17 in Messico, 10 in Honduras, 7 in Colombia, 2 in Ecuador, Guatemala e Brasile. Nonostante sui giornali “liberi” occidentali siano altri i paesi accusati di non rispettare la libertà di stampa. Rispetto al 2009, 32 morti, la situazione è peggiorata.
In Messico e in Colombia le morti sono spesso imputabili ai cartelli del narcotraffico, in Stati dove l’impunità è una triste realtà. Balza agli occhi il caso del piccolo Honduras, dove le motivazioni sono spesso politiche, e gli omicidi sono aumentati dopo il golpe del 28 giugno 2009.
Questo si legge nella relazione annuale della Comisión de Investigación de Atentados a Periodistas della Federación Latinoamérica de Periodistas. Di seguito riportiamo i nomi delle vittime:
Fonte |
Hernán Uribe, Eliminados 40 periodistas en seis países latinoamericanos, pubblicato il 06-01-2011 su [http://alainet.org/active/43364], ultimo accesso 09-01-2011. |