Redazione Desinformémonos

Città del Messico / “Il governo del presidente Ortega non ha mostrato la minima inclinazione a mettere fine alla sua sistematica politica di violenta repressione che in meno di due mesi si è già presa più di 100 vite, con un saldo che sale ogni giorno. Se i paesi della regione ignorano la responsabilità del governo per queste atrocità, saranno complici del continuo massacro di manifestanti e civili”, ha dichiarato la direttrice per le Americhe di Amnesty International (AI), Erika Guevara.

In risposta al “Progetto di Dichiarazione di Appoggio al Popolo del Nicaragua” presentato dalle missioni permanenti degli Stati Uniti e del Nicaragua, la Guevara ha segnalato che i membri dell’Organizzazione degli Stati Americani (OEA) “non devono dare le spalle al popolo nicaraguense nel suo momento di necessità”.

Ha affermato che il vero sostegno al popolo nicaraguense significherebbe far sì che lo stato rispetti i propri obblighi internazionali sui diritti umani per garantire la verità, la giustizia e la riparazione delle vittime. “La repressione statale deve fermarsi”, ha aggiunto.

Ha spiegato che “le persone coraggiose, i difensori dei diritti umani e le organizzazioni della società civile del Nicaragua hanno bisogno molto di più di timide condoglianze e generalizzazioni” ed è un obbligo degli stati manifestare il proprio fermo impegno “a garantire che le esecuzioni extragiudiziarie e le altre gravi violazioni dei diritti umani non si ripetano e rimangano impunite”.

Le proteste in Nicaragua sono aumentate dopo che il governo del presidente Daniel Ortega aveva ordinato la repressione dei cittadini che alla fine di aprile si sono opposti alle riforme del sistema pensionistico e della previdenza sociale. Da allora, il numero di detenuti e di vittime della violenza per la repressione cresce nel paese.

5 giugno 2018

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