SUJ

Noi centri, programmi, cliniche e osservatori del Sistema Universitario Gesuita (SUJ) esprimiamo la nostra preoccupazione per la militarizzazione della sicurezza pubblica, dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati dell’iniziativa che fa sì che la Guardia Nazionale passi alla struttura dell’Esercito, riforma contraria alla Costituzione e a diversi appelli internazionali fatti al Messico.

Secondo un comunicato, il fatto preoccupante è che si dà alla Segreteria della Difesa Nazionale (Sedena) il controllo della Guardia Nazionale, “mentre la Segreteria della Sicurezza e Protezione Cittadina (SSPC) sarebbe incaricata dell’elaborazione della Strategia Nazionale della Sicurezza Pubblica, che è una confusione perché la sua operatività dipenderebbe dalla Sedena”.

Si segnala, inoltre, che la riforma amplia le facoltà del presidente nel disporre totalmente delle forze armate e segnala che la formazione in temi di diritti umani che riceveranno i membri della GN sarebbe impartita dal Sedena e questi dipenderanno dalla giustizia militare. È anche contrario, secondo la Magna Carta, al carattere civile di questo corpo di polizia.

In questo senso, il SUJ, di cui fa parte la IBERO, lamenta la rapida approvazione dell’iniziativa nella Camera dei Deputati e chiede alle e ai senatori, che devono esaminare l’iniziativa, di rifiutarla per essendo incostituzionale e fuori norma. Ha ricordato che durante le Giornate per la Pace con Giustizia in Messico, è stato fatto un appello a rivedere la politica di sicurezza da un punto di vista civile e con pieno rispetto delle leggi e dei diritti umani.

Allo stesso tempo, il Sistema chiede alla Suprema Corte di Giustizia della Nazione  (SCJN) di risolvere in tempi brevi gli adempimenti giuridici in sospeso riguardo a questo tema, “e che serviranno come un autentico contrappeso al potere pubblico”.

5 settembre 2022

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