Archivio per la categoria Stati Uniti

Caso Oxy: Ecuador condannato a pagare un miliardo di dollari

Redazione Contropiano

Il Centro internazionale per il regolamento delle controversie relative agli investimenti (nell’acronimo spagnolo Ciadi, in quello inglese Icsid), organo della Banca Mondiale con sede a Washington, ha confermato la condanna inflitta a Quito: Prosegui la lettura »

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Firmato il Tpp. Mezzo Pacifico in mano agli Usa

Claudio Conti

Finita l’epoca del Wto e della globalizzazione, è l’ora dei trattati transoceanici che tentano di cementificare blocchi economico-commerciali. Inevitabilmente, da subito o in prospettiva, in “competizione” feroce con tutti gli altri.

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I recenti accordi Brasile-Stati Uniti. Il ritorno del cortile posteriore?

Raúl Zibechi

“Oggi inauguriamo una nuova fase nelle relazioni bilaterali nell’area della difesa. Con i due accordi in vigore tracciamo una agenda positiva di progressi nella cooperazione militare e tecnologica tra i due paesi”, ha affermato il ministro della Difesa del Brasile, Jaques Wagner, chiudendo la riunione che ha avuto al Pentagono, il 29 giugno, con Ashton Carter, segretario della Difesa degli Stati Uniti [1]. Come vedremo il ministro Wagner non esagerava.

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L’America Latina dopo Panama

Juan Manuel Karg

Prima conclusione: dopo la riunione di Panama il blocco dei 33 paesi che compongono la CELAC (Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici) si è rafforzata. Una immagine può rendere conto di questo: dopo aver ascoltato Raúl Castro, e prima che parlassero Cristina Fernández in Kirchner e Nicolás Maduro, con un atteggiamento molto discutibile Obama si è ritirato dall’assemblea plenaria dei Capi di Stato. Prosegui la lettura »

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Negli USA risorgono le Pantere Nere contro il terrorismo della polizia

“La nostra missione è armare negli USA ogni nero che possa legalmente portare armi”.

Circa 40 membri del Nuovo Partito Pantere Nere (NBPP) sono usciti nelle strade della capitale del Texas (USA) per condannare i recenti assassini di cittadini di razza nera in varie parti degli Stati Uniti.

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Ecco le 7 azioni che prenderanno gli Stati Uniti per giustificare un attacco al Venezuela

Carlos Santa María

La recente dichiarazione del presidente Barak Obama che ha parlato del Venezuela come di una minaccia estrema ed eccezionale ha due argomenti che a stento permettono una analisi razionale data la stranezza delle affermazioni. E’ invece possibile capirla  tenendo conto delle reazioni emotive (comunque preoccupanti), al di là del quadro normativo della diplomazia e delle pratiche di rispetto in campo sociale, umano e politico.

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Venezuela: aggressione in vista?

a cura di Marina Zenobio

Eva Golinger analizza le sanzioni decretate da Obama contro il Venezuela, dichiarato una minaccia per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.

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Atilio Borón “Dopo il Venezuela, gli Stati Uniti vengono per noi e per il Brasile”

Il riconosciuto politologo e ricercatore del CONICET ha fatto una analisi della situazione politica ed economica degli Stati Uniti che ha portato Barack Obama ad accusare pubblicamente il governo di Nicolás Maduro.

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Colombia: L’ELN chiede agli USA di assumersi le responsabilità del conflitto armato

Attraverso un comunicato condannano la politica della “Sicurezza Nazionale” nordamericana che promuove guerre per impedire in tutto il mondo lo sviluppo dei movimenti progressisti.

Questo lunedì l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) ha chiesto al governo degli Stati Uniti di farsi carico della propria responsabilità storica per la partecipazione al conflitto armato colombiano, che si è prolungato per più di mezzo secolo.

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L’eterna crociata antibolivariana made in USA

Gerardo Szalkowicz

Il nuovo tentativo golpista smantellato in Venezuela, favorito –una volta di più– dalla Casa Bianca, è nelle ultime settimane il punto più alto di una esacerbata offensiva. Il solito rifiuto regionale evidenzia che questa strategia porta gli USA ad un maggior isolamento.

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USA: Guerra del petrolio porta la “bolla dello scisto”

Tagli del 30% in Canada e USA, 140mila licenziamenti in Texas. Halliburton annuncia altri licenziamenti.

Il crollo del settore dello scisto negli USA è all’inizio, sono in arrivo debiti inesigibili, chiusura di pozzi di petrolio, licenziamenti in massa nell’industria petrol-gasifera nei prossimi mesi. Bank of America prevede che i futures sul petrolio Brent scendano a 31 dollari entro la fine del primo trimestre del 2015. Prosegui la lettura »

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Dopo 54 anni di blocco dell’isola Castro e Obama fanno degli storici passi diplomatici

Equipo Otramérica

Viviamo un momento storico. Con l’aiuto del Canada e di Papa Francesco, secondo quanto ha comunicato Raúl Castro, negli ultimi cinque decenni L’Avana e Washington hanno fatto degli inediti passi per normalizzare le loro relazioni. La messa in scena ha incluso lo scambio di prigionieri.

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Liberati i tre cubani prigionieri negli Usa da sedici anni

Redazione Contropiano

L’Ufficio Federale delle Carceri statunitensi e l’ex prigioniero cubano negli Usa, Renè Gonzalez lo confermano. Gli Stati Uniti hanno liberato oggi i tre agenti ancora detenuti negli Usa dal 1998 dopo un processo farsa che li aveva condannati a pene tombali per spionaggio nei confronti di gruppi armati anticastristi di Miami. Si tratta di Gerardo Hernández, Antonio Guerrero e Ramón Labañino.

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Il nuoco ALCAP e la banca cinese

Oscar UgartecheUlises Noyola Rodríguez

L’ascesa in Latinoamerica della Cina è indiscutibile. L’America Latina possiede due dinamiche commerciali: da un lato, la Conca dei Caraibi, focalizzata negli Stati Uniti e, da un altro quella Sudamericana, legata di più alla Cina. Gli uni crescono poco, gli altri crescono più rapidamente. Per l’anno 2015 la Cina si profila come il secondo socio commerciale del Latinoamerica, spodestando così l’Unione Europea al terzo posto e sempre più vicina agli Stati Uniti.

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L’inizio del nuovo ordine mondiale: Asiacentrismo

Raúl Zibechi

Anche se le crisi in Medio Oriente e Ucraina si sono rubate i titoli dei media, sono appena gli episodi emergenti di un movimento tellurico molto più grande: la nascita di un nuovo ordine mondiale post-statunitense, con il centro nell’Asia, sulla base della triplice alleanza Cina-Russia-India.

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