Perù: Sono già quattro gli abitanti assassinati per essersi ribellati al colpo di stato


Ampi settori chiedono la rinuncia della golpista Boluarte. Crisi in Perù, aeroporto di Arequipa e l’Università della Cajamarca sono stati occupati. Nell’Ica ci sono stati incidenti con la polizia. Ci sono varie strade bloccate. Si annuncia uno sciopero a livello nazionale.

La repressione della polizia è terminata per il momento con tre morti secondo quanto ha affermato questo lunedì lo stesso Governo peruviano

Il ministero dei Trasporti e delle Comunicazioni ha confermato  che questo lunedì i manifestanti che chiedono la chiusura del Congresso, l’immediata convocazione delle elezioni e la liberazione dell’ex presidente Pedro Castillo, hanno occupato l’aeroporto regionale di Arequipa in Perù.

Più di 2.000 manifestanti hanno occupato il terminal di Arequipa, la seconda città per importanza in Perù, e hanno bloccato la strada, mentre è stata confermata la chiusura dell’Aeroporto Internazionale Alfredo Rodríguez Ballón poiché la pista d’atterraggio è stata bloccata da coloro che protestavano.

Bisogna segnalare che questi cittadini chiedono la rinuncia dall’incarico di Dina Boluarte, per avere nuove elezioni, e la chiusura del Congresso.

L’impresa che gestisce l’aerodromo, Aeroporti Andini del Perù, ha informato la “chiusura” delle installazioni fino a nuovo avviso.

Tutto il personale è stato evacuato, ha dichiarato l’impresa, in un comunicato con cui ha confermato che l’aeroporto è stato “invaso” da un gruppo che “ha messo a rischio la sicurezza dei passeggeri” con attacchi alle infrastrutture.

Le proteste e la repressione della polizia continuano questo lunedì nel nord e nel sud del paese sudamericano, mentre il popolo chiede la liberazione dell’ex presidente Pedro Castillo, la chiusura del Congresso, elezioni anticipate e un’Assemblea Costituente che rediga una nuova Carta Magna in Perù.

In questo clima di proteste, quando le manifestazioni hanno guadagnato ampiezza in varie città del nord e sud andino, la presidente designata del Perù, Dina Boluarte, ha decretato lo stato d’emergenza nelle regioni dell’Apurímac, Ica y Arequipa.

Gli abitanti continuano con il blocco della strada Panamericana Sud. Questo lunedì 12 dicembre hanno collocato pietre all’altezza dell’ingresso del distretto di La Joya, nell’Arequipa. Le manifestazioni si registrano in diverse città del Perù (tra loro, Cajamarca, Arequipa, Huancayo, Cusco e Puno).

Un gruppo di minatori artigianali di Chala e Mollehuaca hanno bloccato la Panamericana Sud, nella provincia di Caravelí. A loro si sono uniti i minatori di Ayacucho.

La dichiarazione è giunta a causa della violenza registrata durante la repressione nelle proteste contro il Legislativo e per la richiesta di un’anticipazione delle elezioni.

L’agenzia dell’aviazione del Perù, Corpac -sotto giurisdizione di questo Ministero- ha informato che l’aeroporto di Andahuaylas era stato seriamente danneggiato per le proteste, dopo che era stato oggetto di attacchi, vandalismo e per un incendio.

Secondo una dichiarazione presidenziale, “Comunico di aver dato istruzioni affinché sia recuperato pacificamente il controllo dell’ordine interno senza colpire i diritti fondamentali della cittadinanza”.

La decisione della mandataria era già stata annunciata dal ministro dell’Interno, César Cervantes, pochi minuti prima che la Boluarte si fosse diretta al paese a reti unificate, dopo una sessione del Consiglio dei Ministri realizzata con carattere d’urgenza per le mobilitazioni sociali registrate in tutto il paese.

D’altra parte, la presidente designata dopo la caduta di Pedro Castillo ha annunciato che la richiesta anticipazione delle elezioni avrà luogo nel 2024.

Arde il locale del Pubblico Ministero di Chincheros

I manifestanti sono giunti fino alla sede del Pubblico Ministero di Chincheros, Andahuaylas, dove hanno dato fuoco all’edificio.

Proteste in Perù: manifestanti cercano di occupare il commissariato della Città Municipale ad Arequipa

Un gruppo che protestava ha cercato di occupare il commissariato del distretto della Città Municipale di Arequipa, dove hanno incendiato tre veicoli. Si sono registrati, inoltre, feriti a seguito degli scontri nella manifestazione contro il Congresso e Dina Boluarte.

Nel frattempo, e nonostante la repressione e lo stato d’emergenza, la città di Andahuaylas nell’Apurímac continua ad essere paralizzata dopo cinque giorni di proteste che chiedono l’anticipazione delle elezioni e la rinuncia della presidente Dina Boluarte.

Le proteste fino a questo momento lasciano un saldo di tre persone morte, più di 30 ferite, due delle quali gravemente.

Secondo i dirigenti dei collettivi che guidano le proteste, le proteste si acutizzeranno questo lunedì dopo la morte di due giovani, un adolescente di 14 anni e un’altro di 18.

Huancayo: studenti dell’Università Nazionale del Centro convocano i sindacati ad unirsi alle proteste

La Federazione degli Studenti dell’Università Nazionale del Centro del Perù (FEUNCP), nell’Huancayo, ha convocato non solo il resto degli alunni, ma anche le associazioni degli agricoltori, dei commercianti, dei trasportatori tra le altre per realizzare una mobilitazione contro il Governo.

Tra le loro principali richieste, i fronti di difesa chiedono la rinuncia di Dina Boluarte alla presidenza della Repubblica, la chiusura del Congresso e l’anticipazione delle elezioni generali per il 2023.

“Chiudete il Congresso!!”

12 dicembre 2022

Resumen Latinoamericano

Traduzione del Comitato Carlos Fonseca:
Perú. Ya son cuatro los pobladores asesinados por rebelarse contra el golpe de Estado /Amplios sectores exigen la renuncia de golpista Boluartepubblicato il 12-12-2022 in Resumen Latinoamericanosu [https://www.resumenlatinoamericano.org/2022/12/12/peru-ya-son-tres-los-pobladores-asesinados-por-rebelarse-contra-el-golpe-de-estado/] ultimo accesso 13-12-2022.

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