28 ottobre: corteo nazionale per la Palestina a Roma


Il 7 ottobre, il popolo palestinese, ha ricordato al mondo di esistere, ha dimostrato che sono ancora i popoli a scrivere la storia.

In Italia e in tutto il mondo abbiamo assistito a mobilitazioni senza precedenti a supporto della causa palestinese, ridando forza a una lotta che dura da più di un secolo e che non si è mai spenta anche quando è venuta meno l’attenzione dei media internazionali.

Da quel giorno i bombardamenti su Gaza non si sono mai interrotti e sotto gli occhi di un mondo ipocrita il mandante sionista si è guadagnato la scusante per perpetrare il suo progetto di genocidio.

La sera del 17 ottobre, Israele ha colpito l’ospedale cristiano Al Ahli, dove oltre al personale medico e ai pazienti erano presenti tantissime persone sfollate, lì riunitesi nella speranza di trovare un posto sicuro. Un massacro: in questo momento i martiri sono circa 4741 e i feriti migliaia. Per anni il colonialismo israeliano ha cercato di tenere bassa l’attenzione sulla Palestina per poter continuare indisturbato la propria opera di pulizia etnica.

Arresti tra palestinesi del ‘48, pogrom a Huwara e ora il massacro a Gaza sono azioni criminose che vanno avanti dal 1948 ad oggi.

Ma il popolo palestinese ha rialzato la testa, rivendicando il suo diritto a resistere per esistere. Il nostro popolo si tiene stretto e unito sotto la propria bandiera, quella della resistenza, quella della lotta di liberazione con ogni mezzo necessario.

La popolazione palestinese e soprattutto quella di Gaza, anche a costo della vita, pur così disumanamente massacrata, vuole la libertà: vuole vivere e non sopravvivere.

L’oppressione coloniale israeliana, ha gettato la maschera mostrandosi per quello che è: un’ideologia dello sterminio totale e il suo necessario prodotto, con cui non ci può essere conciliazione o pace.

Il massacro non si fermerà finché in Palestina esisterà uno Stato coloniale animato da un’ideologia razzista.

Non può esserci pace senza giustizia La comunità internazionale e l’Italia, supportando Israele, non sono solo responsabili morali ma anche materiali dei crimini di guerra che il sionismo compie da 75 anni.

Come palestinesi in Italia non avremo pace finché la Palestina sarà gravata dal giogo coloniale israeliano, finché continuerà il genocidio del popolo palestinese, finché non verranno istituiti corridoi umanitari per far entrare aiuti a Gaza, finché l’Italia sosterrà militarmente Israele. Perciò esigiamo dal Governo italiano:

– L’interruzione degli accordi militari con Israele
– La fine del genocidio a Gaza
– Che si adoperi per lo smantellamento delle colonie, dell’occupazione e del regime di apartheid
– Aiuti umanitari
– Il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese
– Il Rispetto del diritto internazionale in Palestina Chiamiamo a raccolta tutti coloro che vogliono schierarsi al fianco della giustizia, per fermare il massacro, e per la liberazione:

28 ottobre

Roma, da piazza Porta San Paolo a Piazza San Giovanni

Concentramento ore 15.00

Giovani Palestinesi d’Italia

Giovani Palestinesi d’Italia, 28 ottobre: corteo nazionale per la Palestina a Roma”, ultimo accesso 27-10-2023.

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