Il Presidente è arrivato nel paese questa domenica proveniente da Miami, dopo aver sospeso il suo viaggio in Danimarca. L’ambasciatore israeliano Eyal Sela ha presentato un rapporto e dopo è stato ripreso in un video ufficiale insieme ad Adorni.
Alcuni minuti dopo l’atterraggio nell’aeroporto internazionale di Ezeiza, domenica notte il presidente Javier Milei ha guidato nella Casa Rosada un comitato di crisi con i membri del gabinetto nazionale. L’intenzione del Governo è stata quella di analizzare i passi successivi dopo la risposta dell’Iran ad Israele per l’attacco al consolato iraniano a Damasco, che ha provocato una dozzina di persone assassinate, tra cui due generali iraniani. L’ambasciatore di Israele nel paese, Eyal Sela, è giunto nella Casa del Governo e ha anche partecipato alla riunione, dove ha presentato un rapporto sulla “aggressione iraniana con droni e la difesa che lo stato ebraico ha utilizzato per neutralizzare quegli attacchi”.
Dopo aver conosciuto il lancio di missili e droni contro il territorio israeliano da parte del governo di Teheran, sabato Milei ha deciso di interrompere il suo giro all’estero e di non continuare il viaggio in Danimarca. Il Presidente è giunto nel pomeriggio nel paese, alle ore 18.26, su un volo di linea, da Miami. Lo ha fatto insieme a sua sorella e segretaria Generale della Presidenza, Karina Milei, che alcuni minuti dopo è entrata insieme al mandatario nella Casa del Governo. Dopo il totale sostegno nel conflitto ad Israele, espresso questa notte in un comunicato, si è trasferito nella Casa Rosada, nella quale Sela è stato protagonista.
“Sono venuto qui ad esprimere al Presidente il ringraziamento del primo ministro Benjamin Netanyahu e del presidente Isaac Herzog, per la sua chiara e forte condanna dell’Iran, e per stare dalla parte giusta dei fatti”, ha dichiarato il diplomatico israeliano in un video congiunto insieme al portavoce Manuel Adorni, distribuito dopo la riunione. Ha anche chiarito che la sua partecipazione alla riunione, che è durata poco più di un’ora, ha avuto come oggetto quello “di dare informazioni diplomatiche sull’attacco”, circa “sessanta tonnellate di esplosivi” che sono stati “intercettati” al “99 per cento”. La versione è che Sela si è poi ritirato e Milei ha continuato a guidare la riunione di gabinetto.
Insieme a Milei e a sua sorella hanno partecipato all’incontro la vicepresidente Victoria Villarruel, il capo gabinetto Nicolás Posse, il ministro dell’Interno Guillermo Francos, la ministra della Sicurezza Patricia Bullrich, il ministro della Salute Mario Russo, il suo pari della Giustizia Mariano Cúneo Libarona, e il ministro dell’Economia Luis Caputo. È stato invitato anche il direttore dell’AFI Silvestre Sívori, il consigliere Santiago Caputo e il portavoce Adorni. Oltre all’ambasciatore di Israele, Sela, che durante la riunione si è posto a fianco di Villarruel, visibile nella foto ufficiale distribuita dalla Casa Rosada.
Alla fine, a Copenaghen ha viaggiato il ministro della Difesa, Luis Petri, per firmare l’accordo per l’acquisizione di aerei caccia F-16, cerimonia che avrebbe dovuto avere il Presidente come protagonista, fino al punto che era stato annunciato che avrebbe provato uno degli aerei come copilota. Petri ha partecipato al conclave della Casa Rosada attraverso Zoom, hanno affermato fonti ufficiali, così come la cancelliera Diana Mondino, in viaggio ufficiale in Brasile.
“Il Presidente rientra in Argentina per formare un comitato di crisi a causa degli ultimi fatti avvenuti in Israele, per mettersi a capo della situazione e coordinare azioni con i presidenti del mondo occidentale”, aveva anticipato Adorni nel pomeriggio.
Le reazioni di altre istituzioni del Governo sono state immediate. In mezzo allo sconvolgimento mondiale provocato dall’impennata bellica in Medio Oriente, la Cancelleria ha ordinato una “chiusura temporanea” delle ambasciate nazionali i quella regione, secondo quanto indicato in un comunicato.
Per rappresaglia per l’attacco al suo consolato a Damasco della settimana passata, e dopo varie minacce, Le Forze di Difesa di Israele (IDF) hanno informato che sabato l’Iran ha iniziato un’offensiva lanciando dozzine di droni e missili che si sono diretti verso Israele e che ci hanno messo delle ore per giungere, anche se non hanno causato vittime mortali. L’informazione era giunta alla delegazione argentina che accompagna Milei e il Presidente aveva deciso di rientrare nel paese.
14 aprile 2024
Resumen Latinoamericano
Traduzione del Comitato Carlos Fonseca: |
“Argentina. Milei recibió al embajador de Israel quien participó en la reunión de Gabinete para analizar las consecuencias del ataque de Irán: el presidente reiteró respaldo total a Israel”, pubblicato il 14-04-2024 in Resumen Latinoamericano, su [https://www.resumenlatinoamericano.org/2024/04/14/argentina-milei-recibio-al-embajador-de-israel-quien-participo-en-la-reunion-de-gabinete-para-analizar-las-consecuencias-del-ataque-de-iran-el-presidente-reitero-respaldo-total-a-israel/] ultimo accesso 17-04-2024. |