Con 36 dirigenti sindacali assassinati nel periodo trascorso dal 2009, la Colombia viene ad essere riconosciuta come il paese più pericoloso al mondo per il movimento sindacale.
Il direttore per i diritti umani della Centrale Unitaria dei Lavoratori (CUT), Luis Alberto Vanegas, ha affermato che circa 36 leader sindacali sono stati assassinati in Colombia dall’inizio dell’anno, 10 crimini in più che nel medesimo periodo del 2009.
Il dirigente operaio ha segnalato che rispetto al 2009 alla stessa data erano stati assassinati 26 leader sindacali, avendo così nel 2010 un incremento di 10 uccisioni.
Nell’anno trascorso il sindacato dell’Associazione degli Insegnanti di Antioquia (Adida) è stato il più colpito con cinque dei suoi affiliati morti a causa della violenza.
Aprile è stato il mese più violento con undici sindacalisti assassinati, seguito da gennaio e marzo con cinque.
Vanegas ha aggiunto che i volantini con minacce contro i dirigenti sindacali sono continui, specialmente da parte dei paramilitari dediti al narcotraffico come “Le aquile nere” e “Gli urabegni”.
Il rappresentante per i diritti umani della CUT ha sottolineato che “un’alta percentuale di coloro che minacciano e perseguono i sindacalisti sono gli eserciti privati dei paramilitari finanziati da impresari latifondisti”.
La Colombia è stata di nuovo nel 2009 il paese più pericoloso per il movimento sindacale, con 40 dirigenti o attivisti assassinati, nove in meno che nel 2008.
Dal 1986, quando fu fondata la CUT, la maggiore centrale operaia della Colombia, in questo paese sono stati assassinati 2.721 sindacalisti, di questi 573 dall’agosto del 2002, da quando iniziò il Governo del ex presidente Álvaro Uribe.
Notizia tratta da EFE
tradotto da Semana
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca da |
En 2010 han asesinado 36 líderes sindicales en Colombia, traducido para Semana por S., pubblicato il 14-09-2010 su [http://www.semana.com/noticias-nacion/2010-han-asesinado-36-lideres-sindicales-colombia/144573.aspx], ultimo accesso 15-09-2010. |