Articoli con tag Neoliberalismo

Argentina: Il primo sciopero generale contro Milei e lo smantellamento dello stato

Rubén Armendáriz

Javier Milei ha affrontato il suo primo sciopero generale soltanto dopo sei settimane dall’essersi insediato alla presidenza con un piano di governo che punta ad una riduzione minima dello stato, stabilendo un nuovo primato, dopo aver superato il primato di tre mesi che ostentava Fernando de la Rúa. La luna di miele dell’ultradestro Javier Milei con la società argentina ha messo allo scoperto alcuni segni di esaurimento. Prosegui la lettura »

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Ecuador: “L’opacità è una strategia di controinsurrezione”. Intervista a Raquel Gutiérrez

Ana María Morales

Nel maggio 2023 ho intervistato Raquel Gutiérrez per darci degli indizi e fungere da bussola per comprendere l’attuale situazione in Ecuador. In questo Paese, dal 2021, sono stati denunciati circa 500 assassinii nelle carceri e, allo stesso tempo, il numero di omicidi aumenta ogni giorno, soprattutto nei quartieri periferici delle città costiere come Esmeraldas e Guayaquil. Prosegui la lettura »

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Ecuador: In una settimana sono saliti a 1.500 gli arrestati

Da quando Noboa ha dichiarato che il paese vive un “conflitto interno” sono più di 1.500 i detenuti. Le Forze Armate hanno arrestato in alto mare 21 persone che trasportavano nelle loro imbarcazioni un carico sospetto di contenere tonnellate di droga. Il Consiglio della Magistratura ha nominato sette nuovi giudici specializzati nella lotta contro il crimine organizzato. Prosegui la lettura »

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Ecuador: Una guerra contro il movimento indigeno

Raúl Zibechi

Il decreto di Conflitto Armato Interno emesso dal governo di Daniel Noboa “si inscrive in modo diretto nella Dottrina dello Shock come condizione di possibilità per l’aggiustamento economico”, sostiene l’economista ecuadoriano Pablo Dávalos (https://goo.su/6c7qgp). Prosegui la lettura »

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L’Ecuador si apre all’intervento militare degli Stati Uniti

Daniel Kersffeld

La violenza e l’insicurezza che da più di un lustro imperano in Ecuador, promosse da una successione di governi di destra, ha raggiunto oggi una nuova pietra miliare, dopo che il 2023 si è chiuso con circa 8 mila morti violente, il tasso più alto nel numero di assassinati nella storia del paese, e quasi il doppio rispetto alle più di 4 mila avvenute un anno prima. Prosegui la lettura »

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Ecuador: Degrado allarmante

Da domenica l’Ecuador è entrato in un vortice di violenza e decomposizione dello stato di diritto. Quel giorno, Adolfo Macías, alias Fito, capo del gruppo più grande del crimine organizzato nel paese, è fuggito dal carcere regionale di Guayaquil, capitale economica e città più popolosa del paese. Prosegui la lettura »

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Il presidente dell’Ecuador decreta lo stato d’emergenza

Daniel Noboa ha sottolineato di aver dato “ordini chiari e precisi ai comandi militari e di polizia affinché intervengano a controllare le carceri”. Prosegui la lettura »

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Argentina: I movimenti sociali protestano davanti all’hotel dove alloggia Milei

I movimenti sociali argentini denunciano come le misure dell’attuale governo impediscano loro di garantire cibo nei quartieri popolari. Prosegui la lettura »

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Paese Mapuche: Il CAM in Sciopero della Fame dice che “Non ci può essere dialogo con militarizzazione, prigionieri politici e senza la restituzione delle terre”

Dal 13 novembre sono in sciopero della fame i prigionieri politici mapuche del CAM (Coordinamento Arauco-Malleco) reclusi nel CCP Biobío di Concepción, Ernesto Llaitul, Esteban Henríquez, Ricardo Delgado Reinao e Nicolás Alcamán, per chiedere l’annullamento della sentenza di condanna a più di 15 anni di reclusione che pesa su di loro. Prosegui la lettura »

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Messico: “Resistere non è solo tenere duro, ma costruire”. A 30 anni dalla sollevazione zapatista

Gloria Muñoz Ramírez

Ocosingo, Chiapas / “Non stiamo cercando di fare un museo affinché ci ricordino”, dice il subcomandante Moisés, portavoce e comandante militare dell’Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN), nel discorso centrale del 30° anniversario della sollevazione armata dei popoli maya del sudest messicano. Prosegui la lettura »

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Argentina: Decine di migliaia di manifestanti hanno partecipato alla convocazione della CGT e dei movimenti sociali per protestare contro il DNU di Milei

Numerose organizzazioni di lavoratori e lavoratrici hanno marciato a Plaza Lavalle con la parola d’ordine “Abbasso il DNU” (Decreto di Necessità e Urgenza). Prosegui la lettura »

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Argentina: Dopo le manganellate e i proiettili di gomma, a Córdoba sono stati liberati gli arrestati

Adriana Meyer

“Ci invade una grande preoccupazione per l’applicazione del protocollo nella provincia”, ha dichiarato l’APDH regionale Córdoba. I cinque manifestanti arrestati durante il cacerolazo duramente represso sono stati imputati di disobbedienza e ostruzione. Prosegui la lettura »

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Argentina: La mobilitazione popolare ha riempito Plaza de Mayo

Le minacce repressive della ministra Bullrich e dello stesso Milei sono fallite.

Superando una lunga serie di provocazioni, minacce e uno smisurato accerchiamento repressivo, la mobilitazione convocata da organizzazioni piquetere, sindacali e dei diritti umani si è aperta la strada per giungere fino a Plaza de Mayo, dove è stato fatto un comizio in cui è stato letto un documento, contro gli aggiustamenti del governo e a difesa del diritto a manifestare. Prosegui la lettura »

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Plebiscito costituzionale in Cile: quattro anni dopo, un ritorno al punto di partenza

Paul Walder

“Il paese si è polarizzato, si è diviso, e al margine di questo contundente risultato, il processo costituzionale non è riuscito a canalizzare le speranze di avere una nuova Costituzione redatta da tutti”, ha affermato il presidente Gabriel Boric. Il processo costituzionale cileno iniziato nel novembre del 2019 in piena rivolta popolare ha avuto un chiusura fallita e lascia la percezione di un lungo periodo pieno di ostacoli e discontinuità.

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L’Argentina era sull’orlo del precipizio: ha fatto un passo avanti?

Aram Aharonian

L’ultradestro Javier Milei è il nuovo presidente dell’Argentina per i prossimi quattro anni: assumendo la carica ha ratificato il suo piano “motosega” e ha detto che gli aggiustamenti ricadranno sullo stato e non sul settore privato, ma ha riconosciuto che impatterà negativamente su “attività, lavoro e salari”. Non è un sogno né una distopia, è reale. Prosegui la lettura »

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