova legge che non tiene conto delle popolazioni originarie pescatrici, che sono rimaste emarginate in questo processo, e per la perdita della risorsa della pesca nelle mani di privati.

13 dicembre 2012

fonte: lagranepoca.com

tratto da Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da:
“Piñera privatizó los marespubblicato il 13-12-2012 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/index.php?option=com_content&task=view&id=3359&Itemid=1&lang=es] ultimo accesso 13-12-2012.

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