Martedì notte Asoquimbo, che raccoglie la popolazione locale ostile al megaprogetto, ha tolto i blocchi stradali che impedivano ad Impregilo l’inizio dei lavori. La deviazione del fiume Magdalena finalizzata alla costruzione della centrale idroelettrica è stata scongiurata. Enel vuole costruire la diga in un’area dove si trova una Riserva Forestale Amazzonica e terreni ad alta produttività agricola, l’energia prodotta serve a sostenere l’estrazione mineraria in altre zone.
L’accordo con il ministero dell’Ambiente prevede l’installazione di sette tavoli tematici per analizzare l’impatto della centrale idroelettrica, dell’estrazione di petrolio da parte dell’Emerald e i danni esistenti al sistema viario del dipartimento. Emgesa, impresa energetica titolare del progetto, ha annunciato che ascolterà le rivendicazioni dei danneggiati dalla diga ma che non pagherà ulteriori compensazioni, compensazioni che molti abitanti lamentano di non aver ricevuto. I tavoli sono propedeutici a una nuova riunione tra le parti (audiencia publica) che si svolgerà il prossimo 3 febbraio.
Lo scorso 3 gennaio era iniziato il blocco delle strade che conducevano alla zona del cantiere impedendo ai 1.850 dipendenti di Impregilo di iniziare i lavori, secondo l’impresa costruttrice il blocco gli è costato 3 milioni di euro. Sono state bloccate per protesta anche altre strade dipartimentali, ai blocchi hanno partecipato migliaia di contadini e abitanti della regione che si trova nel dipartimento del Huila (sudovest del Paese).
Emgesa è formata per il 37,5% da Empresa de Energia de Bogotà, per il 26,9% da Empresa Nacional de Electricidad e per il 21,6% da Endesa, la multinazionale spagnola dell’energia acquisita nel 2008 dall’Enel. L’Enel (Ente Nazionale Energia Elettrica) è per il 31% di proprietà dello Stato italiano, nettamente azionista di maggioranza visto che il secondo azionista, la banca BNP Paribas, non arriva al 3,5% delle azioni.
Impregilo, l’impresa costruttrice, è una multinazionale italiana tristemente nota per aver costruito l’ospedale regionale dell’Aquila crollato con il terremoto del 2009, la diga di Katsee in Lesotho e quella di Chixoy in Guatemala legate rispettivamente a scandali di corruzione e di complicità con il regime militare, e altre opere contestate dalle popolazioni locali in giro per il mondo. Detiene con il 75% il consorzio che si occupa della costruzione della ferrovia ad Alta Velocità Torino-Lione, contestata in Val di Susa. Il pacchetto di controllo di Impregilo, 30% delle azioni, è diviso in tre parti uguali da Autostrade per l’Italia (Gruppo Benetton), Argo Finanziaria (Gruppo Gavio) e Immobiliare Lombarda (Gruppo Fondiaria Sai).
Per approfondire abbiamo già pubblicato: Il grido di Matambo; La cattiva energia del Quimbo (I); La cattiva energia del Quimbo (II).
e il video: No alla diga Enel del Quimbo
Fonti |
Comunicado Asoquimbo, Movimento regional por la defensa del territorio, pubblicato il 8-01-2012 su [http://defensaterritorios.wordpress.com/2012/01/08/comunicado-asoquimbo-movimiento-regional-por-la-defensa-del-territorio/], ultimo accesso 19-01-2012. Suspendido paro regional, buscan salida a la crisis en el Huila, pubblicato il 19-01-2012 su [http://www.elespectador.com/noticias/soyperiodista/articulo-321871-suspendido-paro-regional-buscan-salida-crisis-el-huila], ultimo accesso 19-01-2012. |