Perú: Mondo indigeno


“Mundo Indígena Perú” dal 9 al 14 marzo 2020

La deforestazione non si ferma. Anche se le cifre ufficiali e la misurazione di un progetto di monitoraggio registrano la riduzione della deforestazione in Perù, una cosa certa è che questo problema continua.

Così lo rivela un rapporto del quotidiano La República che riporta 140 mila ettari di bosco abbattuti durante il 2019, qualcosa meno del 2018.

Il problema sussiste a Madre de Dios, per l’estrazione mineraria associata all’allevamento. Allo stesso tempo, nuove e illegali strade danneggiano località vicine alle zone di attenuazione delle aree protette.

I rapporti del 2019 indicano che le valli dei Fiumi Apurímac, Ene e Mantaro (VRAEM) sono la zona di deforestazione più critica per il narcotraffico.

Allo stesso tempo, anche le zone orientali del Huánuco e del Ucayali sono considerate come zone di grave deforestazione.

Celerità. Le famiglie dei bambini di Pasco colpiti dalla leucemia, a causa dell’attività mineraria dell’impresa Volcan, chiedono che si implementi la rotta per il trattamento internazionale dei loro figli.

Il 10 marzo, dopo aver bloccato la strada di fronte al Ministero della Salute e subendo la repressione poliziesca, è stato permesso ai genitori di entrare nel ministero, ma la ministra non li ha ricevuti.

Il fatto è ripetitivo, nei 27 giorni durante i quali sono accampati di fronte al ministero, i genitori hanno denunciato che il governo non promuove gli impegni assunti fin dal 2018.

Dopo la protesta, il capo di Pediatria dell’Istituto Nazionale della Salute del Bambino, Daniel Koc, ha affermato che i minori saranno curati in Argentina, ma ancora non si sa quando viaggeranno.

Prevenzione nelle lingue originarie. Se il materiale informativo elaborato dal Ministero della Salute sul coronavirus non è diffuso nelle lingue originarie, potrebbero essere colpiti i diritti dei popoli indigeni.

Così ha avvisato Alicia Abanto, responsabile dell’ambiente e dei popoli indigeni della Difensoria del Popolo.

Ha puntualizzato che nonostante che il Perù  riporti già dei casi di coronavirus, detto ministero non ha ancora disposto la diffusione nelle lingue originarie del materiale di prevenzione di fronte al virus.

Abilitazione alla tracciabilità. Allo scopo di verificare l’origine legale del legname il Servizio Forestale e della Fauna Selvatica  (SERFOR) ha iniziato l’abilitazione delle comunità native nella provincia di Atalaya, región Ucayali.

L’abilitazione si effettua nell’uso e compilazione del libro delle operazioni dei titoli abilitanti, vigente dal 2 marzo, nel quadro della norma “Tracciabilità delle risorse forestali da legname”.

Il citato libro è un documento che tutte le persone naturali o giuridiche sono obbligate a portare, nel caso abbiano un permesso per utilizzare le risorse forestali in modo sostenibile.

Il libro permetterà di verificare l’origine legale del legname e di stabilire una relazione con i prodotti che giungono al mercato come pavimenti, mobili, porte, tra gli altri.

Rifiutano la decapitazione del SERFOR. Settori della società civile esprimono il proprio rifiuto del tentativo del Ministero dell’Agricoltura e dell’Irrigazione (Minagri) di cercare di indebolire le istituzioni e il governo del settore forestale.

Mediante una presa di posizione affermano che “sollecitare la rinuncia senza sostituzione” del Direttore Esecutivo del SERFOR significa “indebolire le istituzioni del settore”.

Il direttore Luis Alberto Gonzales-Zúñiga, ha denunciato che Paula Carrión Tello, viceministra delle Politiche Agrarie del Minagri, ha sollecitato la sua rinuncia, per decisione dell’Alta Direzione del Minagri.

La richiesta di rinuncia è avvenuta quando detto funzionario ha promosso dei meccanismi di tracciabilità del legname per verificare la sua origine legale nella catena di trasformazione, di commercializzazione ed esportazione.

Mala fede. Undici di tredici comunità coinvolte nella consultazione sul Lotto 200 a Ucayali hanno riaffermato di non essere d’accordo con il processo e hanno deciso di non partecipare fino a quando non saranno garantiti degli “standard minimi”.

Le comunità hanno ribadito la propria richiesta affinché il processo ritorni alla fase 3 e sia definito il piano di consultazione di dialogo e accordo con lo stato.

Alla base della controversia c’è che lo stato vuole solo consultare una proposta del Decreto Supremo di solo due articoli, mediante il quale sarebbe approvata la concessione del Lotto 200.

Fonte: SERVINDI

15 marzo 2020

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Perú. Mundo Indígena” pubblicato il 15/03/2020 in Resumen Latinoamericano, su [http://www.resumenlatinoamericano.org/2020/03/15/peru-mundo-indigena-peru/] ultimo accesso 30-03-2020.

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